Violetta fiore

La violetta nella mitologia

Le violette sono piante da vaso o aiuola molto amate. Disponibili in un gran numero di colorazioni, vengono apprezzate per la capacità di fiorire a ridosso dell’inverno e per un lasso di tempo prolungato. In giardino sono una meravigliosa scelta specie se le si lascia naturalizzare, sfruttando il loro sviluppo stolonante, per coprire ampie aree di terreno con le loro foglie cuoriformi, belle tutto l’anno.

Il fiore della violetta è citato in diverse storie mitologiche. Si narra che la ninfa Io, corteggiata da Apollo, rifiutò di cedergli e allora lui, indignato, la trasformò in un fiore casto e pudico: la violetta. Un'altro mito racconta che il dio Vulcano, nonostante il suo aspetto alquanto ripugnante, voleva a tutti i costi piacere alla moglie Venere e così si cinse il capo con una corona di violette: la dea, stregata dall’inebriante profumo, non poté resistergli. La pianta era inoltre conosciuta per le sue doti curative già nell’antichità: i romani, dopo i bagordi notturni, solevano portare un serto di violette sulla fronte, per lenire il mal di testa.

Nel Medioevo si preparavano tisane con questa pianta, per tosse e problemi respiratori. In Francia, queste piante annuali erano coltivate nel giardino del re fin dai tempi di Enrico IV: la polvere ottenuta dai fiori e dalle foglie veniva cosparsa su tutto il corpo per attenuare i cattivi odori.

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Significato

mazzolino di violette Nel linguaggio dei fiori la violetta indica la modestia, la timidezza, il pudore ma anche la profondità di sentimento. Presso i Greci e i Celti era emblema di innocenza e di verginità. Il fiore simboleggia l’umiltà e il tenero rispetto, sentimenti che ben si associano all’aspetto delicato di questo piccolo fiorellino selvatico.

Regalare un bouquet di violette a qualcuno significa rivelare di essere segretamente innamorati ma troppo timidi per dichiararsi apertamente a parole. Inviare violette alla persona amata è un modo per dimostrare che si pensa teneramente a lei in ogni momento. Nell'Ottocento, i giovanotti portavano fiori di violetta all'occhiello della giacca per indicare che erano ancora celibi.

Infine una curiosità: Napoleone Bonaparte era un grande amante delle violette perché la prima volta che incontrò Giuseppina de Beauharnais lei ne aveva un mazzolino attaccato alla cintura.

LA VIOLETTA IN BREVE
Nome comune Violetta
Famiglia e nome latino Violaceae, Viola, più di 500 specie
Origini Europa, Asia, Africa, America, Oceania
Tipo di pianta Erbacea annuale o perenne, strisciante
Colore delle foglie Verde medio
Fogliame Persistente o semipersistente
Altezza 15 cm
Coltivazione facile
Irrigazioni medie
Crescita veloce
Esposizione Mezz’ombra, ombra luminosa; anche sole in inverno
Terreno Tollerante, meglio fresco e ricco, calcareo o argilloso
Rusticità Molto rustiche
pH terreno Neutro o subalcalino
Concimazione Ammendante organico, fertilizzante per piante fiorite
Parassiti e malattie Lumache e limacce, oidio, muffa grigia
Propagazione Seme, divisione dei rizomi
Uso Coprisuolo, aiuole, vaso


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    Descrizione, classificazione e origini della violetta

    Le violette sono piante erbacee (o, più raramente a base legnosa) perenni o annuali, allo stato spontaneo si trovano un po’ in tutto il globo, anche in diverse condizioni ambientali. Più frequentemente crescono in posizioni ombreggiate, nei boschi e lungo i corsi d’acqua; alcune specie si possono però rinvenire anche sulle montagne del Sudamerica, in Africa tropicale, in Oceania e addirittura nelle zone artiche. Il genere Viola (della famiglia delle Violaceae) è molto vasto e abbastanza eterogeneo: comprende circa 500 specie.

    I fiori spuntano da radici carnose, circondati da foglie cuoriformi, slanciate o divise. Possiamo distinguere le violette dalle viole del pensiero osservando proprio il fiore e il numero di petali. In linea generale le violette hanno due petali verso l’alto e tre verso il basso; le altre invece ne hanno 4 verso l’alto e solo uno nella parte inferiore. Teniamo però presente che vi sono molto ibridi e non è sempre facile fare distinzioni nette.

    La diffusione avviene per lo più tramite stoloni, prodotti dalla fine della fioritura fino all’inverno.


    Caratteristiche e curiosità

    Manet, Fra le piante annuali, la violetta è una delle più resistenti. Appartiene alla famiglia delle violacee e si distingue dalla viola del pensiero per il numero di petali che la compongono: due verso l’alto e tre verso il basso. Grazie al suo intenso profumo è utilizzata in profumeria ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, sono le foglie e non i fiori ad essere adoperate per la distillazione di profumo.

