infuso rosa canina

Infuso rosa canina

Per risollevare il nostro sistema immunitario provato da malattie più o meno degeneranti, per riprendereci dopo un problema di salute o in un momento in cui l'influenza è alle porte, la cosa migliore è correre ai ripari e giocare d'anticipo, magari utilizzando dei validi rimedi casarecci che ci garantiscono protezione da virus e batteri stagionali senza riempirci di farmaci, allora perché non provare con l'infuso di rosa canina? Questo infuso, che si prepara con le bacche della rosa, è indicato anche per placare molti disturbi che andremo a indicare più avanti. Preparare un ottimo infuso di questa pianta che fa parte della famiglia dei rosacei non è difficile, e utilizzeremo i cinorroidi essiccati, ossia i "falsi" frutti detti anche bacche, che la pianta della rosa canina ci offre, conosciuti ed apprezzati perché ricchissimi di vitamina C e disponibili in erboristeria.

I cinorroidi si raccolgono dalla pianta, si lasciano essiccare e si conservano all'asciutto in contenitori di vetro fino al momento dell'utilizzo.

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Come si prepara l'infuso di rosa canina e cosa si utilizza

preparato per infuso rosa canina Tutti noi, possiamo prepararci un infuso di rosa canina se sentiamo il bisogno di risollevare il sistema immunitario senza prendere integratori da banco o ancora se ci sentiamo i classici sintomi influenzali. Preparare l'infuso non è affatto complicato, possiamo raccogliere personalmente le bacche e farle essiccare, per conservarle fino al momento dell'utilizzo, o ancora acquistarle già pronte per l'uso in erboristeria. Se raccogliamo personalmente le bacche, laviamole e asciughiamole bene prima di metterle ad essiccare.

Una volta che abbiamo le bacche pronte, prendiamone la quantità consigliata dall'erborista, generalmente quantificata in un cucchiaio da cucina, e tritiamole. Per tritarle possiamo anche usare il mortaio e un pestello. Una volta che abbiamo tritato il tutto, mettiamo 200 ml di acqua a bollire e una volta raggiunta l'ebollizione, versiamo il liquido in una tazza e mettiamo le bacche in infusione. Lasciamo le bacche in infusione da 5 a 10 minuti, quindi filtriamo, lasciamo raffreddare un po', zuccheriamo secondo il nostro gradimento e il nostro infuso è pronto per esser consumato. L'infuso è indicato da una a tre volte al giorno, a seconda della situazione per cui lo si assume e a seconda del dosaggio che si utilizza nella preparazione.

IL CALENDARIO DELLA ROSA CANINA
Messa a dimora Autunno-primavera
Fioritura Giugno
Produzione cinorrodi Settembre-ottobre
Pulizia Febbraio-marzo
Potatura di contenimento Fine giugno
Vernalizzazione novembre
Semina Febbraio-marzo
Talea Luglio-agosto


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Quando è consigliato e perchè

infuso rosa caninaMolti erboristi lo consigliano per le sue molteplici proprietà ma sopratutto perché l'infuso di rosa canina rappresenta un vero e proprio "concentrato di spremuta di arance", poiché è ricco di vitamina C, e proprio per questo motivo è particolarmente indicato per prevenire o contrastare i sintomi influenzali, i malanni stagionali e qualsiasi altra infezione virale che colpisce l'organismo. Capace di lenire i dolori causati da artrite e reumatismi, è consigliato anche nei casi di carenza di vitamina C (ipovitaminosi) e nei periodi di particolare stress o stanchezza e affaticamento; si utilizza per migliorare in generale il sistema immunitario e per rinforzarlo. Per le sue proprietà, l'infuso è consigliato anche quando serve un'azione anti-infiammatoria, o dove si necessitano miglioramenti delle funzioni renali, o ancora, miglioramenti della circolazione sanguigna; secondo studi scientifici, sarebbe anche in grado di rallentare i decorsi delle malattie oncologiche, impedendone la crescita. Può capitare che l'erborista ce lo consigli anche quando si è vittime di particolari forme di allergia poiché rinforza il sistema immunitario facendolo reagire meglio nei soggetti allergici, compresi quelli che soffrono di asma, congiuntivite e rinite allergica, questo perché agendo sulla vitamina B9, scatena la risposta antistaminica nell'organismo.


Che benefici si possono trarre dall'infuso

infuso rosa canina I benefici conosciuti sono parecchi, dalla prevenzione ai sintomi influenzali, alla protezione del tratto urinario e gastro-intestinale; conosciuti anche i benefici che si hanno nei casi di artrite e dolori articolari, ma anche nella cura delle affezioni che interessano gola, tonsille, bronchi e polmoni, come tonsilliti, bronchiti, faringiti e anche otiti. Grazie alla presenza dei tannini nelle bacche, si ha una risposta anche nel trattamento di diarrea e coliche.


Quando è sconsigliato

infuso rosa caninaPare che l'utilizzo dell'infuso di rosa canina sia sconsigliato durante i periodi della gravidanza, dell'allattamento e nei bambini. Esistono anche delle controindicazioni nell'assunzione dell'infuso, che si possono manifestare qualora si esageri nelle dosi; può capitare di provare nausea, stanchezza, vomiti, bruciori di stomaco e diarrea, poiché la pianta ha una grande capacità diuretica. Attenzione a non assumere l'infuso senza aver chiesto specifiche indicazioni all'erborista o al proprio medico curante qualora si stiano assumendo dei farmaci perché potrebbe influire sull'assunzione delle medicine. Molto pericoloso se viene inalata, poiché potrebbe causare gravi reazioni allergiche e shock anafilatico.

