Ortensie
Coltivata in moltissime varietà principalmente come pianta ornamentale, l'ortensia è una delle specie più utilizzate per decorare ed abbellire i giardini. In questa sezione di giardinaggio.it trovi moltissime specie descritte in base alle loro caratteristiche principali con utilissimi consigli su cura e coltivazione delle ortensie. Il nome Hydrangea fa riferimento alle capsule seminali di queste piante. Sono infatti simili a scodelle in cui si raccoglie l’acqua piovana.
La vera diffusione delle
ortensie in Europa si ebbe con l’introduzione delle varietà asiatiche che presero in breve tempo il posto di quelle americane fino ad allora conosciute. L’ortensia paniculata arrivò in Inghilterra alla metà del XIX secolo. Seguirono la grandiflora e poi numerose altre specie. Molte di queste vennero però genericamente indicate come macrophylla perché distinguere le une dalle altre risultava difficile. Solo recentemente in Europa,
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prosegui ... , e soprattutto in Italia, si è cominciato a conoscere e valorizzare le specie di origine americana o giapponese.
Famiglia e genere | Fam, Hydrangeaceae gen Hydrangea |
Tipo di pianta | Arbusti o rampicanti |
Fogliame | Foglia caduca |
Esposizione | Mezz’ombra, ombra |
Rusticità | Buona |
Terreno | Acido, umido |
Colori | Bianco, rosa, rosso, azzurro |
Coltura | Mediamente facile |
Fioritura | estate |
Altezza | Arbusti: 0,50 m- 2 m. rampicanti: anche 15 metri |
Propagazione | Talea, propaggine, seme |
Il nome Hydrangea fa riferimento alle capsule seminali di queste piante. Sono infatti simili a scodelle in cui si raccoglie l’acqua piovana. La vera diffusione delle
ortensie in Europa si ebbe con l’introduzione delle varietà asiatiche che presero in breve tempo il posto di quelle americane fino ad allora conosciute. L’ortensia paniculata arrivò in Inghilterra alla metà del XIX secolo. Seguirono la grandiflora e poi numerose altre specie. Molte di queste vennero però genericamente indicate come macrophylla perché distinguere le une dalle altre risultava difficile.
Solo recentemente in Europa, e soprattutto in Italia, si è cominciato a conoscere e valorizzare le specie di origine americana o giapponese.
La coltivazione delle ortensie non è particolarmente difficile e questo spiega la loro diffusione. Sono in linea generale piante molto resistenti e difficilmente periscono anche vivendo in un terreno non adatto o magari in una posizione troppo soleggiata. Tuttavia se vogliamo avere delle belle hydrangee è necessario seguire scrupolosamente alcuni accorgimenti.
Le ortensie vogliono un terreno almeno neutro, ma l’ideale sarebbe acido.
Dobbiamo valutare attentamente quale varietà inserire : se il nostro substrato è neutro o alcalino sarà totalmente inutile scegliere varietà splendide nell’azzurro. Sarà meglio puntare su cultivar con un bel rosa o rosso o puntare sul bianco.
Cambiare il pH del terreno è un’impresa ardua e date le abbondanti irrigazioni che queste piante richiedono sarà quanto mai difficile mantenerlo. Il consiglio è di volere ortensie azzurre solo se il nostro terreno ce lo consente. A quel punto potremo davvero intervenire con azzurranti a base di sali di alluminio per esaltarlo ancora di più. Diversamente è meglio non impuntarsi sul cambiamento di colore…ci porterà probabilmente solo ad avere delle tonalità imprecisate o al massimo un viola poco allegro. Una soluzione (proprio per chi volesse ottenere a tutti i costi l’azzurro) può essere quella di inserire le piante in grandi vasi di cemento interrati riempiti con substrato acido. Per un certo numero di anni potremo godere dell’agognato blu. Se però l’acqua che usiamo per l’irrigazione è calcarea sarà difficile mantenere questo risultato nel tempo.
