Succhi di pianta
Spesso si sente parlare di succhi di frutta, ma quasi mai di succhi di pianta. Questi ultimi sono dei preparati ottenuti proprio dalla spremitura delle piante fresche. I tessuti vegetali contengono, infatti, delle sostanze liquide che possono essere facilmente estratte tramite triturazione e spremitura delle foglie o di altre parti della pianta. I succhi di pianta rivestono una certa importanza nel campo della moderna erboristeria perché impiegati per scopi cosmetici o fitoterapici. Molti succhi di pianta vengono usati come drenanti, digestivi o depurativi, oppure come dimagranti o come lenitivi della pelle. Il vantaggio di questi preparati è di essere assolutamente naturali al 100% e di non contenere conservanti e coloranti. Il succo viene, infatti, estratto dalla pianta fresca al momento del raccolto, senza che questa venga essiccata o messa al macero. La freschezza della pianta garantisce la quasi totalità dei principi attivi vegetali,
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prosegui ... , che vengono proprio trasferiti nel succo. Tra le piante più note, da cui si estraggono succhi, ricordiamo la carota, il carciofo, l’aloe, l’agave e l’ortica. Il succo della pianta possiede le stesse proprietà della specie da cui viene estratto. Quello di carota sarà dunque ricco di antiossidanti, quello di carciofo stimolerà le funzioni epatiche, quello di aloe svolgerà un effetto lenitivo sulla cute infiammata, quello di ortica avrà effetti drenanti. I succhi di pianta sono inoltre ricchi di minerali e di sostanze che proteggono e rafforzano la flora intestinale. All’interno dei succhi di pianta si possono ricomprendere anche quelli estratti da frutti. Tra questi spiccano il succo d’ananas, di mela e di noni. Il succo d’ananas possiede ottime proprietà diuretiche e si rivela efficace per combattere la cellulite; il succo di mela, invece, oltre ad effetti ansiolitici, possiede anche proprietà dolcificanti ed aromatizzanti. Il succo di noni, infine, estratto dai frutti dell’omonima pianta, possiede proprietà antisettiche, antiossidanti ed immunostimolanti. I succhi di pianta si possono acquistare in forma di polveri, nelle erboristerie. Le polveri, poi, andranno mischiate all’acqua per ottenere il succo da bere nel corso della giornata. Meglio diffidare, invece, dei succhi di frutta venduti al supermercato. Questi prodotti, infatti, vengono realizzati con l’aggiunta di zuccheri artificiali, di coloranti e di conservati. Naturali al 100% sono, invece, i succhi ottenuti dalla spremitura di frutti e piante fresche tenute in casa. Tra questi spicca certamente quello di limone. Spremuto sul momento, dall’agrume fresco, il succo di limone serve per condire insalate e piatti a base di carne. In cucina è meglio usarlo spesso, perché il suo consumo aiuta ad assimilare meglio il ferro contenuto nella carne.