Opuntia ficus indica
L’Opuntia ficus indica appartiene alla famiglia delle Cactacee ed è originaria del Messico, nonostante sia diffusa in tutto il mondo, in modo particolare lungo il bacino del Mediterraneo e in Australia. Presenta un fusto che può raggiungere dimensioni massime di circa 5 metri d’altezza, il quale è suddiviso in dei segmenti ovali, piatti, verdi, spinosi e con un diametro compreso tra i 30 e i 70 centimetri. Dalla fine della stagione primaverile fino a quella estiva, il fico d’India produce dei fiori a forma di coppa e di colore giallo o arancione. In seguito alla loro impollinazione, hanno origine dei frutti ovali, di dimensioni comprese tra i 10 e i 15 centimetri, ricoperti da spine che, quando maturano assumono una colorazione tipicamente arancione. Tutte le parti della pianta possono essere mangiate: i frutti da crudi e le pale da cotte.
Come si può già comprendere, l’Opuntia ficus indica predilige i luoghi colpiti dai raggi solari diretti, anche se è in grado di sopportare temperature fino ai 10 °C circa. Se si trova in climi in cui gli inverni sono molto rigidi, la pianta deve essere messa al riparo, vicino a muri, sotto delle tettoie o in alternativa, essere protetta con del "tessuto non tessuto", fino all'arrivo dei primi caldi primaverili. L’Opuntia ficus indica può essere messa a dimora anche in vaso; ciò facilita gli spostamenti in luoghi caldi durante i freddi invernali, tuttavia occorre sapere che potrebbe non produrre frutti. Da marzo a ottobre occorre annaffiarla almeno una volta al mese, soprattutto se si sta vivendo un forte periodo di siccità. In alternativa, la pianta sfrutta l’acqua delle piogge.
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L’Opuntia ficus indica è una pianta che si adatta o ogni tipo di terreno, anche se predilige un terriccio ben drenato, ricco di sabbia, non troppo ricco e decisamente poco umido. Ciò è dovuto al fatto che, grazie alla conformazione delle foglie, la pianta trattiene l’acqua assorbita durante le piogge incanalandola nelle foglie, utilizzandola in caso di necessità. Per quanto riguarda la moltiplicazione, essa solitamente avviene mediante talea. Occorre staccare una paletta dalla pianta madre, lasciarla asciugare per un periodo compreso tra le dodici e le quindici ore e poi procedere con il posizionarla in vaso o in piena terra. Concludere l'operazione di moltiplicazione con un'annaffiatura, in modo tale da agevolarne la formazione delle radici. I tempi di attecchimento dell’Opuntia ficus indica sono veramente brevi.
La pianta di Opuntia ficus indica può essere soggetta all’attacco d’innumerevoli parassiti e all’insorgere di alcune malattie che talvolta portano alla morte del fico d’India. I principali aggressori sono: le cocciniglie, la farfalla del cactus, la mosca mediterranea della frutta e le vespe. La cocciniglia si elimina usando del cotone imbevuto in acqua e alcool; le larve della farfalla del cactus penetrano all’interno delle foglie, provocandone l’ingiallimento. La mosca mediterranea aggredisce i frutti partendo dall’interno di essi (a causa delle larve). La Botryosphaeria ribis è un fungo che aggredisce il fusto; fare molta attenzione a marciumi radicali, giacché portano al proliferare del Fasarium e della Phytophora. La cura consiste nell’uso d’insetticidi, fungicidi e tenere sotto controllo l’umidità del terreno.