Genere di oltre 80 specie di piccoli alberi ed arbusti sempreverdi, rustici, originari dell'India, della Cina e del Giappone. Il fogliame è di colore verde scuro, lucido, leggermente cuoioso; durante i mesi freddi dell'anno producono numerosi fiori abbastanza grandi che vengono suddivisi in vari gruppi a seconda della forma (singoli, semidoppi, ad anemone, a peonia, doppi formali e doppi irregolari). La più diffusamente coltivata è C. japonica, che fiorisce da gennaio fino all'inizio della primavera, insieme a C. sasanqua, con fiori meno vistosi, che sbocciano in dicembre-gennaio. Coltivate da centinaia di anni anche in Europa, esistono numerosissimi ibridi. I fiori delle camelie hanno colore rosa o banco, ma esistono alcune varietà a fiore rosso e pochissime varietà a fiore giallo; in genere le piante di
camelia alternano anni con fioriture eccezionali ad anni con pochi fiori. Le camelie sono molto longeve, e con il passare degli anni possono raggiungere dimensioni ragguardevoli, fino a 6-7 metri di altezza.
Splendidi esemplari di camelia, anche di varietà molto rare, si trovano sul Lago Maggiore e sono visitabili presso Villa Taranto (Verbania). Sul Lago Maggiore le prime Camellia dovrebbero essere infatti giunte verso il 1820-1830.
Forse non tutti sanno che la pianta del té è la Camellia sinensis. Inoltre dai semi di Camellia si ricava un ottimo olio usato in cucina e cosmesi. Anticamente in Giappone dal suo legno si ricavava carbone di ottima qualità.
Famiglia e genere | Fam. Theaceaee gen. Camellia, circa 70 specie |
Origine | Cina, Giappone e India |
Tipo di pianta | Alberi o arbusti |
Esposizione | Mezz’ombra, sempreverdi |
Rustico | Necessitano di essere riparate dal gelo |
Terreno | acido |
Colori | Bianco, rosa, rosso, malva, variegato |
Coltura | Difficile |
Fioritura | Inverno-primavera |
Altezza | Da 50 cm a qualche metro |
Propagazione | Seme, talea |
In Oriente le camelie sono coltivate da secoli, sia le varietà da fiore, sia la varietà da cui si ricava il tè (Camellia sinensis). Vi sono addirittura leggende che ne parlano risalenti al 1500 a.C.
In Europa (e nello specifico in Inghilterra) giunsero inizialmente le camelie da fiore, nel 1700. Cominciarono a diffondersi in tutto l’Occidente solo alla fine di quel secolo anche in giardini famosi come quello della Reggia di Caserta e della Malmaison (di Giuseppina, moglie di Napoleone, già molto appassionata di rose). La specie più diffusa, fin dagli inizi, fu la japonica. Ebbe però un discreto successo anche la Sasanqua (apprezzata per la fioritura precoce e il leggero profumo).
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le camelie non temono il freddo, e possono sopportare temperature anche molto rigide; necessitano di essere posizionate in luogo abbastanza luminoso ma semi ombreggiato, esposto direttamente ai raggi solari soltanto durante le ore più fresche dalla giornata. Talvolta è comunque consigliabile ripararle dal vento, soprattutto nelle zone con inverni molto rigidi; nel caso in cui i mesi di gennaio e febbraio siano particolarmente freddi può essere conveniente coprire con agritessuto le piante con i boccioli già formati, per evitare che il gelo rovini i fiori.
si tratta di arbusto o albero, generalmente rustico, che può raggiungere i dieci metri di altezza. Presenta foglie verdi scuro, acuminate all'apice. La fioritura avviene tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. Esistono una miriade di varietà di Camelia Japonica. Proviene da Cina, Giappone e Corea. La sua corteccia è liscia e grigia. Le foglie sono verde scuro ed ellittiche, seghettate, lunghe dai 5 ai 10 cm. Può raggiungere anche i 15 metri di altezza ed essere usata come grande albero o per la formazione di siepi. La specie ha fiore rosso, ma le varietà comprendono anche il bianco, il rosa e il variegato. Possono essere semplici, doppi o semidoppi.
Fiorisce da febbraio a maggio. È molto sensibile alle gelate (rischia di morire o perdere completamente foglie e boccioli). Si consiglia quindi di farla svernare in un luogo riparato (soprattutto nel Nord Italia).
folto arbusto sempreverde eretto. Rustico, con foglie piccole e lanceolate. Fiori separati a coppia doppi o semidoppi.
folto arbusto sempreverde che all'inizio della primavera produce grossi fiori bianchi o rosa.
arbusto sempreverde, semirustico, con foglie ovali. Grossi fiori singoli in primavera.
