Per evitare uno sviluppo eccessivo di piante infestanti, e anche per mantenere il terreno fresco e umido, possiamo ricoprirlo con un pacciamante, in genere si utilizzano cortecce di pino o lapillo. Visto che corteccia e lapillo sono parimenti validi come pacciamanti, scegliamo il prodotto che più ci piace come aspetto fisico. Procediamo ripulendo bene le aiole, utilizzando se necessario una zappa o un rastrello; potiamo i nostri arbusti, levando le parti rovinate o secche ed il fogliame eventualmente sciupato, malato o disseccato. Estirpiamo anche le erbe infestanti; possiamo farlo manualmente se si tratta di poche piantine; se invece le nostre aiole sono state invase dalle erbacce possiamo levarle con l’ausilio di un diserbante fogliare, che avrà effetto solo sulle piante che andremo ad irrorare; una volta che le infestanti saranno disseccate a causa del diserbante sarà più semplice estirparle. Dopo aver potato ed estirpato le erbacce passiamo le aiole con il rastrello, livellandole se necessario; se il terreno ci appare molto compatto possiamo anche zapparlo ed arricchirlo con terriccio nuovo e fresco. A questo punto interveniamo posando il nostro materiale pacciamante direttamente sul terreno, avendo cura di raggiungere la base del fusto di arbusti e piccole piante presenti nelle aiole; ricordiamo che per avere un effetto pacciamante, cioè per mantenere fresco il terreno ed evitare lo sviluppo eccessivo delle erbacce, lapillo e corteccia devono essere stese sull’aiola in uno strato sostanzioso, alto almeno 3-5 cm. Se le aiole sono di grandi dimensioni possiamo rovesciare i sacchi di materiale pacciamante creando dei piccoli cumuli, che allargheremo sul terreno con il rastrello; in seguito con le mani andremo a riempire eventuali avvallamenti o aggiungeremo materiale vicino agli arbusti con sviluppo basso, in modo da non rovinare il fogliame con il rastrello.