    Ancora oggi è usata anche in campo erboristico e l’olio essenziale di violetta è efficace per l’emicrania, il mal di gola e le affezioni delle vie respiratorie. Nell'industria dolciaria, i fiori vengono cristallizzati per fare particolari caramelle e se volete profumare il vostro champagne mettetene una sul fondo del calice.

    Il fiore di questa pianta è stato spesso una fonte d’ispirazione per diversi artisti, fra questi il pittore Edouard Manet, che l'ha ritratto in due sue opere famose: "Bouquet di violette" e "Berthe Morisot con bouquet di violette".

    IL CALENDARIO DELLA VIOLETTA
    Messa a dimora Autunno/primavera
    Fioritura Ottobre-maggio
    Divisione Maggio-settembre
    Semina Luglio-agosto con stratificazione invernale
    Germinazione Gennaio-marzo
    Pulizia Ottobre-novembre; febbraio-maggio
    Concimazione  Autunno (stallatico), primavera (granulare per piante fiorite)


    Come coltivarla

    Fiore della violetta In un giardino le violette non dovrebbero mai mancare: sono fra le prime piante annuali a fiorire a fine inverno e inizio primavera, portando allegria e colore con i loro piccoli e delicati fiorellini. Possono essere coltivate anche in vasi su terrazzi e balconi.

    Le piante vanno messe a dimora, ad una distanza di circa 15 cm l'una dall'altra, durante tutto l’autunno e fino al sopraggiungere della primavera; se invece preferite seminarle, il periodo per la semina va da giugno fino a settembre.

    La violetta è una pianta rustica, molto resistente al freddo e facile da coltivare perché richiede poche cure: le basta un terreno neutro o calcareo, ben drenato; preferisce un luogo ombreggiato o comunque non in pieno sole. Ricordatevi di bagnarla -soprattutto se il suolo diventa secco- e di togliere i fiori appassiti per stimolare la crescita di nuovi boccioli. In primavera e per tutta l'estate, una volta al mese, aggiungete del fertilizzante nelle innaffiature, così otterrete delle fioriture abbondanti.


    Terreno

    Sono piante molto tolleranti e crescono bene in quasi tutti i suoli, ad eccezione di quelli estremamente poveri o drenanti. La maggior parte delle specie cresce in maniera ideale in terreni ricchi di materia organica e capaci di mantenersi freschi a lungo, con un pH da neutro a subalcalino. In ogni caso, prima di inserire le piantine a dimora, è bene lavorare il terreno fino ad almeno 20 cm di profondità, inglobando molto compost maturo.


    Esposizione

    L’ideale è posizionare le violette ai piedi di alberi o arbusti a foglia caduca: in inverno e all’inizio del periodo vegetativo saranno così in pieno sole, crescendo e fiorendo al massimo. La luce e il calore verranno poi attenuati dalle foglie, regalando ombra e freschezza in estate.


    Irrigazione

    fiore violetta Se ben posizionate e inserite in un terreno adatto necessitano di pochissimi interventi, soprattutto in primavera e autunno. Generalmente le normali precipitazioni sono più che sufficienti. Durante la stagione calda traggono invece beneficio da annaffiature frequenti, specie in caso di siccità prolungata. Molto utile è anche aumentare l’umidità ambientale vaporizzando il terreno circostante e pacciamare l’area con sfasci vegetali.


    Concimazione

    Per stimolare la fioritura a novembre e a febbraio possiamo spargere nell’area qualche manciata di concime granulare a lenta cessione per piante fiorite. A partire da maggio possiamo sostituirlo con un prodotto con una più marcata presenza di azoto, per favorire la crescita vegetativa.

    In autunno è sempre utile distribuire un’abbondante quantità di stallatico o compost maturo.


    Come coltivare le violette in vaso

    violetta fiore La coltivazione in vaso è semplice. Gli aspetti cui prestare maggiore attenzione sono la qualità del substrato, le irrigazioni e l’esposizione.

    Terreno

    Una mistura ideale per le violette si ottiene unendo terriccio per piante fiorite e terra di campo pesante. Aggiungiamo inoltre un po’ di stallatico stagionato e concime granulare a lenta cessione. Sul fondo creiamo un buon strato drenante con della ghiaia o dell’argilla espansa.

    Esposizione

    Le violette in vaso prediligono posizioni ben soleggiate durante la stagione invernale, ma più riparate all’arrivo del caldo. Da novembre a marzo possiamo inserirle anche a Sud, dove il sole le raggiunga per buona parte della giornata. Una collocazione presso un muro aiuterà inoltre a mantenere alta la temperatura notturna e ad evitare che il pane di terra geli completamente. Da aprile-maggio (anche a seconda della nostra collocazione geografica) è consigliabile spostarle in una zona più fresca, raggiunta dalla luce diretta solo al mattino

    Irrigazioni

    In ogni stagione è importante non lasciar mai asciugare completamente il substrato. In inverno saranno sufficienti pochi interventi settimanali, ma in estate sarà senz’altro necessario irrigare ogni giorno. Pacciamare la superficie con sfasci vegetali o materiale decorativo (sassi, lapillo, corteccia di pino), può aiutarci a mantenere l’umidità.

