Castagno - Castanea sativa
Al genere castanea appartengono circa 10-15 specie di alberi, la specie C. sativa - castagno è la più comune in Italia e in Europa, con alcune cultivar tra cui la più famosa è il marrone.
Questo albero è originario dell'area mediterranea, è molto longevo e può raggiungere dimensioni imponenti, fino a 30-35 m di altezza e 8-10 di diametro del tronco. Le piante giovani hanno corteccia marrone liscia, con gli anni il tronco assume un aspetto rugoso e scabro. La chioma è ampia, di dimensioni vicine alla metà dell'altezza totale della pianta. Le foglie sono lanceolate, con margine dentellato, con la pagina superiore verde brillante e la pagina inferiore più chiara e pubescente; in autunno assumono colorazione giallo-arancio, prima di cadere. In giugno produce fiori, maschili e femminili sulla stessa pianta, che in autunno danno origine a grossi ricci legnosi e spinosi, al cui interno si possono trovare 2-3 grossi semi, chiamati castagne, consumati cotti o utilizzati per produrre una gustosa farina. I fiori di una stessa pianta sono solitamente incompatibili tra loro, quindi per poter ottenere i frutti è necessario possedere più di un esemplare di castagno.
Per quel che riguarda l'esposizione di questo tipo di pianta, gli alberi di castagno amano le zone soleggiate dove possono ricevere alcune ore di irraggiamento diretto al giorno e i terreni collinari, o di media montagna, possibilmente posti in pieno sole; non vegetano bene in pianura poichè non amano le estati troppo calde e asciutte, così come non amano i climi troppo rigidi.
E' bene considerare questo aspetto se si intende coltivare questa varietà per poterne raccogliere i frutti.
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Per una buona crescita e il migliore sviluppo, questi alberi necessitano di un terreno sabbioso, molto ben drenato, si adattano senza problemi sia ai terreni acidi, sia ai terreni alcalini. Mal sopportano la siccità, preferendo terreni abbastanza umidi; gli esemplari molto giovani necessitano di regolari annaffiature, soprattutto nei mesi estivi, altrimenti è probabile che rimangano dei semplici cespugli, senza mai sviluppare un portamento da albero.
E' comunque un albero piuttosto rustico e resistente, quindi può adattarsi a terreni non propriamente ottimali.
La moltiplicazione di questo genere di albero avviene per seme, utilizzando in autunno le castagne appena colte. Queste vengono poste a dimora in un contenitore riempito con un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali, che va tenuto in luogo fresco, ma lontano dal gelo, e sempre umido. Le piantine di castagno vanno coltivate in vaso per alcuni anni prima di poter essere messe a dimora, così da consentire loro di raggiungere il giusto grado di robustezza, prima di essere piantate in piena terra.
Gli afidi spesso rovinano i germogli e i fiori, producendo una patina collosa su cui facilmente attecchiscono muffe e funghi. Alcune piante di castagno possono venire colpite dal cancro del cipresso, che è una malattia che colpisce i tessuti del legno e che viene provocata da un fungo.
E' bene controllare con attenzione i propri esemplari ed intervenire con tempestività in caso di presenza di segni di parassiti o malattie.
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