Per avere delle ortensie davvero belle è necessario irrigare frequentemente, specie nella stagione estiva e se si vive al Centro-Sud della penisola. A partire da giugno l’ideale sarebbe, in mancanza di piogge, innaffiare giornalmente ogni singola pianta con almeno 7-8 litri di acqua. Le abbondanti irrigazioni non sono però un rimedio ad una esposizione troppo assolata. Purtroppo in quel caso i fiori seccheranno comunque anzitempo e le foglie rischieranno numerose scottature.
Per avere hydrangee con molti fiori è bene spargere già a marzo un buon concime a lenta cessione per acidofile. Se il terreno è neutro o alcalino è necessario, dalla fine dell’inverno, cominciare a spargere sul terreno (o mescolare all’acqua dell’irrigazione) prodotti a base di solfato di ferro. I risultati però non sono sempre certi. Nel caso si scorgessero dei segni di clorosi fogliare è meglio intervenire al più presto con prodotti a base di ferro chelato in cui il ferro sia assimilabile anche in terreni molto alcalini.
La clorosi può danneggiare irreparabilmente la crescita e la fioritura delle piante.
L’esposizione ideale per le ortensie è la mezz’ombra. L’ideale in quasi tutta l’Italia è una posizione soleggiata al mattino e ombreggiata al pomeriggio. Nelle zone montane può andare bene una esposizione in pieno sole mentre, al Centro-Sud, è in linea generale meglio posizionarle in ombra luminosa.
La potatura delle ortensie è un’operazione molto importante e deve essere eseguita con un certo scrupolo per non compromettere la fioritura.
In genere viene effettuata in primavera, dopo la fine delle gelate.
Una abitudine molto diffusa è quella di tagliare tutti i rami alla base.
L’ideale (sulle specie più diffuse, in particolare le macrophylla ) è invece eliminare totalmente soltanto i rami più vecchi (che hanno già parecchie ramificazioni) e quelli storti o poco vigorosi.
Bisogna tenere i rami che la pianta ha prodotto l’anno precedente e spuntarli. Alcuni si spingono a tagliarli fino alla seconda, terza coppia di gemme dal suolo.
Le piante più vecchie traggono beneficio dall’eliminazione di circa 1/3 delle fronde. Questo stimola la produzione di nuova vegetazione e rende il cespuglio più arieggiato evitando problemi crittogamici.
Molto probabilmente quando avete visto la prima volta un'ortensia avete pensato, "però, che bel fiore! mi piacerebbe coltivarlo in giardino!", senza pensare al significato che questo fiore ha ed assume nelle diverse culture.
La sua bellezza enorme e il colore dei suoi fiori così pieni e nitidi non potevano passare inosservati ed essere tralasciati dalla simbologia...ed ecco quindi alcune informazioni sul significato delle ortensie per chi vuole approfondire questo argomento.
Molti di voi non sapranno sicuramente che l'ortensia, nonostante i suoi fiori splendidi, non è proprio un fiore da regalare a chi conosce il significato dei fiori. Il fiore di
ortensia simboleggia infatti l'intenzione di andarsene, di volere uscire da una situazione d'empasse, e se regalata a qualcuno può trasmettere il messaggio di volersene andare da una relazione, da una situazione o da un rapporto.Per moltiplicare l'ortensia si può procedere principalmente nei due modi classici ovvero per riproduzione gamica via seme oppure per riproduzione agamica con talea. Per effettuare una talea di ortensie sarà necessario prelevare dalla pianta una porzione di ramo di 10-15 cm contenente almeno un paio di gemme.
Per la talea di ortensie è opportuno scegliere un ramo che non ha fiorito perchè avrà più probabilità di attecchire. Tagliate quindi il ramo e mettetelo in un terreno per acidofile in una zona umida fresca e ben ombreggiata del giardino. Nel primo periodo il terreno andrà mantenuto umido evitando comunque ristagni idrici eccessivi.
Lentamente la talea di
ortensia emetterà delle radici e darà vita ad una nuova piantina che diventerà poi una ortensia vera e propria. I mesi più indicati per fare le tale sono quei mesi nei quali le condizioni climatiche sono più stabili ovvero la primavera inoltrata e l'autunno. Meglio in generale preferire l'autunno perchè rispetto alla primavera è meno soggetto a sbalzi e cambiamenti climatici repentini.
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