Albero dei sigari - Catalpa bungei
Albero di piccole dimensioni, diffuso in natura nell’Asia centrale, le piante di Catalpa bungei in Europa vengono utilizzate molte varietà di catalpa, come pianta da giardino. L'albero dei sigari sviluppa un corto fusto tozzo, dalla corteccia chiara, che si allarga in una chioma tondeggiante, molto ramificata e fitta; il fogliame è di colore verde chiaro, caduco, leggermente coriaceo, di forma ovale, allungata ed appuntita; raggiunge abbastanza rapidamente i 5-6 metri di altezza. Durante i mesi primaverili le catalpe producono grandi fiori a trombetta , di colore rosato, riuniti in grappoli, ai quali seguono lunghe silique contenenti i grossi semi scuri. Alcuni ricercatori hanno scoperto che l’olio essenziale contenuto nel fogliame di alcune specie di catalpa ha un efficace azione antizanzara; dalla catalpa bungei è stata selezionata una particolare specie di albero, la Catambra, che contiene nel suo fogliame una grande quantità di olio essenziale, tanto che un paio di piante possono riuscire a tenere lontane le zanzare da un giardino di piccole dimensioni; in alcuni comuni del nord Italia le catambra vengono utilizzate nei giardini e nei parchi pubblici, per allontanare la minaccia dei fastidiosi insetti.
Queste piante sono di facile coltivazione e, oltre all’effetto antizanzara, provvedono anche, durante i mesi estivi, una buona porzione di ombra fresca, sono quindi consigliabili anche come esemplari singoli in giardini contenuti. Per questo è opportuno conoscere le esigenze colturali dell'albero dei sigari se si ha intenzione di crescerlo nel proprio giardino di casa.
Gli esemplari di
albero dei sigari prediligono posizioni soleggiate, ma si adattano anche alla mezz’ombra; si tratta di alberi molto resistenti, che non temono il freddo invernale o il caldo estivo. Volendo è anche possibile coltivare la catalpe in ampi contenitori, ricordando di provvedere con un'adeguata irrigazione.
- La catalpa, conosciuta anche come albero dei sigari, è molto popolare nei giardini di tutta Europa perché risulta molto decorativa dalla primavera fino all’autunno inoltrato. È infatti caratterizzata ...
In genere le piante di catalpa si accontentano dell’acqua fornita dalle piogge, anche se è consigliabile annaffiare i giovani alberi da poco posti a dimora e gli esemplari coltivati in contenitore. In primavera è opportuno interrare alla base della pianta del concime organico ben maturo per permettere una crescita ottimale della specie. In caso di periodi di siccità, la catalpa riesce a sopravvivere alle condizione meteorologiche difficili ma esclusivamente per un breve periodo. Se il terreno è arido e secco per una durata piuttosto lunga, la pianta risentirà della mancanza d'acqua e inizierà a perdere foglie e indebolirsi. In ogni caso, tra un'annaffiature e l'altra è fondamentale permettere al terreno di riposare e seccarsi. Una volta asciutto, si potrà procedere con la nuova irrigazione.
Pur prediligendo terreni soffici e ricchi di humus, la catalpa può adattarsi anche in condizioni avverse, purchè il terreno sia ben drenato. Per quanto riguarda gli esemplari coltivati in vaso, si consiglia di sostituire il terriccio contenuto nel vaso ogni 2-3 anni. Per una crescita ottimale delle catalpa, il suolo ideale deve essere fertile e ricco; solo cosi la pianta potrà svilupparsi al meglio. Quando avviene la ripresa vegetativa, un passo importante da compiere è utilizzare del concime organico maturo per assicurare all'albero dei sigari un nutrimento adeguato. Con il passare del tempo, quando la pianta avrà raggiunto la maturità, riuscirà a recuperare da se il nutrimento necessario al suo mantenimento grazie all'apparato radicale particolarmente sviluppato e profondo.
La moltiplicazione di questa specie avviene per seme, in primavera; è possibile riprodurla staccando un paio di baccelli ed estraendone i semi. Questi appariranno alati, piatti con ciuffi di peli dal colore bianco giallastro sulle estremità. E' opportuno lasciare poi i semi a mollo per un giorno intero e poi procedere con la semina nel terreno ideale. Questo deve essere mantenuto sempre caldo e umido. In questa fase è bene tenere sotto controllo semi e piantine in quanto più delicate e giovani. Vento, intemperie o irrigazione eccessiva infatti causerebbero la morte immediata delle piantine. In tarda primavera o all’inizio dell’estate è possibile praticare talee, prelevandole dagli apici dei rami che non hanno prodotto fiori. La talea è una particolare tecnica di moltiplicazione che permette di dar vita a nuove piantine di catalpa partendo dall'impiego di piccoli rametti o radici della specie madre prescelta e installandola in terreni adatti).
L'albero dei sigari è una specie che spesso viene attaccata da parassiti e sviluppa malattie, soprattutto negli ultimi decenni. Se in passato erano rare le occasioni in cui la catalpa risentiva di questi problemi, oggi, a causa delle condizioni climatiche differenti e del repentino innalzamento delle temperature (anche e soprattutto durante la stagione invernale), questa specie è soggetta in particolare all'attacco di afidi e allo sviluppo del Varicillium. Gli afidi rovinano i boccioli ed i germogli ma generalmente si riesce a rimettere in forma la pianta in breve tempo grazie all'impiego di specifici antiparassitari reperibili in commercio. Il varicillium invece, è un fungo molto pericoloso per la pianta che provoca il disseccamento generale dei rami e in casi estremi, anche la morte stessa della catalpa. Un ulteriore problema che può presentarsi è la comparsa dei bruchi o larve minatrici. In questo caso, basterà rimuoverli manualmente per permettere alla pianta di svilupparsi senza ulteriori problemi.
La Catalpa sarebbe un albero poco conosciuto dalla maggior parte delle persone se non fosse per un esperimento botanico che negli ultimi anni ha portato questa pianta alle luci della ribalta. La Catalpa infatti è stata utilizzata come base per realizzare la Catambra, pianta nata per iniziativa dei vivai Ambrogio di Brescia e diffusa a macchia d'olio grazie alla sua proprietà di pianta antizanzare, confermata anche dal Brevetto Europeo.
Le piante di Catambra sono tutte vendute con un'etichetta che attesta il numero della pianta, il brevetto e le sue caratteristiche di pianta antizanzare. Una scoperta che ha permesso di risolvere il fastidioso problema che ogni estate si presenta, ovvero l'attacco delle fastidiose zanzare che con i primi caldi iniziano a diffondersi provocando con la loro punture, prurito e irritazione.
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