Crescione

Il crescione

Il crescione è una pianta erbacea annuale estremamente facile da coltivare e di veloce sviluppo. Trova molti diversi impieghi in cucina grazie alla tenerezza delle sue foglie e al loro sapore lievemente piccante: si sposa bene con altre verdure, cotto o all’interno di insalate, o nel classico abbinamento coi formaggi (molto famoso come farcia per la piadina). In Italia viene coltivato assiduamente soprattutto in alcune specifiche regioni, ma è apprezzato e conosciuto quasi ovunque.

Il nome latino è Lepidium sativum, si tratta di una pianta annuale, di origine asiatica, diffusa da secoli in gran parte dell’emisfero nord, nelle zone a clima fresco, come pianta selvatica; l’aspetto è quello di una pianta infestante, infatti sviluppa un piccolo cespuglio, con foglie pennate, e piccoli fiori bianchi in estate; il crescione si utilizza fresco in cucina, quindi è consigliabile raccoglierne le foglie piccole e giovani, ed utilizzarle nell’arco di alcuni giorni; non si congela e non si dissecca, quindi se vogliamo coltivarlo in giardino la cosa migliore consiste nel praticare semine scalari, partendo da aprile, ogni 15 giorni, fino a giugno. I piccoli semi rossicci di crescione germinano molto velocemente con temperature superiori ai 15°C, nell’arco di un paio di settimane possiamo passare dalla semina al raccolto delle prime piccole foglie.

Il crescione si utilizza anche per produrre germogli, vista la rapidità di germinazione, e l’alta produzione di semi di ogni pianta. I germogli si ottengono in circa una settimana, si conservano in frigo per circa quindici giorni, quindi ricordiamo di preparare una piccola quantità di germogli ogni volta, per evitare di doverne gettare la maggior parte.

Crescione

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Il crescione in cucina

Crescione Il crescione ha un forte sapore acidulo e piccante, si utilizza in genere crudo, per insaporire insalate e panini, o anche tagliato e mescolato a formaggi freschi, salse, purè di verdure. Il gusto scompare quasi completamente nella pianta cotta, quindi si utilizza sempre crudo, e possibilmente fresco.

In Italia è una pianta aromatica abbastanza difficile da trovare in commercio, è quindi consigliabile coltivarla nell’orto se vogliamo mangiarne; i semi sono facilmente reperibili, anche in grandi quantità, per preparare i germogli.

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Il crescione in erboristeria

crescione pianta Questa pianta era molto più diffusa nell’antichità di quanto non sia ora, perché la farmacopea antica riteneva che queste piccole foglie avessero azione afrodisiaca; in realtà il lepidium sativum non è un afrodisiaco, ma contiene molta vitamina C e Sali minerali, che lo rendono un ottimo diuretico e depurativo.

Il sapore molto forte delle piccole foglie, intenso ed asprigno, rende abbastanza difficile consumarne in grandi quantità, soprattutto perché le proprietà erboristiche del crescione si manifestano soltanto nella pianta cruda e fresca; quindi in genere è considerata soltanto una pianta aromatica.


Coltivazione

crescione Il lepidium sativum è una pianta annuale, si coltiva in piccoli appezzamenti soleggiati, con un buon terreno ben lavorato e concimato; la coltivazione nell'orto comincia con la bella stagione, quando le temperature minime sono superiori ai 12-15°C, temperature basse rendono più lunga la germinazione. Per poter avere sempre foglie fresche e giovani si praticano semine a scalare, ogni 15-20 giorni, su appezzamenti contigui. Dopo la fioritura, una volta recuperati i semi fertili, si scalzano le piante e si riutilizza il terreno. Si coltiva spesso anche come pianta da germogli, per tutto l'arco dell'anno, in appositi contenitori, o anche in un capiente barattolo in vetro, la germinazione e il consumo avvengono nell'arco di 5-8 giorni dalla semina.


Descrizione e storia

Il crescione (lepidum sativum) è una pianta annuale erbacea appartenente alla famiglia delle Brassicaceae. È caratterizzata da uno stelo molto lungo, che può raggiungere i 50 cm di altezza (anche se generalmente si attesta sui 20). Le foglie basali sono finemente intagliate, quelle superiori risultano invece lineari e intere. Produce fiori apicali piccoli e bianchi, composti da quattro petali.

La radice è molto corta e sottile.

Alcuni chiamano crescione anche il nasturzio officinale, col quale condivide l’habitat e il sapore speziato delle foglie. Le due piante sono però totalmente diverse e non vanno confuse.

