Echeveria pulvinata
pianta succulenta originaria dell’America centrale; produce grandi rosette di foglie a spatola, spesse e molto carnose, di colore verde scuro; i fusti sono semilegnosi, e abbastanza ramificati, tendono a svilupparsi rasenti al terreno, raggiungendo i 25-30 cm di altezza, e spesso radicano quando rimangono a lungo a contatto con il substrato. La superficie fogliare è completamente ricoperta da una sottile peluria bianca, spesso rossastra all’apice del fogliame, che conferisce alla pianta un aspetto molto decorativo per tutto l’arco dell’anno. In primavera inoltrata produce sottili fusti eretti che portano piccole foglie e numerosi fiori a stella, di colore arancioneo rosso. Pianta di facile coltivazione, adatta anche ad essere coltivata in appartamento, esistono numerosi ibridi e cultivar, con fiori e foglie particolarmente colorati.
predilige posizioni ben soleggiate, ma può tollerare la mezz’ombra; le echeverie sopportano anche temperature molto rigide, ma è consigliabile evitare di esporle al gelo, soprattutto nelle zone con stagioni fredde molto piovose. Può essere coltivata come pianta da appartamento.
pur sopportando senza problemi periodi anche prolungati di siccità, queste piante tendono ad essere meno rigogliose e decorative se scarsamente annaffiate; quindi da aprile a settembre si consiglia di annaffiare con regolarità, attendendo sempre che il terreno sia ben asciutto tra un’annaffiatura e l’altra. Ogni 10-12 giorni fornire de concime specifico per piante succulente, sciolto nell’acqua delle annaffiature.
necessitano di un terreno molto ben drenato, costituito da poco terriccio universale, mescolato con sabbia e lapillo, in modo da costituire un substrato incoerente e ben permeabile. Gli esemplari coltivati in vaso vanno rinvasati almeno ogni 2-3 anni.
avviene molto facilmente tramite talea di foglia o di fusto; volendo possiamo facilmente produrre nuovi esemplari già di buone dimensioni asportando intere rosette provviste di fusto abbastanza lungo, radicheranno facilmente in contenitore singolo.
temono lo sviluppo della cocciniglia, che spesso si annida negli interstizi tra le foglie; sui fusti floreali spesso si annidano in primavera gli afidi.
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