Zafferanastro - Sternbergia
Al genere sternbergia appartengono circa dieci specie di bulbose di piccole dimensioni simili ai crocus, originarie della zona mediterranea; la S. lutea ha fioritura autunnale e riposo estivo: verso la fine di settembre produce sottili steli eretti, su cui sbocciano fiori singoli, molto simili a crocus, di colore giallo dorato. I fiori durano alcune settimane e la fioritura si protrae fino all’inizio di novembre; assieme ai fiori vengono prodotte le foglie, nastriformi, leggermente carnose, di colore verde scuro brillante. Il fogliame della sternbergia rimane in vegetazione fino all’inizio della primavera, quando dissecca per preparare la pianta al riposo vegetativo estivo. I bulbi sono di piccole dimensioni e le piante in genere non superano i 15-20 cm di altezza. La coltivazione è molto facile, ed i bulbi tendono a propagarsi abbastanza rapidamente; bulbosa molto adatta all’inselvatichimento.
Non temono il freddo e possono sopportare anche gelate prolungate, eventualmente con leggeri danni al fogliame; prediligono posizioni ben luminose, possibilmente soleggiate.
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Se da tempo a dimora tendono ad accontentarsi delle annaffiature fornite dalle precipitazioni; i bulbi da poco messi a dimora possono necessitare di leggere annaffiature durante il periodo vegetativo; in effetti il clima autunnale ci aiuta, essendo generalmente piovoso. Quando il fogliame dissecca le piante non necessitano di ulteriori annaffiature.
La coltivazione delle sternbergie è molto semplice, anche perchè si sviluppano senza alcun problema anche in terreni secchi, asciutti e poveri di sostanze nutritive, si tratta di bulbose abbastanza spartane che non amano substrati eccessivamente ricchi e soffici. Si possono coltivare in vaso; in questo caso è consigliabile asportare i bulbilli ogni primavera, per evitare il sovraffollamento dei contenitori.
Gran parte delle specie sono fertili, o comunque dai pochi semi prodotti difficilmente si ottengono piante identiche alla pianta madre; la propagazione avviene di solito per divisione dei bulbi, asportando i bulbilli che vengono prodotti liberamente ogni anno. I giovani bulbi vengono posti direttamente a dimora.
Di solito non vengono colpiti da parassiti o da malattie.
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