olio essenziale bergamotto
Il Bergamotto è una pianta piuttosto conosciuta in Europa che appartiene alla famiglia delle Rutaceae e il cui nome scientifico è “Citrus bergamia”. Il Bergamotto si presenta come un albero alto all’incirca quattro metri, col fusto dritto e spesso e la corteccia che vira verso i toni del grigio. I fiori di quest’albero si caratterizzano per un profumo intenso e gradevole, lo stesso che viene utilizzato per preparare le essenze floreali a base di bergamotto. Sono bianche e hanno cinque petali. I frutti invece sono tondi e il loro colore varia da un verde acceso – quando sono ancora acerbi – a un giallo intenso quando raggiungono la giusta maturazione; somigliano a dei mandarini sia per la loro forma tondeggiante, sia per il fatto che presentano una buccia (il cosiddetto Esocarpo), un sottile tessuto bianco che la riveste interamente e preserva la polpa che si trova all’interno, l’Endocarpo, che come un’arancia è formato da una decina o più spicchi dotati di seme, dal retrogusto acre, leggermente amaro. Dal Bergamotto si ricava un olio essenziale molto usato in aromaterapia, quella scienza “alternativa” che per curare patologie più o meno gravi si serve proprio dell’aiuto di aromi naturali da inalare secondo il bisogno.
Il Bergamotto tuttavia non è una scoperta recente: già gli antichi infatti lo utilizzavano sfruttando le sue proprietà curative. Sul nome di questo alberello non c’è una versione univoca: c’è chi ritiene che derivi dalla città di Bergamo, dove l’olio di bergamotto sarebbe stato commercializzato per la prima volta, e chi invece sostiene che derivi dal termine turco “beg armudi”, ossia pero del signore. Non è chiara nemmeno la sua provenienza: per alcuni è originario delle Canarie, per altri della Cina e per altri ancora della cittadina spagnola di Berga. Quel che è certo è che si tratta di un agrume che probabilmente è il risultato di un innesto che vedrebbe come protagonisti limoni e arance amare. Dal punto di vista storico, il suo impiego è da sempre legato alla cosmesi naturale e al profumo, uno dei più antichi mai utilizzati in Europa: a realizzare la prima acqua di colonia al bergamotto fu proprio un italiano, Gian Maria farina, che nel 1704 viveva però nella città di colonia. Da allora essa si diffuse moltissimo, facendo passare un po’ in secondo piano un’altra grande proprietà del bergamotto, ossia la capacità – riconosciuta dagli antichi – di curare la febbre (soprattutto quella provocata dalla malaria, le cui epidemie erano molto frequenti) e i parassiti che attaccavano l’intestino.
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L’olio essenziale di bergamotto è un ottimo antidepressivo naturale: in aromaterapia vieni infatti usato per lenire tristezza, malinconia e ansia, nonché per attenuare gli effetti dello stress sull’organismo. Il bergamotto placa gli stati di agitazione, di paura e di angoscia, riportando la serenità e aiutando a riconquistare la pace dello spirito. L’olio essenziale di bergamotto è utile anche per tutte quelle persone timide, introverse, che hanno difficoltà ad approcciarsi con gli altri: favorisce infatti gli incontri, lo stare bene con gli altri e con se stessi. Il bergamotto è dunque efficace per contrastare adeguatamente un po’ tutte le patologie che interessano il sistema nervoso centrale: tra queste, non da ultima l’insonnia, che oggi affligge una parte importante della popolazione normale. La difficoltà di addormentarsi, i risvegli frequenti o anticipati all’alba hanno gravi ripercussioni anche sull’umore e sulla stabilità emotiva delle persone: per questo motivo un buon riposo è essenziale per la salute; il bergamotto aiuta a rilassarsi e concilia così il sonno, migliorandone la qualità e prolungandone la durata. Come tutti gli oli, anche quello essenziale di bergamotto può essere usato direttamente sulla pelle: spalmato sull’epidermide, infatti, ha un’efficace azione antisettica, antibatterica e disinfettante; viene usato per purificare la cute acneica e per lenire gli ascessi. Diluito, è ottimo per effettuare pediluvi rilassanti oppure per essere usato come lavanda vaginale: in questo caso, infatti, si dimostra davvero utile nella prevenzione e talora persino nella cura di candida, cistite e altre comini infezioni dell’apparato genitale o urinario.
L’olio essenziale di bergamotto deriva dalla buccia del frutto e viene ottenuto mediante spremitura a freddo. Il suo profumo è inconfondibile, fresco, intenso e lievemente fruttato. Può essere utilizzato per profumare gli ambienti: in questo caso bisogna diluire in un umidificatore o in un diffusore di essenze una goccia di olio essenziale per ogni metro quadrato dell’ambiente che si vuole profumare. Diluito per lavande vaginali, si usano otto gocce in un catino d’acqua; l’applicazione va ripetuta almeno due volte al giorno nel caso vi siano infezioni in corso. Infine, qualora si desiderino effettuare dei gargarismi, in un bicchiere colmo d’acqua vanno diluite cinque gocce di olio essenziale di bergamotto. I gargarismi vanno effettuati almeno due volte al giorno e devono essere piuttosto prolungati: la loro funzione è simile a quella del colluttorio; il bergamotto infatti disinfetta la bocca, lenisce gli ascessi in corso, cura e previene l’alitosi.
Essendo fototossico, questo olio non va applicato assolutamente sull’epidermide prima dell’esposizione al sole, poiché può provocare irritazioni e favorire l’insorgere di macchie cutanee. Il suo uso va evitato solo in questi casi, poiché, come la maggior parte dei preparati naturali, l’olio essenziale di bergamotto non è tossico e non irrita la pelle.
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