Ontano nero, Ontano - Alnus glutinosa
Vi sono circa 15 specie do Ontano, diffuse in buona parte delle zone temperate a nord dell'equatore, e sulle zone montuose dell'America centrale e meridionale. La specie A. glutinosa è originaria del continente Europeo; ha corteccia marrone chiaro, abbastanza ruvida, e foglie verde scuro, arrotondate, di dimensioni medie, solitamente non raggiunge dimensioni superiori ai 20-25 metri. La chioma è di forma pressoché conica, con ramificazioni abbastanza regolari e rami abbastanza sottili e non troppo vigorosi. All'inizio della primavera, prima che compaiano le foglie, produce amenti, maschili e femminili sullo stesso albero, che in tarda estate e in autunno lasciano spazio ai frutti, false pigne legnose di colore verde chiaro, che in autunno liberano numerosissimi semi. I frutti, una volta secchi, permangono sulla pianta per molti mesi, a volte per anni.
Famiglia e genere | Fam Betulaceae..Il genere conta una trentina di specie |
Tipo di pianta | Alberi o cespugli, decidui |
Esposizione | Sole |
Rustico | Sì per le specie più comuni in Europa |
Terreno | Poco esigente. Umido, povero, non calcareo |
Colori | Infiorescenze (amenti) marroni, legnosi |
Coltura | Facile |
Fioritura | primavera |
Altezza | Dagli 8 ai 25 m |
Propagazione | Seme, margotta |
Gli ontani fanno parte della famiglia delle Betulaceae. A questa appartengono altri alberi o cespugli come le betulle e i noccioli, tutti caratterizzati da amenti: infiorescenze a grappolo, pensili. Sono spighe composte da fiori senza petali né sepali. Su ogni singolo amento ci sono fiori di un solo sesso, quindi solo maschili o femminili. Negli ontani quelli femminili hanno la caratteristica di essere particolarmente duri e legnosi. Questo ci aiuta a distinguerli dalle altre piante della stessa famiglia. I semi che liberano sono alati. L’impollinazione avviene ad opera del vento e molto raramente tramite insetti. Per questo è considerato una essenza che può causa di allergia. Le foglie sono, in generale, ovate, alterne e con margine dentato.
La chioma è ovale, piramidata, inizialmente verde vivace per poi farsi scuro con l’avanzare del periodo vegetativo. Può assumere una forma a cespuglio visto che, con opportune potature, si possono sviluppare diversi tronchi direttamente dalla base. Questo tipo di trattamento viene effettuato quando si vogliono crescere esemplari da usare per la falegnameria o per la produzione di pali.
Il nome ha etimologia incerta. Potrebbe derivare dal celtico e significare “presso la riva” oppure fare riferimento alla caratteristica delle foglie di invecchiare precocemente.
Gli ontani sono alberi dalla taglia media che possono raggiungere, raramente, i 20-30 metri di altezza. Crescono quasi esclusivamente nelle zone umide e paludose o vicino ai corsi d’acqua.
Gli amenti femminili danno origine a dei frutti simili a dei coni nei quali si trovano i semi.
gli ontani necessitano di posizioni soleggiate, possibilmente in zone aperte, lontano dall'ombra di altri alberi. In natura infatti gli ontani sono piante colonizzatrici, che tendono a farsi sopraffare da altre specie con il passare degli anni. Non temono il freddo e neanche il caldo; questi alberi hanno una crescita abbastanza rapida nei primi anni, quindi raggiungono rapidamente le dimensioni definitive, ma non sono molto longevi, è bene ricordare queste caratteristiche quando si decide di porre a dimora un ontano nel proprio giardino.
gli ontani vengono utilizzati da secoli per bonificare i terreni infertili e impregnati d'acqua, infatti crescono di preferenza su terreni sassosi, poveri di materiale organico, anche in presenza di acqua stagnante. E' sconsigliato interrare un ontano in terreni acidi o in zone molto soggette a lunghi periodi di siccità.
Queste piante, inoltre, come anche le leguminose, hanno dimostrato essere in simbiosi con batteri azoto-fissatori, questo le rende utili anche per migliorare la composizione chimica dei terreni in cui vengono poste a dimora.
avviene per seme, in primavera, utilizzando i semi dell'anno precedente, ai quali è opportuno far passare almeno alcuni mesi in luogo freddo, per simulare la stagione invernale. In primavera si possono praticare anche talee, che vanno fatte radicare in un miscuglio di terriccio e sabbia in parti uguali, che va mantenuto sempre umido fino a completa radicazione delle talee.
questa pianta non teme particolarmente parassiti e malattie; occasionalmente i germogli possono essere rovinati dagli afidi, inoltre fare attenzione a cancri rameali e malattie fungine.