    Concimazione

    Per stimolare la fioritura è bene, a partire dall’autunno, mescolare ogni 15 giorni alle irrigazioni un concime liquido per piante fiorite. Verso aprile-maggio possiamo sospendere.

    Divisione

    Va effettuata ogni volta che le foglie e le radici hanno occupato tutto lo spazio a disposizione. L’ideale è operare dopo la fine della fioritura (aprile, maggio), in maniera che la pianta abbia il tempo di riprendersi per l’anno seguente.


    Cure colturali

    Le violette sono piante molto autonome e, ad eccezione delle irrigazioni, non necessitano di grandi cure, specialmente se in piena terra.

    In generale per prolungare il periodo di fioritura è importante eliminare prontamente i capolini appassiti, evitando che vadano a seme.

    In piena terra può rendersi necessario controllarne la diffusione: possono infatti allargarsi in maniera estremamente veloce e creare così un’inestricabile rete di radici che, in futuro, ci impediranno di inserire altre piante (specialmente se di piccole dimensioni). Controlliamo periodicamente anche il resto del giardino perché non è rara la diffusione anche tramite seme.


    Parassiti e malattie

    parassiti pianteLe piante ben collocate sono molto resistenti e vengono attaccate solo raramente da fitofagi. L’unico nemico, in primavera, possono essere le lumache e le limacce, specie la mattina dopo le piogge.

    Una esposizione sbagliata o irrigazioni troppo frequenti possono causare l’avvento di crittogame, specialmente nelle piante in vaso.

    La più frequente è l’oidio, legato ad alte temperature unite ad un elevato tasso di umidità.

    In caso di temperature superiori ai 20°C evitiamo di bagnare le foglie. Se compare la tipica patina bianca eliminiamo subito le parti compromesse. Se possibile spostiamo all’ombra, in un’area ben ventilata.

    Anche la muffa grigia è causata dall’umidità, anche se spesso è legata a piogge continue. Ripuliamo la pianta e posizioniamola in un’area più asciutta.


    Propagazione delle violette

    violette fiorite Il metodo più veloce per ottenere nuove piantine è la divisione; anche la semina però non è difficile, ma non garantisce il mantenimento dei caratteri peculiari delle cultivar.

    Semina

    Possiamo partire con la semina già da giugno, continuando fino a settembre. Scegliamo un terriccio leggero: l’ideale è mescolare terriccio universale con sabbia grossolana in uguali proporzioni. Mescoliamo anche i semi alla sabbia: essendo molto piccoli sarà più facile distribuirli uniformemente.

    Distribuiamoli in superficie e copriamo con un sottilissimo strato di terriccio. Teniamo sempre all’esterno nebulizzando spesso. La germinazione avverrà solo dopo l’inverno.

    Divisione

    La divisione si può effettuare dalla fine della fioritura, ma l’ideale è procedere quando le temperature siano più fresche, da settembre in avanti. Si estraggono le piante dal terreno aiutandosi con un forcone, cercando di non danneggiare le radici. Tagliamo le radici accertandoci che ognuna abbia una rosetta di foglie. Impiantiamo nuovamente.

    La divisione va fatta il più spesso possibile: le piccole piante laterali, infatti, sottraggono vigore alla “madre” che fa meno foglie e più piccole. Anche la fioritura viene compromessa.


    Specie e varietà di Violette

    Si distinguono varie specie, anche se le più diffuse sono la viola cornuta e la viola odorata.

    Viola cornuta molto comune anche allo stato spontaneo. Si tratta in realtà di una viola del pensiero sempreverde. Ha foglie ovate di 5 cm. Fiorisce copiosamente, tra il blu e il viola, con corolle da 2,5 cm di diametro, da maggio a ottobre. Molto usata per l’ibridazione.

    Viola odorata detta anche mammola. È una semisempreverde dotata di rizoma con radici fibrose. Le foglie sono cuoriformi. I fiori sono generalmente molto profumati, da fine inverno a metà primavera. Le corolle sono generalmente viola chiaro o scuro o bianche, ma esistono anche nel rosa e nel giallo. Molto usata in profumeria, in cosmetica e anche in pasticceria. Disponibili anche cultivar doppie.

    Viola canina molto simile alla precedente, ma con fiori più grandi e poco profumati. I fiori sono dal viola al blu.


    Violetta fiore: Proprietá medicinali e altri usi

    Le più usate in ambito farmacologico sono la viola cornuta, la hirta e la canina. Sono conosciute fin dall’antichità per il loro contenuto di alcaloidi. Dai fiori si ottengono lozioni e sciroppi con azione emollienti. Il rizoma è usato come emetico ed espettorante.


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