Fukuoka, agricoltura naturale e giardinaggio

vedi anche: Giardinaggio

Il metodo di Fukuoka

Masanobu Fukuoka era un microbiologo Giapponese, specializzato in patologie delle piante; un ricercatore, un uomo di scienza, aveva una carriera davanti, una carriera come tecnico agrario in un'epoca nella quale tutti i settori avevano fama di innovazione e nuove scoperte. Nonostante questo, Fukuoka un giorno ha una sorta di illuminazione filosofica, che lo porta a mettere in dubbio tutta la reale efficacia degli studi agronomici tradizionali, dovuta alla presa di coscienza della grande immensità e forza della natura, che l'uomo cerca inutilmente di piegare al suo volere.

Questo lo induce ad elaborare un metodo di coltivazione che prenderà in seguito il nome di agricoltura naturale; egli stesso dedica tutte le sue energie a sperimentare il suo metodo per anni, sino ad ottenere raccolti anche superiori a quelli dell'agricoltura chimica.

Fukuoka

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Le quattro regole dell'agricoltura naturale

agricoltura naturale I pilastri di questo innovativo metodo sono semplici :

1- nessuna lavorazione del terreno : niente aratura, il rivoltamento del terreno che noi conosciamo è utile a strutturare la composizione del suolo e favorisce lo sviluppo dell'apparato radicale. Fukuoka ottiene questo risultato senza lavorare il terreno, utilizzando invece un'attenta rotazione coltura, una perenne copertura del suolo (che evita l'erosione degli agenti atmosferici) con pacciamatura di trifoglio e sfalcio di cereali; sono le radici stesse che arano il terreno in continuazione, supportate dal lavoro della fauna edafica, la quale non disturbata dalle arature prolifera e arricchisce il terreno di sostanza organica.

2- nessuna concimazione chimica o organica : il suolo si arricchisce da solo con gli sfalci e le pacciamature vegetali, gli equilibri che si vengono a creare con l'aumento dell'humus forniscono i necessari nutrimenti alle piante, i campi di fukuoka dopo vent'anni di coltivazioni risultano ricchissimi di sostanza organica, mentre quelli lavorati col metodo chimico sono sempre più impoveriti e col passare del tempo vanno incontro a processi di desertificazione.

3 – nessuno diserbo, ne con prodotti chimici ne con attrezzature meccaniche : le erbacce vengono contenute con le pacciamature e l'uso di trifoglio bianco. Una volta che i cereali che vengono coltivati superano l'altezza e le dimensioni delle erbacce, queste non costituiranno più un problema.

4 – nessun prodotto chimico : la dipendenza dalle sostanze chimiche genera squilibri negli ecosistemi e rende le piante più deboli (a conferma di questo oggi ci troviamo di fronte al problema OGM, per rinforzare piante che sono sempre meno resistenti ai parassiti)

Di sicuro l'enunciazione di queste regole provoca un effetto di stupore e incredulità; questo è però un metodo serio ampiamente testato e verificato e il suo ideatore non è un filosofo, con tendenze hippy, ma uno scienziato, un ricercatore, che ha dedicato anni a questa ricerca, con risultati ampiamente dimostrati.

Convertire un'azienda all'agricoltura naturale, non è un'operazione immediata. La fertilità del suolo necessaria per liberarsi dalle pratiche dell'aratura, si ottiene dopo anni di applicazione del metodo (la cosa sorprendente è che continuerà a migliorare negli anni).

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Agricoltura naturale nel nostro orto

Agricoltura naturale orto Dedicandoci al giardinaggio, possiamo sperimentare noi stessi questi metodi nel nostro orto, per esempio possiamo

adibire a campo sperimentale una parte di terreno, magari 20/30 mq. Seminiamo una copertura di trifoglio bianco (acquistabile da un qualsiasi fornitore di sementi) e trapiantiamo solanacee e cucurbitacee (piante più semplici da gestire quando non si ha dimestichezza col metodo). Il trifoglio conterrà le erbe infestanti ma non andrà ad interferire con i nostri ortaggi, a fine ciclo trapiantiamo ortaggi invernali, e lasciamo lo sfalcio di quelli estivi come copertura del suolo. Non lasciamo mai il terreno scoperto, la rotazione deve essere continua. Continuiamo l'esperimento nella stagione successiva ed una volta compresi i meccanismi di crescita, inseriamo nuovi ortaggi (Fukuoka suggerisce di lasciare alcuni frutti maturi a terra per favorire una disseminazione naturale delle specie). Possiammo scegliere di lasciare totale libertà alla crescita degli ortaggi oppure mantenere il classico metodo di divisione in filari, tipico della nostra tradizione agricola. L'effetto sarà comunque molto suggestivo e l'idea di eliminare continue e noiose operazione di eliminazione delle erbacce è un' ottimo incentivo a testare queste tecniche.


Agricoltura naturale nel nostro frutteto

Agricoltura naturale nel nostro frutteto Siamo sicuri che le pratiche di potatura insistente che applichiamo al nostro piccolo frutteto siano poi così efficaci? Oggi ci troviamo di fronte ad un numero di problemi crescente, fitoparassiti, miceti, virus e batteri, che troppo spesso ci tolgono la soddisfazione di un buon raccolto.

Le piante da frutto nei terreni di Fukuoka non venivano potate con tecniche invasive, solo pochi interventi di alleggerimento e rimozione del secco, le piante crescevano in una forma naturale e producevano un buon numero di frutti. Le malattie e i parassiti erano presenti, ma l'equilibrio dell'ecosistema le controllava in autonomia e nessuna di esse diveniva mai un'emergenza, solo le piante più deboli sono più vulnerabili (una sorta di selezione naturale).


Fukuoka, agricoltura naturale e giardinaggio: Approfondimenti

coltivare con agricoltura naturale Questo tipo di coltura è un metodo con regole precise, che vanno studiate, approfondite e comprese nella loro totalità se si vogliono applicare con successo. Due ottimi testi di riferimento possono essere : La rivoluzione del filo di paglia e La fattoria biologica di Masanobu Fukuoka.

Questo geniale scienziato Giapponese è stato in grado di guardare molto nel futuro e di scorgere i problemi generati da un'agricoltura moderna troppo irrispettosa dei cicli naturali.

Oggi tematiche come l'impoverimento del suolo, l'indebolimento delle varietà colturali e la difesa della biodiversità sono al centro del dibattito agricolo e dei temi legati al giardinaggio. E' auspicabile un cambiamento nei rapporti uomo natura ed una maggiore consapevolezza del rispetto dell'ambiente in un mondo che si trova al bivio tra agricoltura biologica e organismi geneticamente modificati, che entrano a far parte anche delle comuni pratiche di giardinaggio.



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