Coltivare abete bianco
In Italia è presente in particolar modo sulle Alpi e sugli Appennini. Una delle sue caratteristiche principali è sicuramente l'altezza, infatti è un albero che può raggiungere anche i 40 - 50 metri, è un sempreverde e presenta sia fiori maschi che fiori femmina.
Durante i primi anni di vita può vivere anche in zone d'ombra e, in generale, risulta essere un albero molto longevo visto che molti esemplari raggiungono anche i seicento anni d'età. L’abete bianco è molto conosciuto in erboristeria grazie alle sue proprietà curative e, in definitiva, non è solo una pianta ornamentale ma è anche molto utile all’uomo. L’abete bianco è caratteristico della zona del Caucaso e dei monti Urali. Il legno del tronco è particolarmente tenero, il che lo rende particolarmente adatto per essere lavorato in falegnameria. Il legno di abete bianco è sicuramente simile a quello dell’abete rosso ma risulta essere molto più resistente all’acqua e all’umidità.
La corteccia d’abete è particolarmente nota per produrre una trementina di altissima qualità. La trementina è presente in alcune sacche, simili a delle vesciche, che si trovano sulla corteccia. Coltivare questa specie serve per produrre e realizzare prodotti in resina. La trementina d’abete è conosciuta sin dal 1500 quando il famoso medico e botanico transalpino Pierre Belon la annotava nel suo “De Arboribus coniferis”. L’uso di questa sostanza in farmacia, invece, risale alla fine del ‘700 come si può evincere dalla Farmacopea di Londra.
La corona dell’abete bianco è conica e abbastanza stretta mentre i rami sono normalmente intricati su diversi livelli e presentano punte che si rivolgono verso l’alto.
Le foglie sono aghiformi, presentano una leggera dentatura verso la punta e sono di colore verde scuro, seppur con venature bianche. Le pigne, invece, hanno una forma generalmente cilindrica e raggiungono la lunghezza di 15 cm. A seconda dello stato di maturazione il loro colore passa dal verde all’arancione scuro. Purtroppo, a causa dell’inquinamento e dell’azione nefasta dell’essere umano l’abete bianco è molto meno diffuso. Le cause principali di questa diminuzione sono il disboscamento, le infestazioni da parassiti e lo sfruttamento intensivo del legno per selvicoltura e carpenteria.
- La tradizione dell'Abete di Natale affonda le sue radici nelle più svariate culture europee: i celti e le popolazioni nordiche veneravano le conifere sempreverdi, simbolo di vita eterna, alberi cosmic...
- L'Abete Abies concolor è una conifera sempreverde, originaria dell'America settentrionale; si tratta di un albero a crescita abbastanza lenta, mediamente longevo, che può raggiungere i 15-25 metri di ...
- L'Abies Koreana è una conifera a crescita lenta lenta, di medie dimensioni, originaria della Korea; gli esemplari adulti possono raggiungere i 9-10 metri di altezza, nell'arco di alcune decine di anni...
- L'abies picea, o abete rosso, è una conifera diffusa particolarmente in Europa settentrionale e centrale. Rispetto ad altri tipi di abete, questo genere presenta degli aghi singoli, mai raggruppati; q...
Come già accennato in precedenza, il legno dell’abete bianco è molto utilizzato in falegnameria e spesso è impiegato nella fabbricazione di tavoli e altri articoli; con il legno d’abete si costruiscono anche scatole, pasta di carta e si ottiene un pregiato olio di trementina distillata. Ma, quello che molti non sanno, è che l’abete bianco ha anche molte proprietà curative. L’olio essenziale che si ricava dall’abete bianco è un ottimo anti infiammatorio, antireumatico molto efficace contro gonfiori e dolori, antisettico dall’odore particolarmente gradevole utilizzabile anche come deodorante, antispasmodico, decongestionante particolarmente utile in caso di raffreddori, rubefacente molto adatto per migliorare la circolazione sanguigna e, infine, anche un ottimo riscaldante.
Molto noto sin dall’antichità, le credenze popolari sostengono che l’abete bianco sia veicolo di forza e potenza ed è spesso associato all’idea dell’affermazione personale. Si dice anche che sia un rivitalizzante molto efficace e un catalizzatore di energia positiva.
Si può facilmente utilizzare l’olio di abete bianco nei comuni diffusori dei termosifoni per godere delle sue qualità benefiche e del suo ottimo odore. Bastano poche gocce, quattro o cinque, magari mescolate insieme ad altri oli quali ginepro, cipresso o lavanda, per diffondere un delizioso profumo in tutto l’ambiente.
Oltre all’olio essenziale è possibile utilizzare rametti e foglie d’abete per preparare decotti utili come diuretici e come blandi antidolorifici per dolori reumatici.
Le gemme, i rametti e le foglie possono anche essere utilizzati per realizzare preparati ad uso esterno utili come deodoranti, disinfettanti e per favorire la circolazione.
Infine, un altro motivo per coltivare abete bianco sono le gemme e i rametti, che possono essere utilizzati anche per preparare un ottimo bagno balsamico. Per farlo, basta immergere nella vasca rametti o gemme avvolti in una garza.
I Celti, popolazione antica particolarmente famosa per le sue conoscenze in tema erboristico, era solita coltivare l'abete bianco. I druidi celtici, infatti, utilizzavano spesso l’estratto di abete bianco nelle loro pozioni “magiche”. L’abete bianco era molto importante nella cultura popolare visto che rappresentava l’albero del giorno del Solstizio d’inverno e il pianeta Giove. L’abete era un albero sacro anche in altre culture, tanto che gli antichi Greci lo associavano ad Artemide, la dea del parto, a Diana e Druantia. Anche nell’antico Egitto era un albero sacro e rappresentava Osiride e Attis, che finirono proprio per essere imprigionati in un abete. Il significato magico dell’abete magico è associato a moltissimi valori positivi quali intuizione, crescita, rinnovamento, creazione femminile e, in particolare, alla nascita. Spesso e volentieri, infatti, l’abete bianco è considerato simbolo di vita e tra i suoi rami i Druidi leggevano il presente e il futuro. Il suo legno si diceva fosse magico, per cui molti artisti bramavano strumenti musicali fatti proprio con il legno ddi abete. I suoi rami, sempre nella tradizione celtica, venivano utilizzati per intrecciare corone di fiori e ghirlande che venivano poste sui muri delle case per offrire protezione per l’abitazione e le famiglie che vi abitavano. È sempre grazie alle antiche popolazioni che conosciamo alcune proprietà della pianta, infatti sin dall’antichità veniva utilizzato come diuretico in quanto stimola le mucose. Altri utilizzi che sono tramandati da generazioni riguardano l’uso cosmetico e detergente.