Dovendo parlare di quest'arbusto tipicamente invernale, arriva subito alla nostra mente una miriade di credenze correlate alle sue proprietà terapeutiche. È uno dei simboli verdi del Natale, a cui vengono associate le feste di fine d'anno.
Il nome scientifico è Ilex Aquifolium.
Appartiene alla famiglia delle Aquifoliaceae.
In Francia lo chiamano houx.
In Spagna assume il nome di acebo.
In terra tedesca viene nominato Steckpalme.
Nei paesi anglosassoni ha un significato tipico, holly.
È un arbusto sempreverde, con foglie coriacee, con contorno spinoso nelle piante giovani. Sono lucide e cerose sulla pagina superiore, opache e verde più chiaro su quella inferiore. I fiori sono di un grigio perlaceo, profumati; crescono nel periodo aprile-maggio. Il suo frutto è una drupa carnosa di colore rosso marcato.
È appetito dagli uccelli come il sorbo degli uccellatori. Il legno è usato per lavori delicati e fini di artigianato. Preferisce un'esposizione al sole. Il terreno adatto per la sua coltivazione necessita di un buon drenaggio; deve essere argilloso, non calcareo. È sensibile al gelo e alla siccità.
Oggi, questa pianta è annoverata fra quelle delle specie protette.
È utilizzato come arbusto ornamentale nelle composizioni natalizie.
Attorno a questa pianta sempreverde sono nate molte favole e leggende, specialmente nei paesi nordici. La più rinomata è la seguente.
C'era una volta un bambino che abitava in una casetta sperduta nel bosco. Tutti i giorni andava in cerca di legna per riscaldare il fuoco al focolare. Un giorno si inciampò in una pianticina con le foglie irte di aghi. Cadde a terra e si punse in diverse parti della mano. Il sangue gli usciva copiosamente. Invocò il dio del bosco perché lo soccorresse in questa grande caduta. Ripetè più volte la sua preghiera al dio protettore, ma invano. Gli apparve invece un elfo che subito lo medicò, lo fasciò accuratamente e lo accompagnò alla sua casetta.
Passò qualche giorno, il bambino tornò sul luogo dove era caduto. Con gran sorpresa, vide che sull'albero spinoso erano cresciute delle bacche rosse. Si fermò a pensare. All'improvviso gli si parò davanti il re del bosco che gli rivolse le seguenti parole:" Tu hai avuto fiducia in me, mi hai invocato; io non t'ho abbandonato, ho mandato un elfo che ti curasse. Per premiarti di questa grande fiducia in me, ho trasformato le gocce del tuo sangue in bacche rosseggianti. Questa pianta tu la potrai usare per guarirti dai tuoi malanni, ma per gli altri sarà molto dannosa."
Ancora oggi in quel bosco tutti vanno a ricordare quell'avvenimento.
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