Leptospermum scoparium bonsai
ciao volevo sapere sè posso creare un bonsai con un leptospermum arbusto australiano grazie
Gentile Giuseppe,
quando si sceglie una pianta per farne un bonsai, in genere ci si lascia attrarre da tutte le piccole piante che si possono trovare in vivaio; gli esperti consigliano in genere di scegliere piante già conosciute e bonsaizzate spesso, questo semplicemente perché non tutte le piante reagiscono alla bonsaizzazione allo stesso modo, e quindi con piante “nuove” si può andare in contro a fallimenti dovuti alle cause più disparate. Quindi di solito si vedono, alle esposizioni ma anche nelle collezioni di bonsai degli hobbisti, piante più o meno delle stesse specie e spesso coltivate in maniera similare.
Anni fa ho avuto la fortuna di visitare il giardino in cui è conservata una delle collezioni più belle di bonsai presenti in Italia, tutti coltivati da un genio del bonsaismo, un professionista affermato, Giapponese trasferitosi in Italia; puoi immaginare il mio stupore nel vedere bonsai di ogni genere e specie, a fianco ai più canonici pinus penthaphylla o zelkova nire. Ho chiesto il perché di queste scelte, e la risposta è stata semplice: in Giappone si bonsaizzano le piante diffuse in Giappone, in Italia si dovrebbero bonsaizzare le piante diffuse in Italia, in modo da poter avere già disponibile il corretto clima, adatto ai nostri bonsai.
Opinione interessante, che negli anni mi ha fatto prendere in considerazione l’idea di bonsaizzare piante autoctone, non sempre con grandi successi: è difficile prevedere il comportamento di una pianta una volta che la si bonsaizza, anche se questa pianta si trova nella zona di origine.
Nel tuo caso, vuoi cercare di bonsaizzare un’essenza che in genere non viene bonsaizzata, originaria dell’Australia e della Nuova Zelanda.
I pro sono tanti: facilità di reperimento, costo non impegnativo della piccola pianta, fogliame minuto, ramificazioni dense, fiori primaverili spettacolari (immaginiamoli su un bonsai poi), frutti piccoli, che rimangono a lungo sulla pianta.
Sono tanti anche i contro: scarsa resistenza al freddo (in inverno dovrai tenere il tuo bonsai in serra fredda, pur trattandosi di un bonsai da esterno), scarsa adattabilità (i leptospermum non amano venire rinvasati, e le potature alle radici spesso portano alla morte della pianta), sconosciuta risposta alle potature (in natura i leptospermum sono grandi arbusti confusi e densi, con ramificazioni che si sviluppano in ogni direzione; i marinai di Cook, quando videro questi arbusti, li utilizzarono per farci delle rudimentali ma efficaci scope, da cui il nome della specie, Leptospermum scoparium; quindi una specie di saggina o di ginestra).
In ogni caso, la regola generale del bonsaista per hobby è sempre la stessa: morto un prebonsai, si va in vivaio e se ne prende un altro.
Quindi, se la domanda è: esistono notizie su come bonsaizzare un leptospermum?
La risposta è no, o meglio, ce ne sono poche e frammentarie.
Se la domanda invece è: ritieni possibile provare a bonsaizzare un Leptospermum?
La risposta è si, anche se le probabilità di successo sono poche.
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