Seghetto alternativo
Bosch è da moltissimi anni un brand leader nel settore della produzione e commercializzazione di elettro utensili, dalla gamma del fai da te, fino ad attrezzi semi professionali per la media industria. Prendiamo ad esempio il modello Bosch PST 650: esso non è un dispositivo professionale, anzi si rivela adatto in tutte quelle situazioni in cui non viene richiesta elevata potenza e performance professionali. Perfetto insomma per il bricolage, il fai da te casalingo e il piccolo e medio artigianato. Un prodotto utile per divertirsi senza tuttavia sborsare cifre esose. Il seghetto alternativo Bosch, qualsiasi sia la categoria commerciale, è comunque un prodotto garantito dalla solidità dell'azienda multinazionale tedesca, offrendo durevolezza nel tempo, sicurezza e un'ampia gamma di accessori per completare la già vasta offerta.
I marchi più diffusi produttori di seghetti alternativi sono la sopra citata Bosch, Black&Decker e Makita. Chiaramente è giocoforza palese che dai prezzi dei seghetti alternativi si può facilmente intuire la qualità dei prodotti. I non addetti ai lavori, quelli ossia che useranno il seghetto alternativo soltanto nel tempo libero per bricolage, saranno quasi sicuramente attratti dal prezzo più basso. Si parte da una forbice che va dai 25 euro, per prodotti medio bassi, fino a superare le 200 euro per prodotti semi professionali, magari in kit con valigetta, accessori e lame di ricambio. Valigette a parte, un altro fattore che incide pesantemente sui prezzi dei seghetti alternativi è la potenza del motore (si consigliano 450 watt minimi), così come il materiale con cui sono realizzati. Altra variabile potrebbe essere ad esempio l'alimentazione (se a corrente elettrica oppure a batteria).
Motore, alimentazione, design, materiali ecc: tutto concorre a fare un buon elettro utensile come il seghetto alternativo ma, la grande differenza di un lavoro fatto con semplicità e di qualità, spesso è data dalle lame. Esiste in commercio una vasta gamma di lame: come le CV, le HSS, lame bimetalliche oppure HM. La differenza sta ovviamente nei diversi materiali che esse devono tagliare. Per questa ragione la durezza e la geometria dei denti delle lame deve giocoforza cambiare da modello a modello. Ad esempio più il materiale presenti uno spessore importante, maggiore dovrà essere la lunghezza dei denti della lama. Una lama che dovrà tagliare il legno avrà sicuramente una morfologia ed una composizione differente rispetto ad una lama che invece dovrà affrontare il metallo. In generale i criteri usati per differenziare le lame sono: -la qualità dell'acciaio; -la geometria dei denti; -le caratteristiche del taglio; -il passo della dentatura; -le dimensioni delle lame; -infine la durezza dei denti.
Capiamo meglio l'importanza delle lame per seghetto alternativo, spendendo qualche parola in più. Anzitutto vediamo brevemente il funzionamento di esso: la corsa ascendente e discendente azionata dal motore, può variare anche nella velocità. Ad esempio una cadenza lenta si applica con materiali duri, mentre quella veloce serve per tagliare i materiali più teneri. Naturalmente le lame, in base all'utilizzo, avranno delle differenze in termini di materiale e forma. L'acciaio cromo/vanadio(CV) servirà per il taglio di materiali come legno, compensato o materiali sintetici. L'acciaio super/rapido (HSS) servirà invece per il taglio di materie dure come il metallo (ferro, alluminio ecc). Il bimetallo invece possiede la combinazione perfetta fra flessibilità e durezza grazie alla quale è l'ideale per tagliare sia legni che metalli. La geometria della lama, sarà anch'essa diversa in base al materiale da tagliare. Ad esempio dei denti obliqui e stretti fra loro, daranno dei tagli netti e precisi sul legno. Lame con dentatura più fitta si utilizzeranno per superfici dure. Insomma, buona parte del lavoro è costituita proprio dalla giusta scelta delle lame.
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