Piantare le rose
Sono detti rosai da collezione quelle varietà da anni già introdotti in commercio e che hanno ottenuto consensi soprattutto per le loro qualità; le nuove varietà create in anni più recenti sono dette rosai novità; tra queste rose molte sono brevettate cioè sono protette perchè il brevetto ne vieta la riproduzione a tutela dei diritti di chi le ha create. Le ibridazioni tra rosai diversi al fine di creare nuovi tipi di rose richiedono decenni di paziente lavoro, grande fatica e costi molto elevati. Tra le varietà di rose moderne molte presentano fiori con i petali con sfumature chiare nella parte centrale, ed una tonalità più viva ed intensa verso l'esterno. Talvolta i petali sono di colore contrastante al rovescio: una caratteristica apprezzata da molti appassionati di rose. La rosa è una pianta cespugliosa con ramificazioni erette e fiori odorosi di vari colori, le foglie sono generalmente composte da tre a cinque di forma ovale o di lancia e di un verde intenso e lucente. Da sempre la rosa soprattutto quella rossa è il simbolo dell'amore e vengono perciò equiparate ai fiori del paradiso terrestre di Adamo ed Eva. La coltivazione delle rose avviene sin dai tempi antichi in cui si produceva quella a cinque petali ovvero un tipo di rosa che fiorisce solamente in primavera con un colore rosso scuro o bianco leggermente rosato all'estremità.
Le rose si piantano in autunno oppure in primavera. Presentano un ingrossamento alla base del fusto al di sotto delle ramificazioni. Si tratta dell'innesto, che deve rimanere fuori terra. Quando al di sotto del nodo dell'innesto si sviluppano i cosiddetti polloni selvatici, rami verdi chiari e spinosi, bisogna estirparli per impedire che sottraggano energie al rosaio innestato. Il terreno più idoneo per piantare un rosaio è quello argilloso, ma non troppo compatto che deve essere lavorato in profondità, arricchito con stallatico maturo o con concimi azotati e soprattutto ben drenato. L'esposizione migliore della pianta è quella a sud-est; le rose prediligono spazi aperti, ben areati, un'intensa luminosità ma tuttavia tollerano male una esposizione a pieno sole per l'intera giornata soprattutto nella stagione estiva. Le concimazioni sono necessarie durante il periodo vegetativo ed al momento della formazione dei boccioli. Per quanto riguarda gli innaffiamenti, il primo dopo la piantagione deve essere abbondante; anche in seguito è bene somministrare acqua in notevole quantità ogni volta che il terreno in superficie appare asciutto. Periodicamente è importante sarchiare il terreno ai piedi del rosaio per rimuovere quello essiccato ed aggiungendone una piccola quantità in sostituzione di quello rimosso. Nel periodo invernale è importante disporre in prossimità del piede dei rosai una buona quantità di stallatico e foglie, oppure tavolette di torba concimata. La potatura mantiene giovani i rosai: durante questa fase si devono eliminare i rami legnosi, oltre a quelli secchi, mentre si lasciano i getti verdi più vigorosi che si dipartano dalla base delle branchie dei rosai a cespuglio o dalla base del fusto. La potatura si pratica prima della ripresa vegetativa a seconda delle situazioni climatiche. Nelle regioni a clima invernale rigido (febbraio/marzo) mentre nelle regioni a clima invernale mite è consigliabile effettuarla alla fine della stagione autunnale. E' inoltre preferibile tagliare i fiori appena appassiscono per evitare che, maturando e formando la capsula porta semi, sottraggano vigore ai boccioli e alla pianta.
Da anni i floricoltori di tutto il mondo, attraverso le loro associazioni nazionali, stanno lavorando per catalogare ed inserire in gruppi omogenei i rosai esistenti. Per uno scopo pratico, i rosai si possono distinguere in tre grandi gruppi: rosai a cespuglio, che hanno altezze varianti secondo il tipo da venticinque centimetri al metro e mezzo; rosai rampicanti i cui fusti si allungano oltre i due metri e mezzo; rosai alberello, che hanno la chioma tondeggiante e sono innestati su asticelle di altezza variabile da uno a due metri. I più diffusi sono senza dubbio le rose rampicanti che vanno potate lasciando soltanto i rami più forti. Prima di questa operazione e dopo un'accurata protezione nel periodo invernale, bisogna staccarli dal loro supporto quindi, vengono potati tutti i rami secchi facilmente riconoscibili dal semplice fatto che non saranno provvisti di fiori ma soltanto da rami. Nella fase di potatura tuttavia i rami possono essere trapiantati in quanto riescono a sbocciare nuovamente creando dei rami ancora più robusti utili per posizionare ed ampliare il proprio giardino. Dopo aver praticato questa operazione per facilitare una fioritura ancora migliore rispetto all'anno precedente è opportuno legare i rami più robusti su apposite griglie in posizione verticale in modo da favorire la loro naturale tendenza ad arrampicarsi verso l'alto.
Una rosa dal colore molto particolare è quella blu creata dopo tanti esperimenti tra i grandi rosaisti europei e americani. Dai numerosi incroci fatti nel tentativo di ottenere la rosa blu sono nate altre varietà di pregevoli colori quali il cognac, il magenta, il caffè. Il rosaista creatore di una nuova varietà di rosa ha il diritto di brevettare la sua creazione attraverso una procedura lunga e costosa. Però oggi vi è anche un'altra alternativa. I centri internazionali di registrazione tengono aggiornato un volume anagrafico e sistematico di tutte le rose, oltre a quelle già conosciute, tutelando gli interessi commerciali dei coltivatori che fanno registrare le loro creazioni. In Iran ritenuta la patria di origine della rosa, si è sviluppata una fiorente industria profumiera, e la coltivazione dei rosai da cui viene estratta l'essenza. Oggi, in Italia si tengono i concorsi delle rose per presentare da parte dei coltivatori tutte le novità, pregi ed eventuali difetti della riproduzione con tanto di giuria che al termine della gara e dell'esame emette un verdetto finale. Anche nei principali paesi europei tra cui, Parigi e Ginevra si tengono dei concorsi per la presentazione della rosa più bella ma anche di quella più profumata.
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