Piccolo arbusto sempreverde, rustico, con foglie ovali verde scuro. Produce in primavera piccoli fiori rosa.
Arbusto o piccolo albero sempreverde, fitto, eretto a rapida crescita. Piccole foglie verdi lanceolate. A differenza della Camellia Japonica cresce bene in posizione soleggiata. Fioritura vistosa e profumata che si protrae da novembre a marzo. E’ originaria del Giappone. Può raggiungere al massimo i 6-7 metri di altezza, ha rami sottili, foglie e fiori più piccoli di quelli della japonica. Questi sono di solito semplici e più di rado semidoppi e vanno dal bianco al rosso. Fiorisce da novembre a marzo ed ha una buona resistenza al freddo. Si consiglia di proteggerla solo nelle zone alpine. Altrove sarà sufficiente accostarla ad un muro o ripararla dai venti.
Arbusto sempreverde semirustico con piccole foglie verdi lanceolate. In primavera produce dei piccoli fiori bianchi.
Arbusto sempreverde eretto a rapida crescita. Foglie lanceolate verdi. I fiori sono prodotti in inverno.
È originaria della Cina e può raggiungere i 5 metri di altezza. Ha foglie allungate-ellettiche e fiori dal bianco al rosso acceso con stami gialli che risaltano. Fiorisce da febbraio ad aprile. È più rustica della japonica.
Proviene dalla Cina occidentale. È un arbusto poco ramificato con foglie grandi, verde opaco, lanceolate, alto al massimo 15 m. Ha fiori dal diametro di 10 cm, ascellari. Richiede praticamente le stesse cure della Japonica. Può essere considerata semirustica e quindi necessita di protezione invernale.
Proviene dalla Cina occidentale. È un arbusto poco ramificato con foglie grandi, verde opaco, lanceolate, alto al massimo 15 m. Ha fiori dal diametro di 10 cm, ascellari. Richiede praticamente le stesse cure della Japonica. Può essere considerata semirustica e quindi necessita di protezione invernale.
Si tratta di un ibrido tra la japonica e la saluensis. Fiorisce in maniera abbondante alla fine dell’inverno. È molto ramificata e ha belle foglie lucide. Può raggiungere i 6-7 metri di altezza.
E’ la pianta da cui si ricava il tè. Allo stato naturale può raggiungere i 15 metri di altezza, ma in coltivazione in genere viene tenuta al massimo sui 2 metri, a cespuglio. Ha foglie ellittiche, lunghe 5-10 cm e larghe 2-4, lucide e verde scuro. I fiori sono bianchi. In Italia viene coltivata esclusivamente per il fiore nella zona dei laghi, dove il clima è più mite. Fiorisce ad aprile-maggio.
queste piante necessitano di annaffiautre regolari, per tutto l'arco dell'anno, non sopportano periodi prolungati di siccità; è quindi encessario vigilare, soprattutto gli esmplari coltivati inv aso, perchè il terreno nona sicughi eccssivamente, ed intervenire con annaffiature abbondanti. Per una fioritura ricca e per ottenere arbsti vigorosi è consigliabile controllar el'umidità del terreno anche durante i mesi freddi, poiché il vento freddo invernale può asciugare eccessivamente la aprte aerea della pianta, ma anche il terreno.
In autunno spargere attorno alle painte del concime roganico maturo, o del concime granulare a lenta cessione.
le camelie preferiscono terreni acidi, completamente privi di calcare; il terreno deve essere sofficie e profondo, ricco di humus. Può essere conveniente aggiungere periodicamente della rtoba al terreno, per evitare che con il tempo tenda ad avere un ph eccessivametente elevato. GLi esemplari coltivati inv aso vanno rinvasati ogni 3-4 anni, utilizzando un terriccio speicfico per piante acdofile.
il parassita più frequente è l'afide, insetto che attacca quasi tutte le specie ricordate. Molto spesso alcune varietà dalla cocciniglia.
in genere le piante di camelia non necessitano di potature significative; in autunno si rimuovono i rami secchi o rovinati; dopo la fioritura si inreviene asportando tutti i fiori appassiti ed eventualemtne anche conformando la chioma. Per ottenere fiori di dimensioni cospicue è anche possibile asportare alcuni boccioli se sono presenti in gran numero.