Come sempre il consiglio che si può dare dato che questa guida non rappresenta informazioni mediche è, prima di abbandonarci ai metodi fai da te, di chiedere scrupolosamente consiglio e suggerimento al proprio medico, e di attenerci assolutamente alle indicazioni dell'erborista, circa le dosi da utilizzare e le modalità di utilizzo dell'infuso.


Coltivare la rosa canina

La rosa canina è un arbusto molto diffuso allo stato spontaneo in Europa ed Asia. Si può trovare comunemente ai lati delle strade di campagna o al margine dei boschi. Ha un portamento sarmentoso e può raggiungere anche i 5 metri di altezza. I rami sono arcuati; le foglie sono composte da 5-7 foglioline ovate e dentate, verde medio opaco. Fiorisce in tarda primavera dalle ascelle fogliari. Le corolle sono composte da 5 petali, generalmente di color rosa chiaro (ma esistono anche sub specie e mutazioni nel bianco e nel rosso). In autunno vi è poi la produzione di cinorrodi rossi lucidi, dalla forma allungata, che contengono i semi.

La coltivazione della canina non è molto comune: spesso le sono preferite altre tipologie di rose, maggiormente appariscenti e dalla fioritura più duratura e ripetuta. Bisogna però dire che è possibile impiegarla per ottenere bellissime e impenetrabili siepi campestri, da sola o in abbinamento ad altri arbusti. Le bacche prodotte, inoltre, trovano diversi impieghi culinari, oltre ad attirare un gran numero di graziosi uccellini durante la stagione fredda.

LA ROSA CANINA IN BREVE
Famiglia, genere, specie Rosaceae, Rosa canina
Tipo di pianta Arbusto sarmentoso
Altezza a maturità Fino a 5 metri
Larghezza Fino a 4 metri
Manutenzione Bassa
Necessità idrica Bassa
Velocità di crescita Media
Terreno Ricco, profondo, fresco
Umidità del suolo Fresco
Rusticità Alta
Esposizione Mezz’ombra
Impiego Esemplare isolato, siepe rustica
Propagazione Talea, semina, propaggine


Terreno, esposizione e clima

rosa canina Come tutte le rose predilige un terreno profondo, ricco e fresco, con una buona quantità di argilla e materia organica. Ad ogni modo si rivela spesso molto adattabile e cresce bene anche su terra di bosco o su suoli più leggeri.

Esposizione

L’ideale è posizionarla a mezz’ombra o ad Est, specialmente dove le estati sono molto calde e aride. Se invece viviamo al Nord o in aree montane sopporterà benissimo anche il pieno sole.

Clima

La rosa canina non teme assolutamente il freddo: sopporta egregiamente anche i -20°C. Si può quindi coltivare con tranquillità anche fino a 1200 metri s.l.m. Prestiamo invece un po’ di attenzione se viviamo in un clima molto caldo: seguiamola maggiormente con le irrigazioni e posizioniamola dove vi sia più ombra


Irrigazione e concimazione

fiore rosa canina Irrigazione

Questi arbusti, se ben affrancati, non necessitano di irrigazioni: sono infatti dotati di radici a fittone molto profonde. Seguiamo le piante di recente impianto solo durante la prima annata. Interveniamo qualche volta durante l’estate unicamente se viviamo nel Centro-Sud e il nostro terreno è leggero e drenante.

Concimazione

Non è strettamente necessaria. È tuttavia utile distribuire, in autunno, una buona quantità di stallatico sfarinato al piede dell’arbusto, da inglobare poi all’arrivo della primavera. Per una maggiore fioritura si può ricorrere, verso marzo, a qualche manciata di concime granulare a lenta cessione, particolarmente dotato in potassio.


Come e dove piantare la rosa canina

La messa a dimora, per le piante a radice nuda, si effettua di preferenza in autunno, ma è possibile operare anche alla fine dell’inverno. Le piante in vaso possono essere trapiantate in qualsiasi periodo dell’anno, ma l’autunno è sempre l’ideale.

Come procedere?

Scaviamo una buca profonda e larga il doppio del vaso. Aggiungiamo stallatico stagionato sul fondo e poi il pane di terra. Copriamo , compattiamo bene e irrighiamo abbondantemente.


Potatura

bacche rosa canina La rosa canina non necessita questo tipo di interventi: andrebbe lasciata crescere mantenendo il più possibile la sua forma naturale. Possiamo intervenire a fine inverno per eliminare rami morti o compromessi.

Se invece vogliamo ridurne le dimensioni è bene potare(non eccessivamente) dopo la fine della fioritura (giugno-luglio). In questa maniera non perderemo totalmente la fioritura nell’annata successiva siccome avviene sui rami vecchi.


Parassiti e malattie della rosa canina

È molto robusta. Viene attaccata abitualmente dagli afidi, ma raramente la indeboliscono.

Alle volte sulle foglie possono comparire delle galle, causate da vespe. Piuttosto comune è anche la ticchiolatura.


infuso rosa canina: Propagazione della rosa canina

bacca rosa canina Questo arbusto si può moltiplicare tramite semina, talea o propaggine.

La talea si può fare su rami legnosi o semilegnosi, a partire da luglio, in un composto molto leggero mantenuto sempre umido.

La propaggine avviene spesso naturalmente: la pianta tende ad interrare parte dei suoi rami arcuati, che poi radicheranno (e possono poi essere prelevati). Allo stesso modo possono essere prelevati dei polloni radicali.

Per ottenere piantine tramite semina bisogna invece procedere con la vernalizzazione, cioè tenendo i semi in un ambiente freddo e umido per diversi mesi. Andranno poi trasferiti nella composta definitiva verso marzo, dove si svilupperanno. Queste piantine vengono prodotte su larga scala dai vivai in quanto sono impiegate come portainnesto per gran parte delle altre rose ornamentali.


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