aloe succo
Veniva utilizzato per curare le ferite riportate dai soldati in guerra e contro particolari disturbi digestivi. Presso gli egizi era considerato simbolo di immortalità tanto da essere piantato nei dintorni delle piramidi e lungo il sentiero che conduce alla Valle dei Re. Le donne, invece, lo ritenevano un eccellente toccasana per la bellezza e la cura della pelle. Ne parla Ippocrate, forse il più famoso medico dell'antichità, Dioscoride, l'autore del più antico trattato di farmacologia giunto fino a noi e pare che i fenici fossero tra i principali commercianti di aloe. Vi sono testimonianze del suo uso presso cinesi, indiani e in tutto il Vicino Oriente. La conoscenza di questa pianta ha persino un che di leggendario: si narra, ad esempio, che Alessandro Magno conquistò un'isola vicino al Corno d'Africa solo per impadronirsi delle immense distese di aloe che caratterizzavano quel territorio e poter così utilizzare la pianta per curare in maniera efficace le ferite di soldati e cavalli. Nel medioevo e nel rinascimento le sue virtù erano note in tutta Europa soprattutto in quelle aree come Italia, Spagna, Grecia in cui, per ragioni climatiche, la coltivazione attecchiva in maniera rigogliosa. L'evoluzione della scienza moderna ne ha avvalorato le proprietà benefiche, anche grazie a sperimentazioni, ricerche e studi che ne hanno dimostrato l'efficacia contro particolari disturbi. Inoltre è ritornato in auge l'interesse per i rimedi tradizionali, anche a causa degli effetti collaterali che di sovente hanno i farmaci sulla salute dell'uomo. Ovvero, l'evoluzione scientifica e tecnologica se da un lato sta portando la medicina a compiere passi importanti per la cura di numerose malattie dall'altro sta inducendo gli scienziati a riscoprire le straordinarie virtù della natura, nel solco di quanto messo a frutto dagli antichi. Il succo di aloe, in particolare, è un prodotto dalle molteplici applicazione salutistiche e terapeutiche.
Il succo di aloe viene estratto direttamente dalle foglie dell'aloe, pianta carnosa presente in natura in molteplici varietà, in particolare dalla porzione più in superficie. Lungo i bordi corticali sono infatti presenti delle cellule che lo contengono, mentre la parte restante della foglia viene utilizzata per ricavarne il gel, che possiede altre proprietà. Una volta estratto il succo, dal colore giallastro, viene fatto condensare tramite calore, assumendo sfumature che vanno dal giallo-verde al rosso-nero. E' importante non far passare troppo tempo tra il taglio della pianta e il processo di estrazione per evitare che si perdano preziose proprietà curative. Ciò che comunemente è noto come succo è il gel diluito, mentre il succo vero e proprio è una massa utilizzata a piccole dosi nelle cure contro la stipsi.
- Il genere aloe conta alcune centinaia di specie di piante succulente, diffuse in natura in Africa, nel bacino mediterraneo e in gran parte delle zone mediorientali; sono molto simili esteticamente all...
- Arbusto succulento, sempreverde, originario dell'America centro-meridionale. Privo di fusto, ha lunghe foglie cilindriche, arcuate, che danno origine ad ampi cespugli arrotondati, che raggiungono i 90...
- Buona giornata Spett.Le Redazione, volevo chiederVi una piccola informazione.Ho in appartamento una pianta di Aloe, non come quelle che mostrate nella Vs. rivista del mese di Aprile; questa pianta h...
- Da tempo sono ormai naturalizzate nell'area mediterranea, e anche in Italia trovano posto nei giardini botanici, ma anche nella flora che costituisce la macchia mediterranea allo stato naturale; l'asp...
Tra tutte le droghe esistenti in natura, il succo d'aloe è senz'altro quella il cui effetto lassativo è in assoluto più potente, grazie alla presenza delle cosiddette "aloine". Pochi milligrammi bastano infatti a produrre un effetto decisivo sulla mobilità intestinale, al punto che il suo uso massiccio e prolungato presenta numerose controindicazioni: può infatti provocare dolori e crampi addominali e indurre una serie di altri disturbi come nausea e vomito ed è controindicato in caso di gravidanza e allattamento. E' stato anche utilizzato come un vero e proprio purgante. In commercio è possibile trovare una varietà di prodotti contenenti il succo d'aloe: è importante, come per tutti i ricavati dell'erboristeria, leggere bene l'etichetta e rivolgersi a personale specializzato se si desiderano maggiori chiarimenti.
Analizzando nel dettaglio le proprietà specifiche dell'aloe si ha l'impressione che ci si trovi di fronte a un vero e proprio portento della natura. E' efficace come integratore della dieta nei cambi di stagione, come equilibratore dell'organismo nelle degenze post-operatorie e in tutti quei casi in cui si usino farmaci invasivi, come accade quando si è sottoposti a trattamento chemioterapico contro il cancro. Inoltre il succo di aloe è efficace per compensare lo scarso assorbimento dei cibi, la caduta di capelli, gli inestetismi della cute, gli sbalzi d'umore, la perdita del sonno e di concentrazione, tutte situazioni talvolta anche riconducibili a un forte stress. In virtù delle sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche è inoltre un potente rimedio contro i problemi di natura artritica e contro una serie di affezioni gastrointestinali e dell'apparato urinario come colite, gastrite, ulcere, cistite, dolori mestruali. Il succo d'aloe è ricchissimo di sostanze utili all'organismo come vitamine, ferro, aminoacidi, acido folico e polisaccaridi. In molti casi il succo di aloe viene sfruttato nella cura delle patologie epatiche, per le sue virtù disintossicanti, e sembra anche che possa essere efficace nella prevenzione di alcuni tipi di tumore e nella cura delle emorroidi. E' stato inoltre dimostrato il suo effetto lenitivo, emolliente, cicatrizzante.
Dalla natura un prezioso aiuto per il benessere e la salute dell'uomo. La sua efficacia nel contrastare una lunga serie di problemi e affezioni è stata testata in laboratorio ed è perciò un rimedio scientificamente valido, come d'altronde attestato dall'uso che ne facevano gli antichi. Un'ultima curiosità: il suo nome pare derivi dall'arabo "alloeh" (vicino all'ebraico halei), a indicare una sostanza amara e brillante o dal greco "als" che significa acqua marina, sale, da collegare con il sapore particolare del succo.
COMMENTI SULL' ARTICOLO