La Camelia può essere facilmente riprodotta da seme, anche se il metodo migliore di moltiplicazione è la talea, poiché le piante ottenute da semi di piante ibride non producono fiori identici a quelli della pianta madre. Altra tecnica utilizzata è l'innesto. L'innesto della camelia viene spesso usato per sostituire una varietà ad un'altra, soprattutto in esemplari adulti. La tecnica migliore per innestare le camelie è l'innesto a marza. Si chiama marza un pezzo di ramo con diverse gemme (che solitamente è tagliato ma può anche essere il ramo di una pianta in vaso). Tra i vari tipi di innesti a marza uno dei più utilizzato per le camelie è l'innesto per approssimazione. Tale tecnica consiste nel creare un taglio longitudinale asportando una parte della corteccia del tronco in ognuna delle due piante (il portainnesto e il nesto). Le ferite verranno così fatte combaciare e dovranno essere legate strette con della rafia. Dopo circa due mesi si tagliano il portainnesto (sopra l'innesto) e il nesto (sotto l'innesto). Il periodo migliore per effettuare tale innesto è marzo-aprile. Si possono utilizzare anche innesti a spacco o a corona.
N.B. Poiché è preferibile che le marze restino a riposo fino al momento dell'innesto, è bene prelevarle durante l'inverno e conservarle al fresco.
Nel linguaggio dei fiori, la camelia è il simbolo di devozione eterna tra gli innamorati. Rappresenta il romanticismo, l’amore, è un fiore che protegge e porta fortuna e per questi motivi risulta essere molto apprezzato dalle donne se ricevuto dalla propria metà.
Nella cultura orientale il significato è ancora più forte, rispecchia la forza dell’amore, la sua tenacità e la dedizione reciproca.
Le camelie necessitano di un terriccio leggero, umido, leggermente acido e sempre con un buon drenaggio. Ideali sono il terriccio di bosco o i substrati di origine vulcanica (acidi e molto leggeri). È sicuramente consigliabile coltivare in piena terra queste piante solo se il terreno è già di per sé adatto. Se abbiamo, al contrario, un terreno argilloso sarà consigliabile scavare una grande buca e sostituire completamente il substrato (magari inserendo dei grandi vasi sotterranei in cemento, in maniera che quella zona resti ben isolata). Bisognerà però prestare attenzione alle irrigazioni che andranno effettuate con acqua il più possibile dolce.
Un’ottima alternativa (se il nostro terreno è basico) è quella di coltivare le nostre camelie in vaso.
Questo non dovrebbe essere troppo grande e l’ideale è riempirlo con un substrato per piante acidofile. Sul fondo, naturalmente, bisognerà approntare uno spesso strato drenante composto da cocci, ghiaia o argilla espansa. Necessiteranno poi di essere rinvasate circa ogni due-tre anni, in contenitori di una dimensione non troppo maggiore. Il rinvaso può essere effettuato sia durante il riposo vegetativo sia durante le fioritura. L’importante è evitare di effettuarlo quando la pianta sta lanciando nuovi getti. In quel caso potremmo arrestarne la crescita (che è già naturalmente molto lenta).
Le camelie sono piante che prediligono l’ombra fresca del sottobosco. È quindi ideale porle sempre in una situazione simile. Sui balconi è bene che sia, durante la stagione invernale, a mezz’ombra (specie se viviamo al Nord). Durante il resto dell’anno è sempre meglio metterla in una zona il più possibile fresca e ombreggiata. Di solito in piena terra sono un po’ più resistenti (specie quelle che provengono dai nostri vivai e quindi abituate al nostro sole). È meglio comunque cercare di adattarsi lo stesso il più possibile a queste prescrizioni.
Le camelie amano particolarmente vivere in un terreno sempre umido che però non deve mai diventare troppo bagnato (pena la comparsa di marciumi radicali). È necessario quindi innaffiare la pianta con una certa frequenza: di solito in inverno è necessario intervenire almeno una volta alla settimana. In estate è bene farlo ogni giorno. Può inoltre essere utile vaporizzare le foglie delle piante la sera o la mattina (specie nei periodi caldi e afosi). Questa operazione è però da evitare quando le piante stanno emettendo nuove foglie o durante la fioritura (i fiori sono molto sensibili e marcirebbero velocemente).
Queste piante generalmente non necessitano molti interventi sotto questo aspetto, specie se inizialmente si è già inserito un buon substrato adatto alle loro esigenze. Ad ogni modo, dopo qualche anno, si può cominciare a distribuire un buon fertilizzante per acidofile quando si avvicina il periodo della fioritura e continuare, ogni 15 giorni, fino a 6 settimane dopo la fine di questa. Bisogna sempre andare molto cauti con le dosi e attenersi scrupolosamente ai consigli dei produttori. Per evitare di esagerare (e quindi danneggiare la pianta) è bene sempre innaffiare abbondantemente la pianta dopo aver concimato. In questa maniera il prodotto verrà diluito, la pianta lo assorbirà più lentamente e eviteremo rischi inutili.
