Ortensia bianca
L'ortensia bianca è una varietà dell'ortensia classica, pianta ornamentale molto diffusa. Il colore dei fiori può variare a seconda dell'acidità del terreno, ecco perché si trovano ortensie rosa, azzurre, bianche o lavanda.
I terreni con ph 4,5-5 favoriscono la nascita di tonalità blu, viola o bianco mentre un terreno con ph 6-6,5 produce fiori di colore rosso o rosa. Ma la tonalità bianca non è determinata solo dall'acidità del terreno. E' infatti la specie a cui appartiene che sancisce la colorazione candida delle gemme.
L'hydrangea panicula, ovvero l'ortensia bianca, è l'unica specie d'ortensia che ha questa particolare colorazione. A differenza delle altre ortensie infatti si presenta sotto forma di alberello che può arrivare anche a cinque metri d'altezza. Nel periodo della fioritura, ovvero in estate, l'alberello dischiude le gemme riempiendosi di fiorellini bianchi profumati.
Una curiosità è che generalmente non si regala alla persona amata l'ortensia, perché i colori accesi dei suoi fiori significano il desiderio di fuggire via. Diversamente il colore candido dell'ortensia bianca mette al riparo da sgradevoli interpretazioni.
L'ortensia bianca è una pianta di facile coltivazione. Essendo un esemplare di dimensioni piuttosto grandi, sarebbe preferibile coltivarla in giardino per poterle dare tutto lo spazio necessario al suo sviluppo.
Se si desidera comunque coltivarla in vaso, si può effettuare una potatura drastica in estate per ridurne le dimensioni. Infatti questa particolare varietà di ortensia non risente di potature significative, anzi produce fiori più radi ma dalle dimensioni maggiori.
Il ph del terreno nel quale si coltiva dev'essere acidulo, condizione che si ottiene aggiungendo letame organico un paio di volte l'anno. L'ortensia bianca può essere esposta al sole ma cresce anche in zone ombrose, rallentando solo il suo sviluppo.
Per quanto riguarda il clima, è una pianta che resiste anche alle temperature rigide per cui può essere coltivata un po' in tutt' Italia. L'innaffiatura dev'essere abbondante e costante, soprattutto in estate, e solo a terreno completamente asciutto perché la pianta mal sopporta i ristagni. Per prevenire questo problema è bene aggiungere sabbia drenante al terreno o argilla sul fondo del vaso.
L'ortensia bianca è una pianta ornamentale molto diffusa grazie alla sua resistenza e al suo grande valore ornamentale. Le infiorescenze dell’ortensia colpiscono per la loro grandezza e per la grande varietà di colori. Utilizzata per aiuole, bordure o come pianta isolata, arricchisce i balconi o i giardini con fiori belli e abbondanti.
Ortensia bianca in breve Famiglia: Hydrangeaceae
Genere: Hydrangea
Tipo di pianta: Ornamentale
Origine: Cina, Giappone, America settentrionale e meridionale
Fogliame: Semi-persistente, caduco
Portamento: A cespuglio
Uso: In vaso (su balconi e terrazze), o in piena terra (in giardino)
Altezza a maturità: Da 1 m a 10 m
Velocità di crescita: Normale
Malattie e parassiti: Oidio, muffa grigia, cocciniglia, ragno rosso, limacce
Per mantenere un'ortensia bianca fiorita e in salute, bisogna attuare dei piccoli accorgimenti riguardanti la sua cura. In generale l'ortensia bianca non è una pianta dalle grandi esigenze, ma necessita di potatura almeno una volta l'anno e di ricambio di terriccio nel caso dell'invasatura della stessa. La potatura viene fatta principalmente in estate, quando la pianta è alla sua massima fioritura più che altro per ridurne le dimensioni e per eliminare le parti secche o le foglie vecchie. In caso d'impianto in giardino basta concimare l'esemplare in autunno, con concime maturo per regolarizzare l'acidità del terreno. Se invece s'invasa, il terriccio va cambiato due volte l'anno, in autunno e in primavera, mantenendo sempre il concime maturo e aggiungendo un composto a base di corteccia di pino. La naturale decomposizione del composto aiuterà il terreno a mantenersi fresco e acidulo. L'ortensia bianca non è una pianta soggetta a malattie ma possono verificarsi attacchi di parassiti. Il più comune è la cocciniglia, piccolo insetto biancastro, che si annida sotto le foglie. Basta trattare la pianta con il prodotto specifico per eliminare i parassiti.
