Prima di parlare dei muretti artificiali, più piccoli dei muri di sostegno e con funzione puramente ornamentale, sarà bene soffermarci brevemente sulle piante che in un muro possono essere collocate. E' consigliato utilizzare essenze che strisciando coprano parzialmente il muro, che siano resistenti alla siccità e che non abbiano un grande apparato radicale.
È forse superfluo ripetere che, specie se si tratta di un muro vecchio appena risistemato, la preoccupazione maggiore deve essere quella di ripulirlo bene da ogni tipo di radice di erbacce esistenti; in particolare delle ortiche, che hanno radici molto ramificate; dell'assenzio, di graminacee varie e soprattutto delle lunghe radici della gramigna, che infesta la sommità. Ogni cosa che sia una parte di pianta viva va estirpata in profondità, usando un ferro a gancio abbastanza lungo da penetrare fra i sassi. Con lo stesso ferro si spinga poi in profondità la terra da fiori appositamente preparata, affinchè non rimanga alcuno spazio vuoto, dannoso alle radici dei fiori.
Per quanto si riferisce alle piante, dobbiamo dire che bisogna collocarle con cura estrema e quando sono ancora molto piccole. Non si può infatti introdurre in uno spazio relativamente modesto un ammasso di radici di una pianta da fiore ormai adulta; chiunque vi si provi, capisce che è impossibile fare un buon lavoro: verrebbero irrimediabilmente danneggiate le parti terminali delle radici, cioè proprio quelle che servono alla pianta per nutrirsi. Sarebbe uno spreco di danaro, tempo e fatica, per andare incontro ad una delusione sicura.
Piantine piccole, dunque, con sistema radicale non più lungo di una diecina di centimetri. Fatto un ripiano della terra esistente nel buco del muro, la si bagna bene ed a lungo, delicatamente. Poi aiutandosi con una pinzetta si fanno penetrare le radici della pianta allargandole delicatamente in ogni direzione nel modo più ampio possibile. Quindi, con una paletta o un lungo cucchiaio, si colloca sopra di esse terra buona, si comprime leggermente, si riempie totalmente e si bagna lentamente facendo scorrere l'acqua dal sasso soprastante, affinchè il tutto si imbeva bene. Durante la prima settimana il muro deve essere ripetutamente e delicatamente annaffiato, mattina e sera. Così per tutte le piante scelte e preparate.
Vi sembra un procedimento troppo meticoloso e lento?
Forse lo è; ma è il solo che vi assicura la ripresa vegetativa di una piantina piccola e delicata, che di colpo viene esposta al pieno sole, al caldo certamente assai forte delle pietre, e soprattutto al vento senza alcun riparo intorno. Bisogna però avere ben presente che la pianta vivrà anche per otto o dieci anni, diventando di anno in anno sempre più bella.
Avrete un muro con cuscini di verde e fiori di rara magnificenza. Dopo la fatica del primo impianto, i fiori non richiederanno più nessun'altra cura, salvo forse qualche raro controllo per evitare che qualche seme di dente di cane si infili nel buco, portatovi dal vento, e prenda a germogliare. Se ciò dovesse accadere, con la pinzetta cavate subito la piantina estranea. Per il resto, basta smuovere con le mani le parti terminali della pianta, alla fine di febbraio o marzo, per far cadere le estremità che il gelo invernale avrà fatto seccare. Il muro si presenterà poi come una parete fiorita e verde. Non c'è davvero cosa più bella di un muro fiorito, con piante diverse (e quindi ricordatevi di non collocare mai vicine tre piante della stessa specie!) per forma, colori e dimensioni.
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