Acero grigio - Acer Griseum

vedi anche: Acero

Generalità

Piccolo albero a foglie caduche, originario dell’Asia centrale, l'acero grigio ha fusto corto e ben sviluppato, con corteccia decorativa, di colore bruno rossiccio, o aranciato, che tende con il tempo a sfogliarsi in sottili lamelle, sia sul fusto che sui rami di almeno 2-3 anni. La chioma è ben sviluppata, tondeggiante o a vaso, non eccessivamente densa; le foglie sono profondamente incise in tre lobi ovali, appuntiti, leggermente seghettati, di colore verde scuro, leggermente rugose e con venature molto evidenti.

Durante la stagione tardo autunnale l’acer griseum assume una colorazione molto vistosa, rosso arancio, che persiste per alcune settimane. In primavera produce piccoli fiori verdastri o gialli, riuniti in grappoli, poco appariscenti; in autunno maturano i frutti, le tipiche samare alate prodotte dagli aceri.

Questo albero è adatto come esemplare singolo, anche in giardini non eccessivamente grandi, poiché in genere si mantiene al di sotto dei 10 metri di altezza; questa essenza viene utilizzata anche come bonsai.

Acer <em>griseum</em> - Albero

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Esposizione

acero grigio L’acero grigio è una pianta che necessita di un luogo assolato per crescere al meglio. Porre quindi l’acer griseum in luogo ben luminoso (meglio se la luce del sole è diretta), soleggiato o parzialmente ombreggiato; queste piante non temono il freddo e possono sopportare anche lunghi periodi di gelate intense. Nonostante cio, particolare attenzione deve essere data alle piantine più giovani, più deboli e che temono maggiormente gli sbalzi di temperatura e i cambiamenti climatici. Un'accortezza è quella di coprire le piantine più delicate e giovani con del telo per evitare che vento forte e gelate le sradichino dal terreno. Si tratta di una pianta completamente rustica per i nostri climi, anche perchè durante il periodo invernale perde il fogliame, entrando in un periodo di riposo vegetativo.

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    Annaffiature

    Gli aceri grigi non necessitano di particolari attenzioni e neppure di annaffiature particolari.

    Le piante adulte si accontentano delle piogge, anche se possono necessitare di sporadiche annaffiature abbondanti in caso di lunghi periodi di siccità durante i mesi primaverili. I giovani alberi di acero grigio appena messi a dimora vanno annaffiati, più o meno ogni 2-3 settimane, lasciando comunque che il terreno divenga ben asciutto tra un’annaffiaturae l’altra; durante l’inverno non sono necessarie annaffiature. Verso l’inizio della primavera è consigliabile spargere sul terreno, ai piedi della pianta, dello stallatico maturo, oppure del concime granulare a lenta cessione.


    Moltiplicazione

    corteccia acero grigio La bellezza dell'acero grigio ci invoglia a coltivarlo, ammirarlo in tutto il suo fascino e a riprodurre altre specie di questa pianta. Se desiderate ottenere altre piantine di acero, è opportuno seguire alcune regole fondamentali.

    La moltiplicazione delle piante di acero grigio avviene generalmente per seme, in primavera; prima di porre i semi in semenzaio è consigliabile porli in frigorifero per alcune settimane, e quindi in acqua per almeno una giornata. La propagazione avviene anche per talea semilegnosa, in estate.


    Acero grigio - Acer Griseum: Parassiti e malattie

    acero Gli esemplari di acer griseum possono venire attaccati dagli afidi e dagli acari, anche se di solito le infestazioni non sono cosi preoccupanti per la salute dell’intera pianta. Questo perchè i danni provocati non sono irreparabili e con specifici prodotti reperibili nei migliori vivai è possibile risolvere facilmente il problema.

    Al contrario, un problema piuttosto grave per l'acero grigio, come di molti altri aceri, è la siccità che può causare danni alla pianta, visibili sopratutto nelle foglie. Se l'acqua scarseggia e le temperature sono elevate, sulla pianta si possono iniziare a vedere foglie sempre più secche ed accartocciate su loro stesse. Attenzione anche allo sviluppo di funghi e batteri che si manifestano con macchie piuttosto scure sulle foglie e vanno rimossi in tempo per evitare l'indebolimento e l'infestazione completa della pianta.