Coltivazione delle peonie
Esistono sostanzialmente due grandi gruppi di peonie: erbacee e arbustive. La caratteristica principale delle varietà erbacee è quella di avere la parte aerea che muore durante l’inverno; i ricacci primaverili partono direttamente dal colletto delle radici, pochi centimetri sottoterra.
Le radici carnose, che rappresentano il serbatoio di accumulo delle sostanze di riserva, permettono alla pianta di superare la stagione fredda senza danni; le
peonie erbacee emettono tutti gli anni un fusto erbaceo, che porta le foglie, e sulla sua sommità, i bottoni florali.
Il cespo di questa peonia, al pari di tutte le piante erbacee perenni, si accresce orizzontalmente, restando però nel corso degli anni sempre della stessa altezza.
Differente è il tipo di crescita delle
peonie arbustive, chiamate anche arboree o legnose, che producono dei veri e propri rami legnosi, sui quali in primavera spuntano i getti portanti foglie e fiori. Le varietà arbustive pertanto tendono a crescere in altezza e larghezza come tutti i cespugli, raggiungendo in alcuni casi dimensioni ragguardevoli di 2 metri di altezza e di diametro.
La coltivazione di questi fiori non richiede particolari abilità, essendo dei fiori piuttosto rustici che ben si adattano anche alle temperature più rigide.
Le differenti abitudini di crescita ne condizionano l’utilizzo ornamentale e nei giardini e la coltivazione, infatti, le erbacee (varietà di Paeonia lactiflora, Paeonia officinalis ed ibridi erbacei) sono più impiegate per guarnire aiuole fiorite o bordure ed in ogni caso, a causa dello stelo più lungo, sono più valide come fiori da taglio.
Le arboreee (varietà di Paeonia suffruticosa e ibridi di Paeonia lutea) invece, di magnifico effetto anche senza fiori grazie al fogliame leggero ed all’aspetto orientaleggiante, sono migliori come piante isolate, oppure per creare siepi e cortine di sfondo.
Le peonie sono piante di grande adattabilità, non particolarmente difficili da coltivare, sopportano bene anche gli inverni più rigidi e vivono in quasi tutti i terreni, con preferenza per quelli non troppo leggeri ed alcalini.
La diffusione delle peonie nei giardini italiani è ancora relativamente limitata e solo da pochi anni, grazie al lavoro di una piccola schiera di appassionati giardinieri e vivaisti, si comincia ad apprezzare il loro grande effetto decorativo sia come piante isolate sia come piante da siepe o da bordura.
La fioritura, che avviene da metà aprile a fine giugno a seconda delle varietà, rappresenta una delle soddisfazioni più grandi non solo per il principiante ma anche per il giardiniere esperto.
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La coltivazione di questi fiori è piuttosto semplice. La moltiplicazione delle peonie arbustive può avvenire per innesto a spacco su radice di Paeonia lactiflora (erbacea) da fine agosto a fine settembre, utilizzando rami lignificati prodotti dalla pianta durante l’anno. Altro sistema di moltiplicazione è costituito dalla divisione dei cespi, anche in questo caso in settembre, utilizzando piante di grandi dimensioni che vengono divise in 3-4 parti e facendo attenzione che su ogni parte siano presenti un adeguato numero di radici e di fusti.
Anche la semina è un sistema valido per riprodurre la peonia, sia erbacee che arbustive, bisogna però tener presente che la nuova piantina avrà quasi certamente caratteristiche diverse da quelle della pianta da cui si sono raccolti i semi.
La riproduzione della peonia da seme è un procedimento molto lungo, la sola germinazione del seme impiega 2 anni, ma è l’unico utilizzabile per creare varietà nuove. Generalmente per veder fiorire una piantina nata da seme sono necessari 7-8 anni dal momento della semina.
Nelle peonie arboree, gli ibridi di Paeonia lutea sono di vegetazione più tardiva delle varietà di Paeonia suffruticosa.
Nelle peonie erbacee gli ibridi sono invece più precoci delle varietà orticole correnti di Paeonia lactiflora .
In genere sono necessari 2 o 3 anni prima che le piante si sviluppino in modo normale, nel frattempo svolgono un lavoro sotterraneo e pertanto possono dare l'impressione di vegetare producendo pochi fiori o non fiorendo affatto.
Essendo tra i fiori più precoci, le peonie smettono anche presto di vegetare, per questa ragione possono avere un aspetto autunnale già dai primi di settembre.
Per assicurare una lunga durata dei fiori recisi, si consiglia di tagliare i rami quando i boccioli cominciano ad ammorbidirsi ed a lasciar intravedere il colore del fiore. Se si recidono rami con i fiori già completamente aperti la loro durata sarà più limitata.
Se non avete ancora coltivato le peonie nel vostro giardino, scoprirete una pianta in grado di darvi grandi soddisfazioni: la sua fioritura è imponente ed esplosiva, di una bellezza rara e capace di regalare colore e vivacità al vostro giardino. Tuttavia la peonia è un fiore tanto bello quanto fragile e se in concomitanza della fioritura si verificano alcune giornate di brutto tempo tipiche della primavera, lo spettacolo potrebbe essere rovinato in pochi giorni.
Per cui attenzione, godetevi la vostra fioritura di peonia finchè dura!
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