consiglio talea magnolia e pino
Salve a tutti, vorrei creare due bonsai uno di pino e uno di magnolia tramite talea. Che consigli potete darmi?
Le foglie e gli aghi delle talee devono essere dimezzati ?
Scrivetemi tutto quello che c'è da sapere e i passaggi importanti che bisogna eseguire. Sono un po' inesperto, però mi appassionano tanto i bonsai. Sono stupendi!
Gentile Gian,
in genere le talee di piante resinose sono di difficile attecchimento, soprattutto se prelevi rami legnosi; puoi provare in primavera inoltrata a prelevare delle talee semi legnose, ovvero gli apici dei rametti d nuovo sviluppo, che siano ancora verdi, senza la corteccia spessa e dura. Per quanto riguarda invece la magnolia puoi prendere talee semi legnose primaverili o provare con talee legnose a fine estate.
Siccome non è sempre facile far radicare le piante, ovvero alcune radicano per talea con grande facilità, mentre altre danno risultati veramente deludenti, in genere si procede prelevando svariate talee, anche 15-20 per ogni pianta, in modo che le possibilità di successo si alzino, ed anche in modo che sia possibile scegliere tra le talee radicate quelle più vigorose e rigogliose.
Quindi, si prelevano gli apici di alcuni rami, quindi li si porziona in talee lunghe circa 5-7 cm, che contengano al loro interno almeno un paio di internodi, o di ciuffetti di aghi; si utilizza per il taglio un apposito coltello da taleaggio, che presenta una lama molto affilata, che va prima di tutto ben pulita ed affilata, per evitare di trasmettere malattie alle future talee.
Prelevate le talee, si asportano le foglie nella parte bassa, che va tagliata con un apice a V o obliquo, in modo che esponga all’aria una porzione il più grande possibile, e si dimezza la pagina di tutte le restanti foglie; si prepara un vassoio per la radicazione delle talee, riempito con un miscuglio di sabbia di fiume lavata e torba in parti uguali, che va annaffiato prima di porvi le talee, in modo che sia ben umido fino in profondità.
Quando i rametti sono pronti li si immerge nell’ormone radicante e li si inserisce nel terreno umido preparato precedentemente.
Il vassoio di taleaggio va tenuto in luogo caldo e umido, non esposto alla luce solare diretta, ma abbastanza luminoso.
Le annaffiature si forniscono in genere per mezzo di un vaporizzatore; le talee dovrebbero cominciare a radicare nell’arco di alcune settimane.
Cos’è l’ormone radicante e a cosa serve?
All’interno delle piante, come negli altri essere viventi, scorrono dei vasi che oltre alle sostanze nutritive ed all’acqua trasportano anche degli ormoni; alcuni di questi ormoni spiegano ad ogni singola cellula quale sia la sua funzione all’interno della pianta. In questo modo abbiamo cellule della corteccia dura e legnosa, cellule delle foglie, cellule delle radici. Una cellula che si trova all’apice di un fusto, sa già che da grande lei diverrà corteccia, non radice; quindi noi informiamo i tessuti della nostra talea, tramite l’ormone radicante, che dovrebbero invece sviluppare delle radici, non altro fusto. (spiegazione non scientifica e del tutto metaforica)
La talea è una delle pratiche più semplici e divertenti della propagazione delle piante, secondo me in molti casi più semplice anche della semina; dopo aver preparato delle piccole piante tramite talea, puoi valutare l’eventualità di preparare dei giovani bonsai tramite margotta, metodi di propagazione che richiede un poco di lavoro aggiuntivo, ma che può dare ottimi risultati.
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