Il lepidum sativum è coltivato in Europa fin dall’antichità. Non si può quindi essere certi delle sue origini. Probabilmente è originario dell’Africa o dell’Asia medio-orientale, dove è conosciuto da migliaia di anni.

La sua coltura era ad ogni modo già molto popolare presso Greci e Romani. Grazie alle loro conquiste territoriali questo prodotto divenne famigliare in tutto il nostro continente.


Coltivazione del crescione

La coltivazione del crescione è facilissima. Grazie alla velocità di germinazione e al ciclo brevissimo, soprattutto in primavera, si rivela una essenza alla portata di tutti. Può infatti essere cresciuta sia in un orto sia in vaso, sul balcone o anche solo su di un davanzale. È inoltre possibile produrre in casa gustosi germogli da consumare in vario modo.

IL CRESCIONE IN BREVE
Famiglia, genere, specie Brassicaceae, Lepidium sativum
Tipo di pianta Erbacea annuale, orticola
Altezza a maturità Fino a 50 cm, in genere 20
Manutenzione bassa
Crescita veloce
Necessità idriche Medio-alta
Rusticità bassa
Propagazione seme
Esposizione Mezz’ombra, ombra (al Sud)
Terreno Argilloso, ricco in sostanza organica, umido
pH Leggermente alcalino
Usi Orto, angolo aromatico, in vaso su balcone o davanzale
Germinazione Da 1 a 3 giorni, da 15 a 30 °C


Terreno

Il crescione, per crescere vigorosamente, necessita di un substrato piuttosto pesante, dotato quindi di una buona quantità di argilla e dal pH tendenzialmente alcalino. L’argilla è indispensabile per mantenere le radici sempre in un ambiente leggermente umido, di cui hanno estremo bisogno.

Necessitano però anche di avere a disposizione una buona quantità di nutrienti.

L’ideale è quindi inserire le piante in un buona terra da giardino ben concimata (aggiungendovi abbondante stallatico maturo o compost), anche nel caso la coltura avvenga in contenitore


Esposizione

crescione Il lepidium sativum è una pianta che ama gli ambienti umidi e freschi. Il consiglio è farla crescere dove venga raggiunta dal sole solamente la mattina e risulti invece riparata durante il resto della giornata.

Se viviamo al Centro-Sud o in prossimità delle coste può addirittura essere meglio impostare la coltura in una zona luminosa, ma costantemente ombreggiata.

L’eccessiva esposizione al sole può causare scottature fogliari o il completo deperimento dei soggetti.


Quando seminare?

Il crescione ha un ciclo estremamente breve e va raccolto quando è ancora molto tenero.

Si tende quindi a procedere con la semina scalare da quando le temperature lo consentano. Si può iniziare in casa (o in serra) già verso marzo, con temperature intorno ai 15°C per terminare verso settembre-ottobre, a seconda del nostro clima. Di solito tra una semina e l’altra si lasciano passare dai 15 ai 20 giorni. In questa maniera è garantito un raccolto continuativo, con piantine sempre al massimo della loro tenerezza.

IL CALENDARIO DEL CRESCIONE
Semina in casa (scalare, ogni 15 giorni) Da novembre a marzo
Semina all’aperto (scalare, ogni 10-20 giorni) Da marzo a ottobre
Raccolta all’aperto Da aprile a fine ottobre
Raccolta in casa Da novembre a marzo


Come seminare?

In piena terra si può scegliere se seminare in file, distanziandole di circa 15 cm. Si procede creando dei solchi profondi circa 10 cm e distribuendo un seme ogni 5 cm. Si coprono muovendo la terra con il retro del rastrello.

Si può anche procedere a spaglio, dopo aver lavorato il terreno in profondità e averlo sminuzzato molto finemente.

Una volta terminato si dovrà irrigare in abbondanza, ma avendo cura di nebulizzare molto finemente per non smuovere le piantine. Il terreno dovrà risultare sempre umido.

In vaso è consigliabile mescolare precedentemente i semi con della sabbia, in maniera che risultino diluiti e sia più facile distribuirli uniformemente. Possono poi essere ricoperti con sabbia fine o, meglio, vermiculite agricola. Vaporizziamo abbondantemente e copriamo con del film plastico, in maniera che l’umidità si mantenga sempre alta, arieggiando per almeno una volta al giorno (in questa maniera eviteremo l’insediarsi di muffe).