La coltivazione dell’ortensia biancaColtivazione: Facile
Manutenzione: Media
Esposizione: Sole non diretto, mezz’ombra
Terreno: Sabbioso, terreno per acidofile
Pulizia/potatura: Eliminazione di rami secchi o vecchi
Necessità idrica: Elevata
Umidità suolo: Media
Concimazione: Concime maturo in autunno
Moltiplicazione: Talea, margotta
L'ortensia bianca, varietà dell'ortensia classica, possiede a sua volta delle sottospecie che si differenziano per grandezza e per forma dei fiori. L'ortensia Kyushu è un esemplare che raggiunge la massimo i due metri d'altezza, quindi più piccola dell'ortensia bianca, e ha una foglia ovale dall'aspetto lucido e seghettato. I fiori inizialmente sono verdi, ma passano poi al bianco crema quando si completa il ciclo vegetativo alla fine di giugno. La Grandiflora invece, raggiunge la massimo i tre metri d'altezza, ha foglie scure seghettate ai margini, e i suoi fiori sono a forma di pannocchia. Inizialmente hanno un colore bianco candido che poi passa al rosa antico alla fine della fioritura. L'Unique è un esemplare che va dai tre ai quattro metri d'altezza, ha una foglia piccola, ellittica e ruvida che fiorisce alla fine dell'estate. La particolarità è che in questa pianta i fiori bianchi si alternano a quelli rosa chiaro con il procedere della stagione. Infine la Praecox, originaria del Giappone e chiamata così perchè la più precoce, fiorisce nella tarda primavera e genera fiori bianco candido con foglie ellittiche ed acuminate.
La pianta di ortensia bianca può essere messa a dimora in aprile oppure in autunno. Se la piantate in giardino, scavate una buca di almeno 50 cm di larghezza e profondità. Se intendete costituire una siepe o un cespuglio ampio, ponete ciascuna pianta ad almeno 80 cm di distanza l‘una dall’altra.
Prima della messa a dimora, immergete il vaso con la pianta in un secchio d’acqua in modo che si impregni d’acqua, ma lasciatelo sgocciolare prima di mettere la pianta a dimora. Il terreno deve essere leggero e leggermente acido, perciò acquistate del terriccio specifico per acidofile. Se il suolo del giardino è calcareo, optate per la fioriera. Dopo la messa a dimora innaffiate abbondantemente.
Abbiamo già detto che la tonalità dei fiori dell’ortensia dipende dal terreno: un’acidità più elevata fa assumere ai fiori una colorazione blu o azzurra, mentre un terreno alcalino darà origine a fiori con tonalità rosa più o meno intenso. Di conseguenza, è possibile che abbiate comprato un’ortensia con una certa colorazione e, dopo averla trapiantata in vaso o nel vostro giardino, la colorazione sia cambiata a causa della natura del terreno o dell’acqua delle innaffiature. Se, ad esempio, l’acqua del rubinetto è troppo dura (calcarea), il terreno diventa progressivamente alcalino e, di conseguenza, le ortensie assumono una colorazione rosa.
Se ci tenete a conservare le ortensie di colore blu, dovete mantenere il livello di acidità del terreno a un valore inferiore a 6,5.
Alcuni consigli:
• utilizzate acqua piovana ed evitate l’acqua del rubinetto se è molto dura;
• utilizzate dei prodotti che aumentano l’acidità del terreno (ad esempio i chelati di ferro);
• utilizzate della limatura di ferro o mettete nel terreno pezzetti di ferro;
• aggiungere all’acqua delle innaffiature un po’ di aceto;
• aggiungere al terreno dei fondi di caffè.
L'ortensia bianca non ama il sole diretto durante la stagione estiva, perciò ponetela in un luogo parzialmente protetto, ad esempio vicino a un muro. Per quanto riguarda il clima, è una pianta che resiste anche alle temperature rigide per cui può essere coltivata in tutte le regioni italiane, ma soffre per le gelate.
Il calendario dell’ortensia bianca Messa a dimora: Marzo-aprile, settembre-novembre
Fioritura: Giugno-settembre
Potatura: Marzo-aprile, novembre
L'innaffiatura deve essere abbondante e costante, soprattutto in estate, ma deve avvenire solo a terreno completamente asciutto perché la pianta mal sopporta i ristagni. Per prevenire questo problema è bene aggiungere sabbia drenante al terreno o argilla sul fondo del vaso.
Talea
Il sistema più facile per moltiplicare l’ortensia bianca è la talea. Prelevate le talee nel mese di agosto, quando la pianta è in fiore, o a settembre. Selezionate un ramo dell’anno, ma che non sia fiorito, e tagliate una talea di 20 cm circa. Eliminate la parte terminale troppo tenera, e nella parte inferiore tagliate al di sotto di due foglie. Lasciate le foglie solo nell’estremità superiore della talea. Ponete la talea in un vaso con terriccio e sabbia, e tra una talea e l’altra lasciate un spazio di almeno 10 cm. Mettete il vaso all’ombra mantenendo il terreno umido. I vasi con le talee dovrebbero essere protette dal gelo nel periodo invernale, perciò ponetele in un luogo riparato o in una veranda. La primavera successiva potete procedere alla messa a dimora in piena terra o in vaso.
Margotta L’ortensia si può moltiplicare anche tramite margotta. Si interrano i rami più bassi e si mantiene il terreno costantemente umido in modo da far spuntare le radici nella parte di ramo interrata. Quando si saranno formate le radici, la nuova pianta può essere staccata dalla pianta madre.
L’ortensia è una pianta estremamente tossica, perciò in caso di potatura tenete lontano i bambini e gli animali.
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Le ortensie sono piante generose, forti ed estremamente adattabili. Amano l'ombra, ma crescono bene anche al sole, vivon
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