Ancistrocactus
cactacea di piccole dimensioni, originaria dell’America centrale. Ha forma globosa, che con l’età della pianta tende a diventare leggermente allungata; esemplari adulti possono raggiungere i 10-15 cm di altezza; il fusto è di colore verde o verde-azzurro, e mostra evidenti tubercoli da cui si dipartono numerosissime spine, che coprono quasi completamente la pianta. Le spine dell’ancistrocactus sono in genere chiare, di forma uncinata. Tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera all’apice della pianta sbocciano alcuni piccoli fiori, di colore verde, giallo o rosso. Ai fiori seguono piccoli frutti ovali, che contengono alcuni semi fertili. Queste piante hanno crescita molto lenta ed è molto difficile che accestiscano. Spesso i coltivatori innestano gli ancistrocactus, chiamati anche Sclerocactus, su piante a sviluppo più rapido, per renderli più vigorosi e per farli sviluppare più rapidamente.
si coltivano in luogo semiombreggiato, ma che goda di alcune ore al giorno di luce solare diretta. Non temono molto il freddo e possono sopportare senza problemi temperature anche inferiori allo zero, a patto che siano in luogo riparato dall’umidità e dal vento. In genere si coltivano in serra fredda durante i mesi invernali.
queste succulente sviluppano con grande facilità marciumi radicali e del colletto, per questo motivo è consigliabile annaffiarli con grande parsimonia; in genere da aprile a settembre si unimidisce il terreno solo quando è perfettamente asciutto da almeno 7-10 giorni, e si interviene ogni 15-20 giorni, controllando sempre che il substrato sia ben asciutto e cercando di mantenere i vasi in luogo non colpito dalle intemperie. Durante i mesi freddi si evitano completamente le annaffiature, soprattutto per gli esemplari coltivati in serra fredda. Sembra che la coltivazione invernale in luogo con temperature inferiori ai 5°C favorisca un’abbondante fioritura.
si utilizza una composta per succulente molto sciolta e drenata, costituita da una parte di terriccio di torba, una parte di sabbia ed un parte di lapillo o pietra pomice, a granulometria non troppo grossa. La crescita degli ancistrocactus è molto lenta, quindi non è necessario rinvasarli troppo spesso. Molte specie sviluppano un fittone tozzo, ricordiamo di trovare spazio per quest’apparato radicale in un contenitore adatto.
queste piante non ramificano e difficilmente accestiscono, quindi possiamo propagarle solo per seme, visto che non avremo materia prima per talee. I semi si pongono sulla superficie di un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali, che va mantenuto abbastanza umido fino alla germinazione dei semi.
vengono facilmente colpiti da marciume del colletto e radicale.
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