La germinazione è, nelle giuste condizioni, estremamente veloce. Le prime foglione, a seconda delle temperature, si vedranno già due o tre giorni dopo. In estate è possibile che appaiano già il giorno successivo.

Per avere piante ben equilibrate è bene effettuare il prima possibile il diradamento, mantenendo solamente le più vigorose, con una distanza di circa 15 cm una dall’altra.

Le piante prelevate, ad ogni modo, possono essere ripicchettate in un’altra collocazione, specialmente se la radice risulta intatta (a questo fine è utile aiutarsi con una matita durante il prelievo, premendo il terriccio circostante).


Raccolta dei semi

piantine crescione Si prelevano di solito dagli steli fiorali prodotti in primavera. Dopo essere giunti a maturità vanno lasciati seccare all’ombra, in un ambiente fresco e arieggiato. Si dovranno, infine, battere su di una superficie dura in maniera che i semi fuoriescano per venire raccolti in un telo e in seguito conservati in bustine di carta o barattoli a chiusura ermetica.


Cure colturali

Il crescione è di coltura estremamente semplice.

È necessario irrigare frequentemente ed evitare assolutamente che il substrato si asciughi completamente.

Importante sono anche le operazioni di sarchiatura. Rendono il terreno più soffice e permeabile all’acqua, evitando inoltre l’insediamento di infestanti.


Raccolta e conservazione

crescione coltivazione La raccolta del crescione può cominciare quando la pianta ha raggiunto all’incirca gli 8 cm di altezza. Di solito, con le giuste condizioni ambientali, è possibile raccogliere dallo stesso esemplare da 2 a quattro volte, prima che, inevitabilmente, vada a seme. In ogni caso anche i fiori e i semi sono edibili e possono quindi essere prelevati e utilizzati come decorazione per i piatti.

Gli esemplari tenuti in vaso hanno maggiori difficoltà a gettare una seconda volta e vengono solitamente raccolti in un unico passaggio, tagliandoli alla base.

Le foglie vanno consumate il prima possibile visto che, conservandole, perdono velocemente freschezza.


Varietà

Varietà di crescione
Crescione comune Versione coltivata molto simile a quella che si può trovare in natura. Le foglie sono finemente intagliate e il sapore è piccante
A foglie larghe Le foglie sono più grandi e intere, il sapore è più delicato
riccio Foglie piccole e ondulate ai lati, sapore speziato. Adatte anche come decorazione per i piatti.


Utilizzi

Il crescione può essere utilizzato cotto o crudo come accompagnamento per altre verdure o formaggi.

Per ottenere grandi benefici salutistici è però consigliato il consumo dei germogli o delle piantine nelle loro prime fasi di sviluppo. Ottimi sono anche i semi.

Il crescione è infatti una fonte importante di vitamina A, K e C. Apporta però anche vitamina B2, B6 e B9, sali minerali come manganese, rame, ferro, magnesio, fosforo e potassio.

Come altri appartenenti alla famiglia delle Brassicaceae (broccoli, cavoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles), apporta buone quantità di glucosinolati e secondo alcuni studi risulta essere utile nella prevenzione di vari tipi di tumori.


Crescione: Come ottenere dei germogli di crescione

pianta di crescione I germogli di crescione, come di molte altre piante, sono un ricca fonte di vitamine e minerali e, in alcuni casi, di proteine. Ottenerli in casa è molto semplice e divertente. Potremo quindi averli a disposizione in ogni momento dell’anno.

Acquistiamo i semi da un rivenditore specializzato. A casa dovremo lavarli ripetutamente e con molta attenzione. Mettiamoli poi in una terrina con il quadruplo del loro volume in acqua tiepida o a temperatura ambiente. Lasciamoli quindi in ammollo per almeno 8 ore.

In seguito li dovremo scolare e sciacquare abbondantemente e porli infine in un barattolo di grandi dimensioni. Questo non dovrà essere chiuso con un coperchio, bensì con del tessuto pulito, a maglia piuttosto larga, e bloccato con un elastico: i semi devono infatti avere a disposizione molta aria per germinare abbondantemente.

Una volta che avranno emesso la prima radichetta (di solito possono impiegare da uno a tre giorni, a seconda delle temperature) sarà il momento di scolarli e utilizzarli a piacere. Se vogliamo invece conservarli per un secondo momento e bloccarne la crescita possiamo spostarli nello scompartimento più caldo del frigorifero. Si mantengono però per al massimo una settimana.