piante grasse
Quali piante grasse di piccole dimensioni (non alberi) sono resitsenti al freddo (anche -5) e che quindi si possono mettere in un giardino roccioso esterno
Grazie
Luigi Rivara
Gentile Rivara,
esistono moltissime succulente che possono vivere tranquillamente in giardino, alcune purtroppo necessitano di cure particolari, come ad esempio un terreno asciutto per tutti i mesi invernali, quindi sono abbastanza sconsigliate nei giardini rocciosi, perché levando alle succulente la possibilità di ricevere l’acqua dalle intemperie, andresti in pratica a condannare a morte quasi certa le altre piante del giardino roccioso, che invece amano queste sporadiche annaffiature.
In genere le piante succulente che ben resistono al gelo – fino anche a -10°, e anche per periodi prolungati di tempo – appartengono a generi particolari, e si tratta di piante di piccole dimensioni, striscianti, che ben si adattano al giardino roccioso; si tratta spesso di piante appartenenti a particolari famiglie di succulente, alcune delle quali sono presenti anche nella flora spontanea del nostro paese.
Sicuramente molto resistenti al freddo sono i sedum: piante a foglia caduca, che producono in primavera i loro sottili fusti, con piccole foglie carnose, spesso di colore tenue, talvolta tendente al grigio o all’azzurro; durante l’inverno i sedum perdono completamente la parte aerea, quindi non danno alcun problema in coltivazione. Ne esistono di tutte le dimensioni, dai pochi centimetri, fino anche a 45-55 cm di altezza, con fogliame di forme varie, e fioritura abbondante in estate o autunno.
Molto resistenti al freddo anche i sempervivum: costituiscono dense rosette carnose, sempreverdi; sono così resistenti al freddo invernale che alcuni sempervivum vivono negli anfratti tra le rocce sulle Alpi italiane, dove l’inverno è caratterizzato sempre da precipitazioni nevose.
Anche di sempervivum ne esistono svariati tipi, con rosette dalle dimensioni più varie e dai colori più vari, con fioritura estiva o primaverile nei toni del rosa o del giallo; il sempervivum più famoso è sempervivum tectorum, così chiamato perché ha esigenze tanto spartane da riuscire a svilupparsi anche sui tetti, radicando nel substrato costituito da materiale in decomposizione che si deposita tra le tegole: ha fogliame carnoso di colore verde-grigio, e fiori gialli, è tappezzante e si sviluppa abbastanza in fretta se trova terreno a disposizione.
In vivaio in primavera puoi trovare varie specie di succulente striscianti, con fiori dai colori sgargianti, a forma di piccole margherite, che appartengono a vari generi e specie; hanno nomi spesso complicati, e talvolta vengono venduti con particolari noi di fantasia, si chiamano aptenia, carpobrotus, mesebrianthemo; dorotheantus, lampranthus, e così via.
Queste succulente sono in natura sempreverdi, ma solo nelle zone in cui il clima invernale è mite; se subiscono gelate la parte aerea dissecca completamente, e spesso si riprende in primavera, al primo caldo. Queste piante sono indicate per il giardino roccioso, anche se una pacciamatura a fine autunno può essere utile nel caso in cui si tema un inverno molto rigido alle porte.
Anche la lewisia ha lo stesso comportamento, ma foglie disposte in fitte rosette piatte e larghe.
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