Epilobio - Epilobium ciliatum
L'epilobio, nome scientifico Epilobium ciliatum, è una pianta erbacea perenne, tappezzante, originaria dell'America settentrionale. Produce una rosetta basale di foglie allungate, da cui si elevano lunghi fusti sottili, rigidi, ricoperti da una sottile peluria, ramificati, alti 60-80 cm.
Conosciuto anche con il nome di garofanino cilgliato, lungo i suoi fusti crescono numerose foglie, opposte nella parte bassa, alterne nella parte apicale, hanno colore verde e margine finemente dentellato, spesso pubescenti; in estate da giugno a settembre, questa pianta produce numerosi fiorellini di colore rosa, costituiti da quattro petali biforcuti, riuniti in infiorescenze apicali.
Ai fiori in tarda estate succedono i frutti: lunghe capsule lineari contenenti numerosi semi piumosi, che si disperdono facilmente con il vento. Le radici carnose tendono ad allargarsi sul terreno, dando origine ad una nuova pianta emergendo vicino alla pianta madre. Queste piante sono molto comuni nel luogo d'origine, e le altre numerosissime specie di epilobium sono diffuse in tutto il globo, alcune sono infestanti; molte specie di epilobium venivano utilizzate come medicamenti nella medicina popolare.
L'Epilobium ciliatum si suddivide in tre sottospecie, il cliatum, il glandulosum ed il watsonii.
In Italia questa specie si trova più frequentemente nelle regioni del nord-est e ad un'altitudine compresa fra il piano basale ed i 1200-1300 metri di quota. L'Epilobium ciliatum è una specie tipica delle zone umide e riparie ma si può trovare anche nelle zone più umide dei boschi.
Le piante di Epilobio necessitano di una posizione soleggiata, possibilmente non troppo esposta ai venti; non temono il freddo, anche se spesso, nelle regioni con clima invernale rigido, la parte aerea secca e rimangono soltanto le rosette di foglie basali. Per uno sviluppo armonico della pianta è necessario porla a dimora nelle vicinanze di giardini d'acqua, oppure sulle rive di stagni o piccoli laghetti, in modo che possa godere di un terreno costantemente umido. Generalmente non necessitano di grandi quantità di concime, anche se sono consigliate almeno due concimazioni all'anno, in autunno e all'inizio della primavera, possibilmente con un concime a lenta cessione.
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Gli epilobium crescono senza problemi in qualsiasi terreno, abbastanza umido; se coltivate in contenitore, oppure lontano da corsi d'acqua, è bene ricordare di annaffiare la pianta spesso da luglio a settembre, soprattutto nei periodi molto siccitosi.
Generalmente gli epilobium si autoseminano spontaneamente, ma se si vuole procedere con la semina è bene utilizzare i semi freschi, oppure raccoglierli per la semina primaverile, che deve avvenire dopo aver posto i semi in acqua tiepida per una notte. Volendo è anche possibile dividere le piante, staccando una parte ben sviluppata della radice carnosa, la nuova pianta così ottenuta va subito posta a dimora.
Talvolta gli afidi possono ricoprire totalmente i fiori, e altre malattie possono presentarsi in forma sporadica o casuale. Non si segnalano particolari malattie su questa pianta.
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