A. incana, ontano grigio, originario dell'Europa centrale, ha corteccia liscia e grigia.
A. cordata, ontano Italiano, originario dell'Italia e della Corsica, necessita di moltissima luce.
A. rubra, ontano rosso, originario del continente americano.
Sono presenti in Europa, Nord dell’Asia e Nord America. Sono molto frequenti nelle zone umide e paludose o che vengano periodicamente inondate. La diffusione delle varietà dipende dal clima e anche dall’altitudine. In passato sono stati usati per la bonifica degli stagni e si sono creati degli autentici boschi con una o più varietà di queste piante.
Il clima ideale è quello delle zone fresche prealpine. Non amano assolutamente le zone torride. Solo l’ontano bianco riesce ad adattarsi a vivere in quelle condizioni.
Per ottenere delle piccole piante si possono seguire diverse strade.
Prima di tutto si può provare la semina. Un accorgimento importante è quello di far vernalizzare il seme. Deve essere tenuto durante l’inverno all’aperto o in frigo per diversi mesi, a basse temperature. Questo aiuta la germinazioni riproducendo le condizioni naturali.
La semina si effettua in primavera in un misto di sabbia e torba, anche senza coprire il seme. Bisogna mantenere il suolo sempre umido, senza ristagni. Le piantine dovrebbero nascere nel giro di due settimane. Un metodo più veloce per ottenere una pianta adulta è la margotta di ceppaia. La pianta madre deve venire tagliata all’altezza del colletto. Sarà quindi stimolata a produrre nuovi germogli dalla base. Questi devono essere parzialmente ricoperti di terra. Di conseguenza produrranno radici e si potranno staccare e mettere a dimora singolarmente.
Bisogna anche sottolineare che è una pianta autoctona in Italia. Chi volesse piantarla in un proprio terreno può provare a chiederne degli esemplari al Corpo Forestale dello Stato.
Ha foglie lunghe 10 cm e larghe 7,5, verde scuro. Sopra sono lisce, ma sotto risultano pelose. Le foglie e i rametti giovani risultano appiccicosi. La corteccia è grigia e con fessurazioni. Gli amenti sono lunghi 10 cm, giallo-verdi. Quelli femminili invece sono rossi. Ha frutti legnosi, scuri e lunghi 2 cm. La chioma è a cono largo (ma spesso cresce come cespuglio e quindi ha più tronchi) e può raggiungere i 25 m di altezza. È originaria del Nord Africa, dell’Asia Orientale e dell’Europa. Vive nelle zone fluviali dove si creano boschi con l’essenza pura o in combinazione con altri alberi. Vive fino ad una altitudine di 1200 metri.
La varietà “imperialis” ha fogliame di aspetto piumoso, delicato e molto elegante.
E’ originario del Caucaso e dell’Europa. Il suo areale si estende fino ai 1500 metri di altitudine. È molto diffuso sulle Alpi e sugli Appennini, in quanto vive in un ambiente tipicamente montuso, nelle vicinanze di corsi o specchi d’acqua.
Ha foglie ovate, lunghe 10 cm e larghe 5, verde scuro sopra e grigie e pelose sotto. La corteccia è grigio scuro. Gli amenti maschili, penduli, sono lunghi 10 cm, sul rosso. I frutti sono conici e lunghi circa 2 cm.
La chioma è cono largo, il tronco è dritto e sottile e raggiunge un’altezza di 20 m.
La varietà aurea porta foglie e amenti dorati mentre i rami sono arancioni.
Viene inoltre spesso usato per il consolidamento di argini e scarpate.
Ha foglie rotonde, lunghe e larghe 10 cm. Il colore è verde scuro sulla pagina superiore e pallido e peloso in quella inferiore. La corteccia è grigia, poco fessurata e liscia.
Gli amenti femminili sono piccoli e rossi, quelli maschili lunghi circa 8 cm, i frutti legnosi e lunghi 3 cm.
La chioma ha forma di cono largo, verde lucente e molto densa. L’altezza va dai 15 ai 25 m. È originario del nostro paese e si può trovare anche in Sardegna. Può creare dei boschi lungo le rive dei fiumi.
Se ne ricava un legno leggero.
Ha foglie ovate, lunghe più di 10 cm e larghe 8, con apice appuntito. Sopra sono verde scuro mentre sotto sono blu-verdi. La nervatura, a contrasto, è invece rossastra. La corteccia è grigiastra. Gli amenti maschili sono lunghi 15 cm, gialli. I femminili sono rossi.
La chioma è a cono largo e può raggiungere i 15 metri di altezza.
Ha un aspetto molto simile a quello di una betulla.
