Ortensia rampicante
In generale, con il termine Hydrangea, ci si riferisce ad un genere di piante arbustive, perenni, più comunemente note sotto il nome di Ortensia, originarie dell'estremo oriente, in particolare Cina e Giappone. Sono piante molto apprezzate per lo splendido effetto ornamentale assicurato dai suoi fiori. Le ortensie sono caratterizzate proprio dal suo apparato fiorale, costituito da infiorescenze (corimbi), dalla forma tondeggiante e, nelle diverse varietà, contraddistinte da un'ampia gamma di colori.
Queste splendide piante permettono di abbellire e decorare una grande varietà di ambienti, interni ed esterni, in particolare, la specie rampicante, può essere usata per "tappezzare" tronchi d'albero, con un effetto estetico davvero suggestivo, per ornare cancellate o recinzioni, ed anche per incorniciare porte d'ingresso, colorare pergolati o gazebo e tutto ciò che la fantasia può suggerire.
Esistono diverse specie, tutte più o meno utilizzate, ma le più diffuse e coltivate in Italia sono Hydrangea petiolaris e Hydrangea seemani, ma nel corso dell'articolo accenneremo anche ad altre specie presenti sul territorio.
La coltivazione di queste due specie è normalmente considerata accessibile a tutti, anche i dilettanti alle prime armi possono ottenere buoni risultati, sempre tenendo in considerazione alcune nozioni di base.
A differenza della maggior parte delle ortensie la Hydrangea petiolaris è contraddistinta dalle infiorescenze piatte, invece che globulari, di 20-25 cm e di colore bianco, avorio.Fiorisce in tarda primavera (giugno) per la durata di circa un mese, esibendo una fioritura abbondante. Un altro segno di distinzione di questa pianta è la foglia caduca che nel complesso forma un fogliame verde scuro brillante molto apprezzato. Durante la stagione fredda le foglie si colorano di un giallo dalla tonalità calda ed intensa, mentre in pieno inverno, mostra la sua splendida tessitura di rami colorati di un rosso scuro brunastro. Può raggiunger i 6 metri di altezza. La Hydrangea petiolaris si adatta in modo eclettico a diverse gradazioni di clima, da freddo a temperato, e può crescere indifferentemente in posizioni ben soleggiate, così come in condizioni di ombrosità e scarsa irradiazione solare.
Sia la Hydrangea petiolaris che la Hydrangea seemani, vanno preferibilmente annaffiate con acqua piovana, più povera di sali, ma sopportano anche acque più basiche. Di solito, dopo il primo anno, se non ci si trova in condizioni di estrema anomalia climatica, l'annaffiatura non è più necessaria. Sono piante che si adattano a qualsiasi tipo di terreno, cosa che facilita molto il coltivatore improvvisato, ma è importante assicurarsi che non si formi acqua stagnante. E' consigliabile concimare (evitando concimi chimici) ma senza esagerare. Durante i primi 2 o tre anni di crescita è importante aiutarle ad attecchire ai supporti sui quali devono crescere, bisogna quindi guidarle ed indirizzarle, in particolare fissando l'estremità del ramo più lungo al supporto stesso. In questo periodo iniziale della sua vita, è utile fare in modo di proteggere le radici esposte dall'irradiazione solare diretta.
Questi splendidi rampicanti possono essere fatti crescere un pò ovunque, intorno agli alberi, su recinzioni, pali e anche sui muri delle case, dando un tocco pittorico e fiabesco alle abitazioni. Si potrebbe pensare, che il prezzo da pagare per una simile bellezza sia il deterioramento delle strutture stesse della casa, ma non è così perché le radici si aggrappano appena, in modo sufficiente a sorreggere la pianta, ma non s'insinuano in modo dannoso nelle crepe dei muri o fra i coppi del tetto.
Possono entrambe esser fatte salire su muri, su alberi, sui pali di una pergola. Le si può destinare, senza timore, ad abbellire i muri di casa perché le loro radici non danneggiano gli intonaci, non si infiltrano tra le crepe e sotto le tegole.
La Hydrangea seemani, a differenza della petiolaris, fiorisce da giugno a luglio, anch'essa per la durata di un mese, ma la portata della sua fioritura è più contenuta. Si tratta però di una sempreverde, e quindi garantisce una bella copertura fogliare per tutto l'anno, caratterizzata da un bel verde scuro. E' un pò più esigente come posizione preferita, bisogna infatti garantirle un'esposizione diretta solare, ma che non sia eccessiva. Quando l'esposizione al sole non è sufficiente, la comparsa della fioritura può ritardare di alcuni anni. Anche la Hydrangea seemani raggiunge, i condizioni ottimali i 6 metri di altezza della Hydrangea petiolaris.
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Fra le altre specie, l'Hydrangea anomala cordata è una delle meno sviluppate in altezza, infatti raggiunge al massimo i 2 metri ed è caratterizzata da infiorescenze bianche simili a quelle della Hydrangea petiolaris, con la quale accomuna anche le foglie caduche, però anche queste più piccole e più marcatamente seghettate, mentre i suoi rami formani un intreccio molto più fitto. E' adatta come tappezzante e predilige crescere in zone ombrose senza eccessiva irradiazione solare. Cresce meglio su terreni freschi e umidi.
La Schizophragma hydrangeoides raggiunge i 150 cm circa, la sua foglia è verde scura, cuoriforme, acuminata, spessa e coriacea, con venature rossastre e dal margine dentato. Fiorisce da maggio a giugno esibendo inflorescenze bianche un po' più grandi di quelle della Hydrangea petiolaris. Si mostra come un bellissimo rampicante dai rami esili ma molto folti. I fiori hanno una peculiare caratteristca che consiste in una brattea (foglia alla base del fiore) particolarmente sviluppata tanto da somigliare ad una foglia bianca. La varietà Schizophragma hydrangeoides 'Roseum', è dotata di particolari brattee fiorali di un bel colore rosa, la cui intensità cambia al variare dell'esposizione al sole. Si adatta a diversi climi anche se predilige le posizioni un po' ombreggiate.
Vi è un'altra varietà, la Schizophragma hydrangeoides 'Moonlight', che produce della straordinarie foglie a forma di cuore, con un effetto davvero spettacolare. Si tratta di una nuova cultivar creata proprio con questa finalità estetica. Le foglie sono anche contraddistinte da un artistico contrasto tra il colore verde chiaro della lamina fogliare, con le scurissime nervature. In autunno queste romantiche foglie si tingono di un caldo arancione tendente al rosso.
Restando in tema di romanticismo, che ben si adatta a questo genere di piante, non si può omettere l'origine del nome comune Ortensia. Nella seconda metà del 1700, un noto naturalista dal cuore avventuriero, di nome Philibert Commerson, si recò in estremo oriente alla ricerca di nuove piante. Tra queste riportò in Europa alcune specie di Hydrangea. Qui si innamorò della bella Hortense Lapaute, e con essa iniziò una bellissima storia d'amore. Per questo decise di battezzare la pianta da lui scoperta con il nome dell'amata: Ortensia.
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Coltivata in moltissime varietà principalmente come pianta ornamentale, l'ortensia è una delle specie più utilizzate per
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