come costruire un giardino roccioso
Nei manuali di giardinaggio, per un lungo periodo, il giardino roccioso ha rappresentato la riproduzione in piccolo di un paesaggio, di uno spaccato, di un'atmosfera alpina e di montagna. Quindi per definizione, nel giardino roccioso si impiantavano varietà che ricordavano l'alta quota.
Oggi si è meno inflessibili e si lascia più spazio alla fantasia: il
giardino roccioso è un angolo personalizzato, composto cercando di ricreare quello che risulta più piacevole ai proprietari, cercando, attraverso la progettazione, di rendere il risultato quanto più naturale possibile.
Perchè questo accada, la progettazione e la pianificazione, hanno una rilevanza fondamentale: bisogna immaginare il
giardino roccioso come qualcosa di presente sempre davanti ai nostri occhi, quindi regolarlo a seconda del trascorrere del tempo e delle stagioni, senza dimenticare che, una volta approntato, non sarà possibile rivoluzionarlo più di tanto.
Parole d'ordine sono, dunque, progettazione, studio, ispirazione.
Già, perché in merito alla disposizione, la scelta delle piante e dei colori, ci si può chiaramente ispirare. A questo proposito, fare riferimento ad altri giardini che ci hanno colpito, non solo è utile alla parte creativa del lavoro, ma anche, e soprattutto, a quella di pianificazione. Un consiglio prezioso per chi è intenzionato a costruire un giardino roccioso, è quello di andare in giro e analizzare degli esempi, annotando o fotografando, i particolari colore e stagione, e i dettagli più tecnici.
Una volta visualizzato, almeno nella nostra mente, che idea di giardino
roccioso ci siamo creati, si affronta la parte concreta e la fattibilità, tenendo presente che non tutto è attuabile e che dobbiamo raffrontarci con la nostra realtà, cioè con la nostra materia prima, il nostro spazio disponibile.
In linea generale, sono quattro le categorie principali di piante da giardino
roccioso e che possono essere combinate tra loro:
1. piante tappezzanti, che ricoprono il terreno.
2. piccole piante che formano, se messe insieme, macchie di colore
3. le piante delle spaccature verticali
4. gli alberi, gli arbusti nani, specie varie che fanno massa.
Un giardino roccioso da manuale viene interamente costruito e con una resa quanto più naturale possibile. Cioè, in mancanza di un'ambiente montano, si lavora sul terreno per ottenere una ricostruzione naturale e solida: teniamo bene a mente che, una volta costruito, difficilmente si potranno apportare cambiamenti sostanziali.
Nel creare pendii o zone rocciose, bisognerà tenere conto delle piante che utilizzeremo e di come andranno disposte in base alla loro necessità di stare al sole o all'ombra.
Poi si passa a considerare il terreno su cui far fare presa alle stesse piante: l'ideale sarebbe approntare uno strato drenante di circa 30 cm, composto da ghiaia grossolana e cocci, poi, creata la base si pensa a riprodurre, disponendo in modo accorto, i sassi.
Gli spazi tra i blocchi rocciosi, andranno riempiti con un terriccio abbastanza drenante. Una volta riempito questo spazio, si procede con un altro strato di sassi, a sua volta ammortizzato da altro terreno, e si prosegue, camminando su ogni strato che si va a sovrapporre. Probabilmente nei successivi giorni, sarà necessario aggiungere altro terriccio perché sarà avvenuto l'assestamento di questa "impalcatura".
Dopo una decina di giorni il terreno di coltura sarà pronto e si potranno piantare le piante prescelte.
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Quello che può sembrare una crescita disordinata è in realtà ben studiato. Questa è la morale della progettazione floreale del giardino, ovverosia, partendo dalla naturale base verde, che predomina nei giardini,bisogna progettare la scelta delle piante in rapporto alla scenografia del giardino roccioso e in rapporto tra loro, specie per quel che riguarda i colori.
La domanda è semplice: i fior presenti nel giardino avranno un'armonia tra loro? e ancora, il giardino nel suo complesso, reggerà ai cambiamenti delle stagioni?
Un giardino ben progettato è stato preparato calcolando queste variabili: come?
Tenendo ben presenti la stagionalità delle piante e rapportandole al loro colore; ancora, pensando alle stagioni che si alternano e al risultato naturale che vogliamo mantenere in generale.
Ecco alcune regole del colore:
1. creare aree estese d di colore, mai piccole macchie
2. per ottenere tonalità apparentemente contrastanti tra loro, è necessario passare attraverso l'uso di toni neutri: quindi accostare colori sgargianti a toni neutri di fogliame grigio verde.
3. associare l'azzurro con il giallo, il viola con l'arancio, l'azzurro con il color crema.
4. diluire il colore con il verde del fogliame
5. tenere presente le variazioni climatiche e la presenza di pozze d'acqua.
In base a piccole regole è possibile immaginare, visualizzare e quindi, progettare il nostro giardino rendendolo naturale per tutto l'anno, assecondando l'alternarsi delle stagioni.
In inverno predominerà il verde delle sempreverdi , punteggiato qua e là dal bianco dei bucaneve o dal colore di alcune specie resistenti alle temperature rigide. In primavera ci si potrà sbizzarrire sottolineando la presenza di colore. In estate, tenendo conto delle temperature, si lascerà il via libera alle campanelle e ai garofani da roccia. In autunno, infine, è importante assecondare i colori caldi e accesi di questa stagione, lasciando in evidenza il rosso e il giallo oro, o mettendo in primo piano i ciclamini.
Piccoli accorgimenti come questi vi permetteranno di avere sempre un giardino colorato.
Abbiamo citato un elemento immancabile del giardino roccioso, le pietre. Queste dovrebbero essere locali, un pò per un risultato naturale al massimo, un pò per economicità.
In ultimo, si può pensare a introdurre uno specchio d'acqua al giardino. Questo, senza dubbio, darà un tocco in più al complesso, aumentando le atmosfere suggestive primaverili e invernali.