In genere le camelie non necessitano potature perché crescono molto lentamente e intervenire in maniera drastica accentuerebbe ulteriormente questo aspetto. È invece consigliabile intervenire già dai primi anni cimando i singoli rami. Questo favorirà un buon accestimento della pianta e otterremo un aspetto più pieno ed esteticamente gradevole. Se possediamo esemplari molto grandi in piena terra si può rendere invece necessario eliminare rami storti o fortemente compromessi.
Le camelie sono piante mediamente rustiche. Di regola dovrebbero resistere agevolmente fino almeno a -15°C, specialmente se coltivate in piena terra. Si possono avere problemi invece con piante coltivate in vaso, perché il freddo (soprattutto quello delle regioni settentrionali), potrebbe danneggiarne le radici (ma anche le foglie o i boccioli florali). In quel caso si consiglia di coprirne la chioma con un telo protettivo e porle in zone ben luminose durante il giorno, ma riparate dal freddo notturno. È anche una buona idea proteggere tutto il vaso circondandolo con materiale isolante come paglia o foglie. Se abitiamo in zone alpine è caldamente consigliato ritirarle in una serra fredda almeno durante i periodi più rigidi. Questo aspetto però va approfondito particolarmente nell’analisi delle singole varietà.
Sono sotto questo aspetto piante molto resistenti. Possono certamente venire attaccate da afidi o cocciniglia, ma di solito non recano gravi danni. Quindi non è consigliabile intervenire.
Possono anche essere colpite da mal bianco o da maculature fogliari. Si consiglia di usare prodotti specifici, ma solo nel caso l’attacco fosse rilevante. Negli ultimi anni invece le giovani piante risultano spesso danneggiate seriamente dall’oziorrinco. Se ne può rilevare la presenza osservando il margine delle foglie, che deve risultare rosicchiato. In quel caso è bene intervenire con prodotti geodisinfestanti durante l’inverno in maniera che le larve (che danneggiano il colletto) non possano più crescere.
Le camelie essere riprodotte tramite seme, margotta, talea e innesto. La più consigliabile è la talea.
Se si vuole provare a seminarle è bene farlo con semi freschi, visto che perdono velocemente la loro vitalità. Si semina in un composto di sabbia e torba a circa 1 cm di profondità, coprendo poi con delle foglie o degli aghi di conifere. Di solito germinano in una decina di giorni. Vanno trapiantate quando il fittone ha raggiunto circa i 4 cm di lunghezza. La punta di questo andrà cimata per favorirne la ramificazione.
La talea si effettua con rami semilegnosi in estate. Il ramo deve misurare circa 8 cm. Bisogna lasciare solo due o tre foglie terminali. Il taglio va spolverizzato con ormoni. Si deve poi inserire in contenitori con substrato leggero e sempre umido e tenere temperature dai 15° ai 25°C. Di solito radicano in 2 o 3 mesi.
La Camelia è una pianta dalle origini asiatiche ed è in particolar modo in Giappone ed in cina dove ha assunto i più forti valori simbolici. I primi ad attribuire un significato a questa pianta sono stati infatti i giapponesi che hanno da sempre attribuito alla camelia un significato di raffinatezza e di eleganza, dato dai suoi petali morbidi ed arrotondati.
La Camelia viene anche utilizzata per esprimere amore inteso come sentimento di lunga durata, in quanto è una pianta dalla simmetria perfetta ripetuta anche nei fiori e quindi accostata in maniera simbolica alla coppia ed all'unione duratura di due amati.
Un altro significato importante di questa pianta legato al suo fiore è quello della fiducia totale nella persona amata. Il calice che porta il fiore infatti sostiene petali e corolla proprio come l'uomo sostiene la donna innamorata, proteggendola e dandole sicurezza sempre.
Una delle camelie più richieste in assoluto è sicuramente la camelia rossa, ovvero la camelia con fiori rossi. Nei vivai e nei garden center la camelia rossa, insieme alla camelia rosa ed alla camelia bianca, è la tipologia più venduta. Le varietà di camelia che producono fiori rossi sono in realtà meno delle varietà a fiore bianco e rosa ma si fanno apprezzare. La camelia japonica è una delle camelie dal fiore rosso più apprezzate e conosciute. Esistono comunque anche camelie rosse della varietà sasanqua come per esempio la camelia di Natale, dalla fioritura meno vistosa e importante rispetto alla japonica ma comunque molto bella.
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