Ferocactus - Ferocactus herrerae

Generalità

Il genere ferocactus comprende circa una trentina di specie di piante succulente, appartenenti alla famiglia della cactacee, diffuse in natura nelle zone settentrionali del Messico e in alcune zone desertiche degli stati meridionali degli USA; i ferocactus, come suggerisce anche il nome derivante dal latino ferox, si caratterizzano per la presenza di spine acuminate, in alcune specie anche molto ampie e taglienti, spesso di colore rosso o rosato, che sono la peculiarità più evidente di questi cactus. I ferocactus coltivati in Europa solitamente hanno forma tondeggiante, e dimensioni abbastanza contenute, in quanto la loro crescita è molto lenta; nelle zone in cui si sviluppano naturalmente, con il passare degli anni tendono a divenire colonnari, o ad assumere la tipica forma a barile, ovvero con la parte centrale del fusto che si allarga leggermente; difficilmente i ferocactus accestiscono, più facilmente si trovano esemplari singoli. Il fusto è segnato da profonde costolature, sul bordo delle quali si sviluppano areole che portano le grosse spine; questa caratteristica dei ferocactus è necessaria per la sua sopravvivenza: queste cactacee s sviluppano in luoghi desertici, dove le piogge sono solo sporadiche; in periodi di piogge particolari, in caso di ruscellamento delle precipitazioni, le piante tendono a venire scalzate con facilità, a causa del loro apparato radicale poco profondo, e delle spine, che si aggrappano ad eventuali rami o detriti che vengono trascinati dall’acqua. In questo modo le colonie di ferocactus si possono spostare nelle depressioni, dove l’acqua delle precipitazioni si accumula un poco più a lungo, permettendo alle piante di ristabilire le loro riserve idriche. In estate all’apice delle piante sbocciano grandi fiori di colore vivace, rossi, gialli, rosa, a cui seguono capsule carnose, contenenti i semi.

Ferocactus

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Ferocactus latispinus

Ferocactus latispinusSpecie che ben esemplifica le principali caratteristiche dei ferocactus, molto apprezzata dai collezionisti; presenta un fusto globulare, che con gli anni può raggiungere i 30-35 cm di diametro; il colore è verde medio, e le costolature sono molto profonde; sulla cresta di ogni costolatura sono presenti molte areole con una base costituita da una sottile peluria; ogni areola conta alcune sottili spine, al centro delle quali spuntano 4-6 spine appiattite, e una spina centrale ricurva, di solito di colore rosso o marrone. Le spine del ferocactus latispinus sono molto acuminate e taglienti, e possono causare lacerazioni con grande facilità se non maneggiate con cura. I fiori sbocciano in primavera o a inizio estate, e sono di colore rosso o giallo vivace; tipicamente, fioriscono anche i giovani esemplari, se coltivati in modo consono. Questa specie è diffusa in natura in Messico.

  • Ferocactus  Cactacee diffuse in natura in Messico e nella parte meridionale degli Stati Uniti, i ferocactus sono piante che negli anni possono raggiungere dimensioni anche cospicue, fino a 70-80 cm di altezza, an...

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Ferocactus glaucescens

Ferocactus glaucescensAltra specie messicana, il nome ci suggerisce il tipico colore del fusto, che è grigio azzurro, esistono anche forma mutanti con fusto marezzato di giallo o di bianco; questo ferocactus è di forma tondeggiante, e può raggiungere i 45-55 cm di diametro, e può capitare che accestisca, formando delle colonie ampie. Le costolature sono abbastanza evidenti, e le areole portano alcune lunghe spine appuntite, di colore giallo chiaro. I fiori sbocciano in primavera, e sono di colore giallo limone, e danno origine a dei piccoli frutti chiari, color crema o giallastri. Anche questa specie presenta uno sviluppo molto lento, ma fortunatamente il ferocactus glaucescens comincia a fiorire anche in giovane età, e quindi possiamo con facilità godere dei fiori anche con esemplari molto giovani e di dimensioni contenute.