È originario dell’America settentrionale, soprattutto del nord-ovest. Vive sulle rive dei fiumi.
| Ontano nero | Ontano bianco | Ontano napoletano | Ontano rosso |
Altezza | 25 m | 20 m | 25 m | 15 m |
Durata della vita | 150 anni | 100 anni | 100 anni | 100 anni |
Foglie | obovate | ovate | rotonde | Da ovate a ellittiche |
Forma | A cono largo o cespuglio | A cono largo | A cono largo | A cono largo |
Corteccia | Grigia scura, fessurata | Grigia scura, fessurata | Grigia e liscia, poco fessurata | Grigio pallido, rugosa |
Habitat | Fluviale fino a 1200 m | Montuoso, zone umide fino a 1500 m | Montuoso, zone umide fino a 1500 m | Su rive dei fiumi e lungo le coste. Anche zone montuose |
Alnus viridis: in America, Asia ed Europa
Alnus acuminata: Americhe
Alnus orientalis: Turchia, Siria, Cipro
Alnus Tenuifolia: Nord America
Alnus rugosa: Nord America
Gli ontani sono tipiche piante “pioniere”: si adattano a vivere in terreni poveri e disagiati ecologicamente. Viene perciò usato da sempre per la bonifica di terreni paludosi o per il consolidamento di argini e scarpate.
I batteri Rhizobium (azoto-fissatori) si annidano nelle loro radici e causano la nascita di noduli radicali. Il batterio sottrae dei nutrienti alla pianta, ma ne restituisce degli altri, tra cui l’azoto (che il batterio ricava dall’aria).
In questa maniera la pianta riesce a rendere il terreno più fertile. È stato anche dimostrato che quando un esemplare di ontano muore, con la sua decomposizione, arricchisce il terreno in azoto in misura molto maggiore rispetto ad altre piante.
È così utile all’ambiente in ogni momento: quando è in vita e quando non lo è più.
L’ontano nutre numerosi funghi quando perisce e diventa legno morto. Può però anche stabilire un rapporto di simbiosi con alcuni di essi. In generale si è riscontrato che più di 24 specie si trovano abitualmente nelle vicinanze di questi alberi. Sono perciò piante molto preziose.
D’altra parte la presenza di un determinato tipo di funghi può aiutare nell’identificazione di patologie di quel determinato gruppo di alberi.
Nella mitologia questo albero era associato al dio Chronos e ai morti.
Nel Medioevo è stato associato alla stregoneria a causa del suo legno rosso come il sangue e alla sua strana abitudine di vivere vicino o nell’acqua. In alcune zone però gli veniva attribuita anche la capacità di allontanare il fuoco dalle case.
Nel Sud della Francia vi sono diverse feste che consacrano questo albero come simbolo dell’arrivo della primavera.
Il suo aspetto è particolarmente gradevole: è di un colore rosso-arancione, molto liscio e privo di nodi e imperfezioni. Il legno di ontano nero è rinomato per la sua durevolezza in ambiente umido. Per questo è stato usato per la costruzione di palafitte. In particolare tutto il basamento di Venezia è stato ed è ancora costruito con questo legno. All’epoca furono usati ontani neri provenienti dall’attuale Croazia.
Il suo legno è parimenti utilizzato nella liuteria, soprattutto per la produzione di chitarre di alta gamma. È utile anche per la realizzazione di tutti quei manufatti in legno che devono venire a contatto con l’acqua: tinozze, vasche , saune, parquet da usare nelle cucine o nei bagni e come decorazione negli acquari. L’ontano rosso era usato dagli Indiani d’America per la costruzione delle canoe.
Fornisce anche un’ottima legna da ardere: ha un potere calorifico molto alto. È molto richiesto dai fornai e come combustibile per chi produce distillati. Il suo legno è, come abbiamo detto, molto liscio ed omogeneo. È quindi ideale per la scultura. Se ne fanno ornamenti per mobili, modellini e giocattoli. Era anche l’albero di elezione per la produzione di zoccoli (infatti è a questo albero che fa riferimento Ermanno Olmi ne “l’albero degli zoccoli”)
Il suo legno e la sua corteccia contengono molto tannino. Quest’ultima veniva utilizzata per l’aromatizzazione di alcuni amari e per ricavarne un colorante grigio.
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L'ontano cresce bene in zone aperte e in posizioni soleggiate, lontane da altri alberi che possano fargli ombra. Si trat
visita : ontano pianta
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L’Ontano bianco (Alnus incana) è un albero o arbusto pollonante poco longevo, appartenente alla famiglia delle Betulacea
visita : ontano bianco
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Le betulle sono alberi di media grandezza o grandi arbusti, diffusi in natura in gran parte delle zone temperate dell’Em
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L’Ontano napoletano (Alnus cordata) è un albero endemico del Sud Italia, appartenente alla famiglia delle Betulaceae. Ra
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