Conophytum - Conophytum
Il genere conophytum riunisce decine di specie di piccole piante succulente, originarie dell'Africa meridionale; si tratta di specie molto diverse tra loro, ma in generale si presentano come colonie di piccole foglie succulente, prive di fusto, che si sviluppano accestite, le une vicino alle altre, a formare una specie di cuscino; le dimensioni sono in genere molto modeste, da alcuni millimetri ad alcuni centimetri; una colonia di conophytum può raggiungere i 10-20 cm di larghezza ed i 7-10 cm di altezza. Le foglie sono appaiate, molto carnose e al centro presentano un piccolo orifizio, da cui generalmente sbocciano i fiori e cominciano a svilupparsi le nuove foglie.
Contrariamente alla gran parte delle piante succulente, i conophytum si sviluppano durante i mesi a giornata breve, quindi tra la fine dell'estate e l'inverno inoltrato; sono piante dallo sviluppo molto particolare: in estate le foglie dell'anno precedente tendono a disseccare, lentamente e poi sempre più rapidamente; dallo spazio tra le due foglie a fine estate cominciano a svilupparsi due nuove foglie carnose, che tendono a crescere abbastanza rapidamente. Nei mesi successivi tra le foglie comincia a svilupparsi anche un piccolo bocciolo, che produrrà in inverno dei fiori simili a margherite, di colore bianco, arancione, giallo o rosa.
In pieno inverno una colonia di conophytum sani, e nelle giuste condizioni di coltivazione, è costituita da un cuscino di fiori colorati.
Dopo la fioritura le foglie cominciano a deperire lentamente, fino a disseccare in estate, per poi produrre ancora nuove foglie. All'inizio del ciclo vegetativo delle nuove foglie, spesso le colonie producono ai lati anche nuove coppie di foglie, allargando la colonia.
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Al contrario delle piante succulente a cui siamo abituati, i conophytum necessitano quindi di scarse annaffiature nei mesi autunnali ed invernali, e di nessuna annaffiatura in primavera ed in estate.
Non appena si cominciano a sviluppare le foglie nuove, a fine estate, cominciamo ad annaffiare le piante sporadicamente, solo quando il terreno è ben asciutto; continuiamo fino a fine inverno, e quindi lasciamo le piante all'asciutto fino a fine estate.
Queste piante temono moltissimo gli eccessi di acqua nel terreno, quindi, oltre a coltivarle in un substrato molto ben drenato, è consigliabile evitare di annaffiare troppo frequentemente: è meglio dimenticarsi una volta di più piuttosto che annaffiarle una volta di troppo.
In genere le piccole foglie tendono a raggrinzire leggermente quando la pianta necessita di acqua.
Nei luoghi d'origine le piante vegetano con temperature comprese tra i 2 ed i 10°C, quindi possiamo coltivarle anche all'aperto,a patto di poter controllare la quantità di umidità che ricevono; più comunemente i conophytum vengono coltivati in serra fredda, in luogo ben luminoso.
Durante i mesi primaverili ed estivi vengono lasciate all'asciutto, possibilmente non esposte ai raggi solari diretti, soprattutto quando la stagione è molto calda.
Evitiamo di rinvasarle troppo spesso, ogni 2-3 anni è più che sufficiente; il rinvaso si pratica all'inizio della primavera, momento in cui è anche possibile rimuovere alcune coppie di foglie per cercare di farle sviluppare singolarmente, per dare origine a nuove colonie.
Anche durante il periodo vegetativo evitiamo di concimare eccessivamente; un paio di somministrazioni di concime specifico per piante succulente può essere più che sufficiente.
I conophytum vengono spesso chiamati sassi viventi, visto che molte specie, con fogliame di colore quasi marrone, con punteggiature chiare e dallo sviluppo molto compatto, possono ricordare dei veri e propri ciottoli.
Molte altre specie di succulente vengono dette sassi viventi, ricordiamo soprattutto i lithops, la frithia, la fenestraria; li differenzia dai conophytum il fatto che il loro sviluppo è, per la gran parte delle specie, primaverile ed estivo, mentre nei mesi freddi queste piante sono in totale riposo vegetativo.
Conophitum Tischeri
Aizoaceae
Origini: Nabibia, crescono tra i sassi formando dei fitti ammassi.
Foglie: hanno forma curiosa e crescono in coppia, spesse e lisce, carnose e tondeggianti, di colore dal verde grigio all'azzurro. Le coppie di foglie, fuse insieme, assumono una forma a cuore.
I fiori: sbocciano d'estate a capolino, sono di colore rosa aranciato, violetto e rosso. Spuntano tra le coppie di foglie che ne racchiudono il gambo. Si aprono con il sole e si richiudono durante la notte.
Foglie: da maggio a luglio all'interno delle vecchie foglie si formano le nuove e in questa fase è necessario innaffiare per evitare la morte delle foglie nuove. A dicembre, quando la pianta va in quiescenza, le foglie si ricoprono di una membrana cartacea e i corpi della pianta appassiscono e si aprono.
Esposizione : necessita di molta luce ma non dei raggi diretti del sole.
Temperatura: la temperatura minima in inverno non deve scendere al di sotto dei 13-15 gradi.
Innaffiature: da fine luglio ai primi di ottobre si innaffia quando il terriccio è asciutto. Il composto si bagna saltuariamente solo se la temperatura ambiente supera i quindici gradi, altrimenti si procede a una sola annaffiatura alla fine di marzo per stimolare il risveglio.
Fertilizzazione: da luglio a ottobre, una volta al mese, con fertilizzante liquido.
Moltiplicazione: si semina tra la fine di marzo e la fine di aprile, su un composto da semina integrato con sabbia grossolana per un terzo, e mantenuto umido a una temperatura di quindici - ventuno gradi. Dopo la germinazione si innaffia più abbondantemente e si dirada.
Terreno: preferisce terriccio universale mischiato con un terzo di sabbia grossolana e granulosa, per un buon drenaggio.
Parassiti: l'eccesso d'acqua provoca il marciume delle radici e se non si interviene subito può diffondersi all'intera pianta.
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