Ferocactus hamatacanthus

Ferocactus hamatacanthusCactacea originaria del Messico e del Texas; ha fusto tondeggiante, a sviluppo molto lento, che può raggiungere i 35-45 cm di diametro, e raramente accestire; le costolature sono profonde ed evidenti, e portano areole ben definite, con al loro interno circa una decina di lunghe spine chiare, color crema, allungate; al centro dell’areola ci sono 3-4 spine molto lunghe, spesso ripiegate, e talvolta una singola grossa spina ad uncino. I fiori sbocciano in primavera, sono grandi, di colore giallo o rosa, e danno origine a frutti abbastanza grandi, succosi, che sono edibili. Alcuni autori classificano il ferocactus hamatacanthus come un genere a parte, chiamato hamatacanthus.


Ferocactus pilosus

Ferocactus pilosusAnche detto ferocactus stainesii, si tratta di una specie diffusa in Messico, presenta fusto di colore verde scuro, che spesso diviene colonnare, anche in esemplari abbastanza “giovani”, e che tende ad accestire. LE areole sono ben visibili lungo le costolature, e portano alcune lunghe spine, in alcuni esemplari così sottili da essere ridotte a lunghi peli bianchi; al centro delle costolature le spine si ispessiscono e divengono di colore rosso vivace, di forte contrasto sull’epidermide scura del cactus. I fiori sbocciano in primavera inoltrata, o in estate, e sono di colore rosso o giallo vivace; i frutti sono gialli o rossi, poco carnosi. La fioritura avviene solo in esemplari decisamente grandi, che abbiano svariati anni, e quindi spesso è difficile da vedere per un comune collezionista europeo.


Ferocactus robustus

Ferocactus robustusSpecie di ferocactus originaria del Messico centrale; contrariamente a quanto avviene per la gran parte delle altre specie del genere, i ferocactus robustus tendono ad accestire con grande facilità, e a sviluppare ampie colonie, costituite anche da esemplari nati da seme; ogni singola pianta non raggiunge mai grandi dimensioni, mantenendosi al di sotto dei 15 cm di diametro, ma nelle zone di origine, le colonie di ferocactus robustus possono raggiungere anche i 4-5 metri di diametro. Le costolature cono ben visibili, e il corpo della pianta è di colore verde scuro; le areole sono separate tra loro, e portano alcune lunghe spine, chiare o rossastre, con sottili peli bianchi. I fiori sbocciano in primavera, o in estate, e sono di colore giallo.


Coltivare i ferocactus

Ferocactus In natura questi cactus vivono in luoghi desertici, ma in zone dove possano godere di sporadiche piogge; in vaso sono abbastanza facili da coltivare, anche grazie al fatto che impiegano svariati anni prima di assumere dimensioni difficili da gestire, e il loro apparato radicale di dimensioni contenute non ci costringe all’acquisto di contenitori eccessivamente spaziosi. I ferocactus si coltivano in vasi abbastanza piccoli, spesso in ciotole, dove sembra tendano a svilupparsi meglio; il terreno deve essere molto ben drenato, in modo che quando annaffiamo non si formino ristagni idrici; in genere si utilizza del terriccio universale, mescolato ad un materiale incoerente, come pozzolana, ghiaia, lapillo, pietra pomice: il risultato deve essere un terreno sassoso e poco incline a trattenere l’umidità. Le annaffiature saranno solo sporadiche, nel periodo primaverile ed estivo, da aprile-maggio, fino a settembre; quando annaffiamo una pianta succulenta ricordiamoci però di bagnare bene il terreno, e di annaffiare nuovamente solo quando il substrato è ben asciutto. In giugno le annaffiature saranno necessarie anche ogni due o tre giorni, mentre nei mesi primaverili, ed autunnali, le piogge forniranno sufficiente acqua, senza bisogno del nostro intervento, se non in caso di particolari periodi di siccità. Posizioniamo i vasi al sole, per tutto l’arco dell’anno, in modo che la luce solare diretta colpisca le piante per almeno 4-5 ore ogni giorno. All’arrivo del fresco, in autunno, lasciamo che il terreno asciughi, e posizioniamo i vasi in modo che non ricevano l’acqua delle piogge. In inverno il terreno dovrà restare completamente asciutto. Queste piante possono sopportare brevi gelate di lieve entità, ma solo a patto di essere all’asciutto; quindi nei mesi freddi spostiamo i nostri ferocactus in una zona riparata dalle piogge, e con un clima freddo, ma senza gelate eccessive; ad esempio, una serra fredda esposta a est o a sud potrebbe essere la scelta migliore. Nei mesi di sviluppo vegetativo, tra aprile e settembre, ogni 20 giorni forniamo del concime specifico per piante succulente, povero di azoto. Ogni 3-4 anni ricordiamoci di rinvasare le piante, facendo attenzione a non rovinare le caratteristiche spine.


