tetti giardino
Se vedere uno spicchio di verde in città oggi diventa sempre più raro, esiste un modo perchè lo sia un po' meno. Rivestire di tetti giardino le case, gli uffici o qualsiasi altra struttura, sia che abbia una copertura piana che falda. Il tetto giardino, detto anche tetto verde o green roof, fa bene agli occhi, ma anche all'ambiente. L'idea non è certo nuova: la mente non può non andare ai sontuosi giardini pensili di Babilonia, alle ville degli antichi romani o ai famosi tetti coperti di zolle in Scandinavia. Ma è tornata incredibilmente attuale in un'epoca in cui si tende a edificare ogni minima superficie vuota per far spazio alla sempre crescente popolazione. E allora può capitare di trovarsi di fronte a manti erbosi che ricoprono abitazioni private, aziende, uffici e persino scuole e parcheggi. In Gran Bretagna e Stati Uniti i tetti giardino rappresentano ormai una realtà consolidata, così come in Germania. Ma anche l'Italia, ultimamente, si sta dimostrando sensibile alla nuova moda eco-friendly. E un passo in questa direzione si è compiuto nel dicembre scorso in Parlamento. E' stata infatti approvata una proposta di legge ("Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani") che ha dato il via libera alla promozione di iniziative locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, compresi i giardini pensili.
Ma com'è costituito un tetto giardino? La prima componente è ovviamente il manto verde (prato, arbusti, vegetazione intensiva o estensiva); seguono uno strato di terriccio; uno strato di separazione e di ancoraggio delle radici, costituito da un filtro geotessile realizzato con fibre di poliestere e polipropilene; uno strato di immagazzinamento dell'acqua, costituito da "casseri" in plastica con la funzione di stoccare l'acqua per renderla disponibile in caso di siccità al manto verde e infine un filtro separatore o impermeabilizzazione. A proposito di impermeabilizzazione, prima di procede a un'installazione, bisogna usare degli accorgimenti. Innanzitutto verificare se essa è idonea o va risanata e informarsi sulla compatibilità della tipologia costruttiva di edificio con il progetto che si intende realizzare. Inoltre è consigliabile non applicare tetti giardino su pendenze che superano i 45°. Come per il verde a terra, anche per quello pensile è necessario prevedere un impianto di irrigazione. L'area verde si può rendere più percorribile e vivibile inserendo strati pavimentati e può essere abbellita con elementi d'arredo come panchine e gazebo. Ma prima di cominciare i lavori, occorre fare attenzione alle normative che regolano la materia. Per alcune tipologie di progetti, infatti, è necessario chiedere il nulla osta al Comune e - nel caso di un condominio - l'autorizzazione agli altri inquilini. Per conoscere in maniera più approfondita questa realtà, ci si può rivolgere anche all'AIVEP, l'Associazione Italiana Verde Pensile (segreteria@aivep.org - tel. 0039 335 383561).
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Tanti i buoni motivi per scegliere i tetti giardino. Prima di tutto, la loro funzione di equilibranti termici. Essi, infatti, trattengono nella terra dal 50 al 90 per cento dell'acqua piovana, che evapora poco a poco, impedendo il surriscaldamento della copertura e al contempo evitando la fuoriuscita del calore del fabbricato duranti i mesi freddi. Inoltre la copertura pensile riduce le emissioni di CO2 e allontana lo "spettro" dell' effetto serra, in quanto la vegetazione assorbe gli inquinanti più dannosi, come ossidi di carbonio, azoto, zolfo, anidride solforosa. Altri vantaggi ecologici sono l'assorbimento acustico, dato che le coperture verdi assorbono le onde sonore e ne riducono la propagazione; la riduzione dell'elettrosmog legato alle emissioni della rete mobile cellulare e delle ricetrasmettenti e la trattenuta delle polveri portate dal vento e delle sostanze nocive, che sono assorbite dalla fotosintesi delle piante. Nel caso delle aziende, si aggiunge un ulteriore vantaggio in termini d'immagine: la filosofia ecologica diventa un'operazione di marketing.
A dispetto di quanto si possa credere, i tetti verdi non sono necessariamente un lusso per pochi, ma ce ne sono per vari gusti e tasche. Si va dalla copertura fatta di piante rare e con tanto di piscina al fazzoletto di terra al costo di 50-80 euro al metro quadro. Tutto dipende dal tipo di verde scelto e dalla complessità dell'operazione. Un intervento progettato in fase costruttiva ha tendenzialmente un costo più contenuto di uno realizzato su una struttura preesistente. Ma installare dei tetti giardino rappresenta per molti versi un investimento. Si risparmia per esempio sui futuri costi di risanamento della copertura dell'edificio, protetto dagli agenti atmosferici, dalle radiazioni solari e dagli sbalzi di temperatura; ma anche sulle spese di riscaldamento e condizionamento, grazie all'azione di isolamento termico. Inoltre la trattenuta dell'acqua piovana da parte dei substrati e delle piante riduce la quantità di lavoro della rete fognaria e il rischio di sovraccarico e conseguente allagamento di canali e fiumi. Quanto alla durata nel tempo, un tetto giardino ben fatto resiste circa per una generazione. A patto che sia ben curato ovviamente.
Se è vero che la percezione dello spazio che ci circonda influisce sulla qualità della nostra vita, questa è un'ottima ragione per rendere più piacevole alla vista i luoghi in cui trascorriamo le nostre giornate. Facendo un regalo a noi stessi... e anche all'ambiente.
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