Aztekium
Questo genere comprende soltanto due specie di cactaceee originarie del Messico. Hanno crescita molto lenta e gli esemplari negli anni possono raggiungere i 15-20 cm di diametro, producendo anche molti germogli laterali; hanno corpo globoso, di colore grigio-verde, con 9-11 costolature, di cui le più pronunciate portano piccole areole con spine bianche che si staccano con il passare degli anni. In estate producono fiori tubolari bianchi o rosati, generalmente in zona apicale. Questi cactus non sono molto comuni poiché la coltivazione è abbastanza difficile e la crescita è lentissima.
Gli aztekium amano le posizioni semiombreggiate e temono troppe ore di sole diretto; in inverno possono sopportare brevi gelate se vengono mantenuti completamente asciutti, per avere una pianta ben sviluppata è bene coltivarla in luoghi con temperatura minima intorno ai 10°C.
Nel periodo vegetativo, da marzo a ottobre, annaffiare regolarmente, con piccole quantità d'acqua e attendendo che il terreno si asciughi completamente tra un'annaffiatura e l'altra. Con l'arrivo dei freddi diminuire drasticamente le annaffiature, per permettere alla pianta di cominciare il riposo vegetativo. In primavera e in estate fornire del concime per piante succulente ogni 20-25 giorni, mescolato all'acqua delle annaffiature.
Necessitano di terreni molto ben drenati, composti prevalentemente da sabbia e pomice fine o lapillo vulcanico. Non è necessario rinvasare troppo spesso queste piante che sviluppano una radice carnosa.
Generalmente queste piante si propagano staccando i germogli dalla pianta madre e facendoli radicare in contenitori singoli. Volendo si possono anche seminare i piccoli semi neri, anche se non sempre sono fertili.
Coltivare gli aztekium in terreno poco drenato può favorire l'insorgenza di marciume radicale, che può compromettere rapidamente l'intera pianta; annaffiature eccessive e scarsa circolazione dell'aria possono portare ad uno sviluppo incontrollato della cocciniglia.
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