Giardini Orientali
I giardini orientali si ispirano alla millenaria tradizione asiatica, dove lo spazio esterno viene concepito come un luogo di meditazione e di pace. Con il progressivo incontro tra le culture occidentali ed orientali, i giardini dei “popoli dagli occhi a mandorla” si sono diffusi anche nelle nostre città, come soluzioni urbanistiche moderne e minimaliste. I giardini orientali propriamente detti sono però degli spazi che, oltre a precisi criteri urbanistici, si ispirano anche a ideali di pace, serenità e cammino interiore. Nei
giardini orientali predominano, infatti, gli elementi naturali, come aria, acqua, terra e fuoco. Ogni elemento è accostato all’altro con semplicità e senza logiche predefinite o artefatte. I vari elementi possono variare da un
giardino orientale all’altro, perché differenti sono le culture che li hanno ispirati. Dal Giappone arriva infatti,
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prosegui ... , la moda del giardino Zen. Sempre di origine giapponese sono anche il giardino Shakkei e il giardino della cerimonia del tè, mentre di origine cinese è il giardino Feng Shui. Secondo la tradizione, i veri
giardini orientali sarebbero quelli giapponesi, ma nella pratica attuale si tende a definire “orientali” anche quelli provenienti dalla cultura cinese. Il giardino Zen è lo spazio naturale più famoso. Nato come spazio di meditazione dei monaci Buddisti, questo giardino è chiamato anche “secco”, per via della presenza di elementi come pietra, sabbia e ciottoli. I vari elementi in pietra sono disposti secondo un ordine naturale, mentre la superficie di sabbia viene rastrellata e riempita da ciottoli sparsi. Un giardino Zen è di solito un piccolo spazio naturale da dedicare a momenti di relax o di contemplazione. All’interno di questo spazio piccolo e davvero minimalista, i monaci buddisti si dedicavano alla preghiera. Il giardino Zen moderno viene spesso arricchito da arbusti e da spazi acquatici, ma queste soluzioni si avvicinano di più ad altri famosi giardini giapponesi, come lo Shakkei e il giardino della cerimonia del tè. Nello Shakkei predominano percorsi acquatici, come il laghetto o la cascata, mentre in quello dedicato alla cerimonia del tè spicca la famosa fontana Tsukubai, simbolo Zen che inneggia alla purificazione. I giardini orientali, riveduti e corretti dalle mode occidentali, riprendono le regole e i principi ispiratori della cultura giapponese, arricchendoli con elementi naturali più vicini al nostro ambiente, e quindi con specie erbacee e arbustive tipiche, alternate a percorsi in pietra. Gli amanti della tradizione cinese possono sbizzarrirsi nella creazione del giardino Feng Shui, che simboleggia l’incontro tra il maschile e il femminile. In questo giardino contano molto le proporzioni tra i vari elementi naturali, che vanno accostati secondo la regola del vuoto con il pieno o dell’alto con il basso, ovvero alberi alti con pietre basse e rocce alte su prati con ruscelli.