Abete del Colorado - Picea pungens
Con il nome generico Abete del Colorado si indica un genere che conta una decina di specie di alberi sempreverdi, originari dell’America settentrionale; la crescita di questi alberi è molto lenta, gli esemplari adulti possono raggiungere i 15-20 metri di altezza, anche se in genere nei giardini si mantengono al di sotto dei 3-4 metri; esistono molte varietà a sviluppo nano, che raggiungono i 150-200 cm di altezza o varietà con portamento pendulo o contorto: per esempio P. p. glauca pendula ha portamento prostrato e raggiunge i 60-80 cm di altezza, allargandosi anche di alcuni metri sul terreno. Il fusto è eretto, con corteccia scura, spesso molto fessurata; i rami sono rigidi, orizzontali al terreno; in genere la chioma assume forma conica o piramidale, con ramificazioni dense; i rami più vecchi con il passare degli anni tendono ad abbassare gli apici verso il terreno. Il fogliame è aghiforme, lungo 2-4 cm, rigido ed acuminato, di colore verde-grigio, tendente all’azzurro. Si tratta di alberi dioici, quindi solo gli esemplari femminili producono le piccole pigne marroni, che crescono pendule, inserite sulla parte bassa del ramo.
Gli alberi di Picea pungens si coltivano in luogo soleggiato, o anche semiombreggiato; non temono il freddo e possono sopportare temperature molto rigide senza problemi; è più probabile che abbiano sviluppo stentato in zone con clima estivo torrido e siccitoso. Molte varietà di picea pungens sono adatte anche per giardini di dimensioni contenute, visto lo sviluppo lento, che in genere non supera i 2-4 metri di altezza.
Questa pianta viene utilizzata talvolta anche nei giardini rocciosi per ampliare la varietà di specie e per giocare con particolari effetti di colore grazie alla sua bellissima ed affascinante chioma.
Temono la siccità molto prolungata, quindi è consigliabile annaffiare gli esemplari giovani durante i mesi estivi, ma solo quando il terreno è ben asciutto. Gli esemplari adulti possono sopportare brevi periodi di siccità, ma è bene controllare il terreno se la stagione estiva è poco piovosa. Se da un lato sono delle conifere con un'ottima capacità di gestione delle riserve idriche, è vero anche che non sono molto adatte ad ambienti estremamente caldi e secchi nei quali soffrono molto.
Parlando di terreno e substrato, i picea pungens prediligono terreni soffici, freschi e profondi, privi di ristagni idrici ma abbastanza umidi, con ph leggermente acido. Queste piante temono l’eccessiva presenza di calcare nel terreno ma a parte queste indicazioni non hanno altre grandi esigenze o limitazioni. Questa pianta in Italia è presente solo come pianta ornamentale. Per quanto riguarda il clima predilige zone soleggiate e montane, con estati piuttosto piovose. La Picea pungens soffre però quando si trova a dover affrontare temperatura troppo fredde e gelate. Può infatti resistere fino ad una temperatura minima di - 10 gradi.
La moltiplicazione avviene per seme in primavera, ponendo i semi in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, da mantenere abbastanza umido fino alla germinazione; durante i mesi estivi è anche possibile praticare talee semilegnose anche se più difficili rispetto alle talee di latifoglie.
Particolare attenzione bisogna prestare alle malattie che può sviluppare questa specie. Le piante di abete del colorado temono l’attacco degli afidi e degli acari, specialmente quando si trovano in zone al di fuori del loro habitat naturale. Possono essere soggette, specialmente nelle zone di origine, a forti attacchi di insetti xilofagi.
COMMENTI SULL' ARTICOLO