coltivare piante
Lungo i secoli molto è cambiato in questo campo: sono cambiati i metodi e gli utensili, sono cambiate le coltivazioni ma sempre, con maggiore o minore fatica da parte dell'agricoltore, la madre terra ha ripagato il sudore con l'abbondanza dei suoi frutti.
Il contadino è sempre stato considerato l'ultimo gradino della scala sociale ed il suo lavoro poco remunerativo e di grande fatica. Ma chi può conoscere la sensazione provata da uomini e donne che lavorano la terra il giorno in cui, dopo giornate di duro lavoro e di attesa, spunta il primo germoglio ! Puntuale ogni anno la natura compie la magia......!
Il semino è diventato pianta vitale che buca la terra in cerca del sole e produce il germoglio, poi il fiore, poi il frutto. Solo chi ha bagnato le zolle di terra con il suo sudore può provare quella gioia! Sarà forse per questo motivo che negli ultimi decenni è molto cambiato il giudizio su questo tipo di lavoro infatti molte persone, talvolta delle coppie, decidono di lasciare la città per stabilirsi in campagna e spesso proprio con lo scopo di coltivare la terra e produrre da soli cibi sani e biologici operando una vera e propria scelta di vita, non raramente con una buona dose di coraggio.
Qualcuno assume un contadino ma c'è anche chi vuole imparare a coltivare la terra per provare proprio quella sensazione sottile e gioiosa di vedere fruttificare il proprio impegno.
Naturalmente non si può neanche lontanamente paragonare il lavoro di un ex-cittadino con quello dell'esperto contadino che per tutta la vita ha praticato l'agricoltura e ne conosce tutti i metodi ed i segreti ma, con un pizzico di buona volontà imparare si può riuscire.
Ingredienti: molta umiltà, curiosità, voglia di mettersi in gioco e tanto, tanto entusiasmo.
L'umiltà è fondamentale: anche se si è studiato molto e ricevuto titoli e riconoscimenti, per imparare a coltivare le piante bisogna necessariamente chiedere al contadino di insegnarci il suo lavoro, ricordando sempre che in questo campo lui è un maestro e noi dei perfetti ignoranti. La curiosità ci può aiutare per progredire più velocemente lungo il nostro percorso di "studio", infatti essa ci indurrà a documentarci per capire meglio i meccanismi della crescita e tutte le sue fasi, si possono fare dei veri passi da gigante in quanto il contadino di solito conta solo sulla sua esperienza, al massimo su quella dei suoi genitori o di chi ha insegnato loro, chi invece è abituato ad interrogare le scienze, può trarre vantaggio da questa sinergia.
Per quanto riguarda la voglia di mettersi in gioco e l'entusiasmo, questi vanno di pari passo e non appena cominceranno a vedersi i primi frutti cresceranno in modo esponenziale.
Chi vuole dedicarsi alla coltivazione delle piante deve però sapere in partenza che, pur essendo un'attività altamente gratificante, è abbastanza complessa.
Prima di tutto occorre distinguere tra lavori dell'orto e giardinaggio
Quest'ultimo richiede uno sforzo fisico più contenuto difatti viene praticato maggiormente dalle donne che peraltro dimostrano una più spiccata propensione per i fiori e la decorazione del giardino; zappare, sarchiare, usare attrezzi agricoli richiede infatti una forza fisica non indifferente che l'uomo non solo possiede ma può esercitare occupandosi dell'orto all'aria aperta con grande vantaggio per la salute.
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Non si possono ovviamente coltivare tutti gli ortaggi che vorremmo ma solo alcune qualità per così dire obbligate, in relazione al clima, alla latitudine, al tipo di terreno di cui si dispone ed al tipo di esposizione al sole. Esistono naturalmente alcuni prodotti, come ad esempio l'insalata, che si possono coltivare da nord a sud semplicemente variando il tempo della semina e della raccolta.
La prima operazione da fare per avere un bell'orto è prendersi cura del terreno quindi togliere i sassi e le erbe infestanti aiutandosi con la zappa e con il rastrello ed avendo poi l'accortezza di bruciare tutta l'erba che viene eliminata. Fatto ciò conviene innaffiare il terreno per una settimana o più perché in questo lasso di tempo spunteranno dai semini rimasti nella terra altre erbe infestanti che toglieremo e bruceremo ed otterremo così una più accurata pulizia del terreno. Occorre poi dare un po' di concime per garantirci un migliore raccolto: superfluo precisare che lo stallatico, cioè quel che resta nelle stalle o dagli allevamenti di conigli o pecore, è quanto di meglio si possa avere perché perfettamente in linea con i ritmi della natura. A questo punto viene il momento più bello: abbiamo fatto tanto lavoro e finalmente possiamo mettere a dimora le nostre piantine e la cosa migliore è comprarle al Consorzio agrario dove sono garantite e poi non resta che decidere come dividere lo spazio a disposizione.
Con la zappa si fanno dei bei solchi, possibilmente diritti, e poi, con l'aiuto di un piantatoio che può essere anche un bastone appuntito, dopo aver bagnato il solco si fa un bel buco nella terra dove si mette a dimora la piantina con il suo pane di terra. Questa operazione dovrebbe essere fatta di sera specialmente in estate quando il sole forte può danneggiare la piccola piantina. Per finire un po' d'acqua.
Durante il periodo di crescita le piantine vanno sorvegliate, si tolgono le eventuali erbe infestanti che dovessero ricomparire, si rincalzano e si innaffiano regolarmente spiando di giorno in giorno i progressi delle nostre piantine....con nostra enorme soddisfazione.
Sarà molto utile informarsi circa le malattie cui potrebbero andare incontro le coltivazioni cercando di usare il meno possibile medicinali nocivi per la salute.
Se nel nostro terreno c'è spazio conviene piantare anche alberi da frutto che con poca fatica ci daranno saporita frutta di stagione. Le cure richieste sono, oltre all'innaffiatura che varierà secondo le condizioni climatiche, la concimazione (sempre preferibile lo stallatico) e la potatura. Quest'ultima può essere definita una vera e propria arte e, nel caso in cui non si abbia voglia di apprenderla, ci si può rivolgere ad un potatore ed assicurarsi così una buona produzione ed un albero in buona salute. Anche per gli alberi da frutta c'è il rischio di malattie delle piante quindi vanno amorevolmente sorvegliati.
Per chi invece vuole occuparsi solo di piante ornamentali ha comunque un'ampia scelta: dalla cura dei fiori a quella del prato, alle piante grasse, piante aromatiche, piante acquatiche, rampicanti. La scelta varierà secondo i gusti personali ma anche in base alle dimensioni del giardino ed alla sua conformazione.
Anche le piante ornamentali hanno comunque bisogno di zappettature, rincalzature e periodicamente vanno tolti fiori e foglie secche, inoltre occorre potare quando è tempo ed affrontare le eventuali malattie delle piante.
Anche chi non ha un terreno a disposizione può appassionarsi all'hobby del giardinaggio; basta una balcone o per i più fortunati una terrazza, per coltivare fiori e piante di ogni genere. Volendo anche le piante di appartamento possono dare grandi soddisfazioni oltre ad arredare elegantemente gli ambienti, certo a condizione che siano luminosi. Ed infine perché non appassionarsi al bonsai ? Un'arte antica che richiede impegno, pazienza ed applicazione con la quale si possono creare dei veri capolavori in miniatura.
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