Chamadorea - Chamaedorea elegans
Il genere Chamadorea riunisce alcune specie di palme originarie dell'America centro-meridionale; hanno crescita lenta e sono molto longeve, con gli anni possono raggiungere alcuni metri di altezza; hanno lunghi fusti eretti, leggermente arcuati, di colore verde chiaro, che portano all'estremità lunghe foglie composte, costituite da foglioline lanceolate, quasi cartacee al tatto, l'aspetto generale è abbastanza piumoso e disordinato, molto simile al bamboo. Le Chamaedorea elegans, coltivate come piante ornamentali, sono ben adattate alla crescita in contenitore. In natura le piante femminili producono grossi frutti carnosi, di colore arancione, che contengono numerosi semi, difficilmente visibili nelle piante da appartamento.
E' bene porre a dimora le Chamaedorea elegans in luogo luminoso, ma non direttamente esposto ai raggi solari; possono adattarsi anche a condizioni avverse, ma non sopportano zone eccessivamente buie o il sole diretto; temono il freddo, quindi vanno coltivate in casa in inverno, anche se possono sopportare occasionali periodi con temperature vicine allo zero senza troppi problemi.
La temperatura ideale per la migliore crescita delle Chamaedorea elegans è quella attorno ai 18 °C.
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Annaffiare regolarmente le Chamadorea tutto l'anno, lasciando asciugare leggermente il terreno tra un'annaffiatura e l'altra; in genere possono sopportare brevi periodi di siccità, mentre temono i ristagni idrici e gli eccessi di acqua, quindi controllare che il terreno in cui vengono poste a dimora consenta un buon grado di drenaggio. Ogni 3-4 mesi aggiungere del concime per piante tropicali all'acqua delle annaffiature. Nei periodi in cui l'aria è molto secca è consigliabile vaporizzare le foglie della Chamadorea con acqua distillata, ogni 2-3 giorni.
Coltivare gli esemplari di questo tipo in terreno ricco di humus, sciolto, soffice e molto ben drenato; si può utilizzare del terriccio universale, mescolato a terriccio di foglie e poca sabbia o lapillo. Queste palme hanno in genere crescita abbastanza lenta, quindi non necessitano di essere rinvasate molto spesso. Il rinvaso va eseguito nel periodo primaverile estivo ed è opportuno fare attenzione a non danneggiare l'apparato radicale.
La moltiplicazione di questo tipo di pianta, in natura, avviene per seme; i grandi semi impiegano alcuni mesi a germogliare. Solitamente la propagazione delle chamaedoree avviene staccando i germogli basali dalla pianta madre, per poi farli radicare in vaso, con terriccio soffice e ricco, che va mantenuto abbastanza umido, per favorire lo sviluppo di un apparato radicale ben ramificato. Per chi vuole provare la moltiplicazione per seme, è bene eseguirla nel periodo tardo invernale fino all'inizio della primavera, tenendo il contenitore in una zona luminosa ma non al sole diretto fino alla germinazione.
Eccessi di annaffiature possono favorire l'insorgenza di marciumi radicali; queste palme vengono spesso colpite da cocciniglia e da ragnetti rossi. Talvolta le foglie che hanno alcuni anni possono seccare, è consigliabile asportarle alla base; gli apici fogliari disseccati possono essere il sintomo di una carenza di annaffiature o di umidità ambientale. Per eliminare i ragnetti rossi è consigliabile aumentare l'umidità ambientale con maggiori nebulizzazioni sulle foglie, mentre per le cocciniglie è possibile intervenire pulendo direttamente le foglie.
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