estratto secco di carciofo
Esistono diverse specie di carciofi che si distinguono in base al colore del capolino, alla presenza di spine più o meno robuste ed in base al ciclo di coltivazione, dividendosi tra varietà autunnali e primaverili. La pianta del carciofo era conosciuta già dai popoli antichi come pianta selvatica; ci sono voluti secoli per giungere alla coltivazione domestica del carciofo e sembra che essa ebbe inizio proprio in Italia, in particolar modo in Sicilia intorno al I secolo. Tuttora, la Sicilia è una delle regioni italiane maggiormente produttrici di carciofi, insieme alla Sardegna e alla Puglia. L'uso più diffuso e conosciuto del carciofo è quello culinario ma il suo estratto ha effetti benefici sull'organismo ed è utilizzato anche in ambito farmacologico. Per quanto riguarda il suo utilizzo in cucina, il carciofo è molto apprezzato per il basso contenuto calorico, che lo rendono un cibo perfetto nelle diete dimagranti, e per la molteplicità di tipologie di cottura alla quale esso si presta. In ambito farmacologico, invece, largamente usato è l'estratto di carciofo che ha numerosi effetti sull'organismo, in particolar modo sul fegato. Gli estratti di carciofo possono essere ricavati da diverse parti della pianta ma il più utilizzato è quello secco, ricavato dalle foglie cauline. L'estratto secco di carciofo è, tra tutti i preparati estratti dal carciofo, quello che vanta il maggior numero di effetti benefici. Normalmente, questo tipo di estratto è venduto sotto forma di capsule ed è facile trovarle in erboristeria o in farmacie omeopatiche.
Tutte le sostanze contenute dal carciofo sono presenti in elevata concentrazione nell'estratto della pianta. Le sostanze principali di cui si compone il carciofo sono l'acqua, i carboidrati e le fibre, la cui azione positiva agisce in particolar modo sull'intestino. Il carciofo contiene diversi minerali, quali il potassio, il sodio, il calcio ed il fosforo. Molto importante è il contenuto vitaminico del carciofo. La pianta, infatti, contiene le vitamine B1, B3 e C. La vitamina B1 (tiamina) è essenziale per il metabolismo in quanto prende parte al processo di trasformazione di zuccheri in energia e la vitamina B3 (niacina) ha un ruolo importante nel funzionamento dell'apparato gastrointestinale, mentre la vitamina C (acido ascorbico) svolge diverse funzioni legate al sistema immunitario ed al rafforzamento di vasi sanguigni, ossa e muscoli perché coinvolta nella sintesi del collagene. Gli effetti terapeutici dell'estratto del carciofo, però, sono dovuti in particolar modo alla presenza di metaboliti secondari come la cinarina e i flavonoidi.
Il carciofo contiene numerose sostanze che agiscono positivamente sull'organismo, avendo anche numerosi effetti terapeutici. Tra gli effetti benefici dell'estratto secco di carciofo bisogna ricordare, prima di tutto, quelli epatoprotettivi ed antiossidanti. La cinarina contenuta nel carciofo, infatti, stimola la secrezione della bile ed agisce come sostanza che non solo protegge le funzioni epatiche ma che agisce per combattere i disturbi del fegato. Rispetto all'effetto antiossidante, invece, l'estratto di carciofo è un ottimo alleato per combattere contro i radicali liberi e proteggere il proprio corpo da gravi malattie grazie all'elevata concentrazione di flavonoidi. Un altro effetto dell'estratto secco di carciofo è quello diuretico. L'elevata percentuale di acqua di cui si compone il carciofo, infatti, favorisce l'eliminazione delle tossine e dei liquidi in eccesso; così facendo, l'estratto ha anche un potere depurativo sull'organismo intero. L'estratto secco di carciofo, inoltre ha effetti ipoglicemici, agendo positivamente sull'equilibrio tra insulina e glucagone. Un altro effetto terapeutico della sostanza riguarda l'apparato gastrico, in particolar modo la digestione, e intestinale; molto spesso, infatti, le capsule di estratto secco di carciofo sono utilizzate per la cura omeopatica della sindrome dell'intestino irritabile, nonché per la cura della dispepsia. Da non dimenticare, è l'aiuto che l'estratto di carciofo può dare a chi soffre di colesterolo alto, agendo sull'eliminazione del colesterolo in eccesso. Grazie a tutte le capacità elencate, l'estratto di carciofo è largamente usato in omeopatia per la cura di dispepsia, iperglicemia, stitichezza e flautolenza, nausea, vomito e intossicazioni alimentari. Infine, grazie agli effetti depurativi, esso è utilizzato anche per la cura di particolari tipi di dermatiti e di reumatismi.
Normalmente, i farmaci omeopatici a base di estratti di carciofo vengono assunti un paio di volte al giorno per un periodo piuttosto lungo, che può arrivare anche a due mesi. Le capsule di estratto secco di carciofo, però, devono essere usate seguendo le indicazioni del medico o del farmacista e con grande attenzione e moderazione perché tutti gli effetti positivi possono trasformarsi in negativi laddove l'organismo soffra di particolari patologie. E' importante sapere, ad esempio, che per chi soffre di calcoli sarebbe meglio evitarne l'assunzione, in particolar modo se si tratta di calcoli piccoli delle vie biliari. In tal caso, infatti, assumere l'estratto secco di carciofo potrebbe avere come effetto collaterale lo svilupparsi di una colica biliare.
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L'estratto secco della pianta di carciofo si può trovare anche all'interno della Farmacopea Ufficiale (XI edizione): la
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