Parassiti e malattie

Ferocactus Il metodo di coltivazione delle piante succulente è ciò che più favorisce lo sviluppo di parassiti tipici di queste piante, prima fra tutti la cocciniglia: questo insetto ama i climi asciutti e privi di ventilazione, e quindi è il nemico giurato di coloro che possiedono una serra fredda, dove le piante rimangono prive di annaffiature e ventilazione anche per mesi. Il miglior prodotto contro la cocciniglia è l’olio bianco, da utilizzare come prevenzione, a fine inverno, ma anche come vero e proprio insetticida, contro gli insetti già presenti. Evitiamo però l’utilizzo dell’olio bianco nei mesi caldi. Se possediamo un solo ferocactus di piccole dimensioni, possiamo anche uccidere le cocciniglie semplicemente asportandole. Un altro problema che assilla i coltivatori di ferocactus è dovuto ai marciumi, che tendono spesso a svilupparsi in caso di eccessi di annaffiature, o soprattutto quando il terreno del vaso tende a creare ristagni idrici. Per evitare i marciumi, annaffiamo solo quando il terreno risulta asciutto, ed assicuriamoci di bagnarlo bene, evitando però di lasciare il sottovaso pieno; se lo riteniamo necessario, possiamo annaffiare i vasi per immersione, lasciandoli sgocciolare bene prima di riposizionarli. Spesso i ferocactus tendono con gli anni a lignificare alla base, divenendo di colore bruno o rossastro nei primi centimetri fuori dal terreno; questa caratteristica purtroppo spesso maschera lo svilupparsi di funghi e malattie batteriche, che cominciano a notarsi solo quando la loro diffusione è ampia lungo il fusto della pianta. Questo tipo d malattie è favorito da eccessi di annaffiature, o da forti sbalzi idrici, dovuti ad annaffiature eccessivamente sporadiche, o effettuate in periodi con clima eccessivamente fresco. Non esiste una cura per questo tipo di parassiti, che tendono a svilupparsi lungo il fusto, ma anche nella polpa della pianta; l’unico modo che abbiamo per salvare una pianta che manifesta vistose chiazze decolorate o scure lungo il fusto, consiste nel rimuovere tutta la parte malata. Questo comporta spesso il dover tagliare la parte apicale del cactus, spolverarla con un fungicida in polvere, lasciarla asciugare per un giorno, e poi posizionarla su del terriccio fresco, sperando che radichi.


Propagare i ferocactus

Ferocactus La maggior parte dei ferocactus tende a non produrre polloni basali, quindi per propagarli l’unico modo consiste nella semina; anche questa operazione non è sempre fattibile, in quanto alcune specie fioriscono solo quando hanno raggiunto dimensioni significative; quindi, dovremo procurarci i semi nei negozi specializzati, considerando anche il fatto che i semi di alcune specie possono essere costosi, in quanto molti ferocactus sono specie a rischio di estinzione nelle zone d’origine. In natura i ferocactus producono i fiori in periodi abbastanza umidi, e i semi semplicemente cadono alla base delle piante, che forniscono un poco di ombreggiatura; solo dopo mesi di clima desertico i semi germinano; quindi dovremo tenere conto di questo fatto quando seminiamo un ferocactus in casa. La germinazione risulterà molto lenta, e può venire accelerata dal processo di scarificazione, ovvero da azioni che vadano ad assottigliare la cuticola che riveste i semi, e che li rende impermeabili. La scarificazione si può effettuare scartavetrando leggermente i semi, ma essendo quelli di ferocactus molto piccoli, il processo è decisamente complicato da praticare; più spesso si procede semplicemente immergendo per alcune ore i semi in acqua tiepida, oppure per brevissimi periodi di tempo in acido solforico diluito (qualche secondo); i semi vengono poi sciacquati, spolverati con un fungicida ad ampio spettro, e posti su del terriccio universale umido, che andrà tenuto in luogo luminoso, fresco e umido, per alcune settimane, fino a che non cominceranno a germinare.