Albero di Giuda - Cercis siliquastrum
Piccolo albero o arbusto deciduo,originario dell'Asia Minore, con vistosi fiori rosa-violacei che sbocciano, prima della nascita delle foglie, sui rami più vecchi (spesso i fiori spuntano anche dal tronco) a metà primavera, nei mesi di aprile/maggio, a seconda della quota e dell'esposizione. Presenta delle foglie tonde, cuoriformi o reniformi, verde chiaro, molto ornamentali; ai fiori succedono dei baccelli di semi (legumi), molto numerosi, appiattiti e pendenti, che rimangono sulla pianta fino alla primavera successiva.
Il tronco è spesso tortuoso e di colore scuro, con screpolature brune, i rami presentano una la corteccia rossastra.
Deriva il nome comune dalla tradizione che vuole che Giuda si sia impiccato proprio ad un Cercis; il nome botanico deriva dal greco cercis, che significa ago o spola, in riferimento alla forma dei frutti.
L’albero di Giuda o Cercis siliquartum non è l’unico ad affascinare i suoi estimatori. Questa specie infatti annovera diverse varietà di alberi piccoli e medi. Tra questi: Cercis canadensis, Cercis chinensis e il Cercis occidentalis.
Cercis canadensis, originario del Canada, è alto circa dodici metri e presenta foglie a forma tonda.
Il Cercis chinensis, invece, come suggerisce anche il nome, è originario della Cina.
Il terzo, Cercis occidentalis detto anche
cercis californica, predilige climi miti e temperati. Da ricordare anche il Cercis racemosa, originario del Giappone e con fiori rosa che si sviluppano in primavera. Le varietà appena citate presentano tutti i classici fiori di colore rosa. Esiste anche la varietà Cercis alba, che presenta, invece, dei bellissimi fiori bianchi.
- Salve,io ho un problema con i miei tre alberi di giuda che ho in giardino e spero molto che voi possiate darmi un aiuto definitivo, visto che abbiamo provato molte cose ma con nessun risultato.Ogni ...
- L'albero di Giuda necessita di irrigazioni più frequenti nei primi anni di sviluppo; gli esemplari adulti, infatti, hanno bisogno di una quantità d'acqua minore rispetto a quelli più giovani. Le annaf...
- salve a tutti. Intanto ringrazio chi mi risponderà... Io sono diciamo principiante quindi non so un granche... ho seminato da poco in una miniserra semi di cercis siliquastrum. prima li ho messi 2 gio...
- Ho in giardino due alte piante di cercis o albero di giuda; ogni anno dopo la fioritura producono molte palline di resina bianca molto appiccicosa.Questo inconveniente dura tre/quattro settimane.P...
Gradisce un'esposizione in pieno sole, possibilmente protetta dai venti; si sviluppa prevalentemente in pianura, preferendo i climi miti a quelli rigidi. In età avanzata può raggiungere anche gli 8 m, anche se solitamente le sue dimensioni sono più contenute: tra i quattro e i cinque metri.
Predilige un terreno calcareo , ben drenato, anche sassoso; si adatta comunque bene a qualsiasi terreno da giardino; va piantato in ottobre, si presta molto bene per le alberature dei viali cittadini essendo molto resistente all'inquinamento
Avviene attraverso i semi, che la pianta produce in abbondanza; si seminano in marzo, in contenitori riempiti con composta da seme. Quando le piantine raggiungono dimensioni adeguate si piantano in vasi di circa 10 cm di diametro, che si interrano all'aperto, in vivaio. Solitamente prima di poter essere trasferite a dimora le piantine vanno tenute in vivaio per circa due anni, o anche di più.
Il Cercis siliquastrum necessita di potature solo in caso di danni evidenti ai rami a causa del freddo e del gelo. In questo caso le potature possono anche essere drastiche. Vanno infatti totalmente eliminate tutte le parti secche o danneggiate dal gelo, nonché i rami bruciati dal freddo. L’albero, però, tende a fiorire anche sul tronco e sui rami molto vecchi. La loro eliminazione potrebbe quindi bloccare per sempre la fioritura. Per evitare che la potatura causi dei danni irreparabili, conviene procedere dopo la fioritura, quando i rami produttivi sono più facilmente riconoscibili. Potando la pianta dopo la comparsa dei fiori, invece, si andrà ad infittire ulteriormente la chioma con la comparsa di nuovi rami produttivi.
Il nome comune del Cercis siliquastrum è associato alla leggenda del suicidio di Giuda. Si pensa, infatti, che l’apostolo, preso dal rimorso per aver tradito Gesù, si sia impiccato proprio sul ramo di un albero appartenente a questa specie. Questa leggenda si diffuse in epoca precristiana e continuò a persistere anche dopo il cristianesimo e durante il Medioevo. Il nome botanico della pianta deriva invece dal greco “kerkis”, che significa ‘navicella’, e dal latino “siliqua”, che significa ‘baccello’, in riferimento alla forma dei frutti dell’albero.
Essendo una pianta molto rustica non soffre di particolari malattie; le foglie spesso vengono attaccate dagli afidi. L’albero, particolarmente rustico e selvatico, è abbastanza resistente ai parassiti e alle malattie. Gli unici insetti che possono colpirlo sono gli afidi. L’albero di Giuda teme il gelo e il freddo. La pianta mal sopporta anche il caldo eccessivo e il clima arido. In queste ultime condizioni climatiche si possono verificare proprio gli attacchi degli afidi, insetti parassiti che si nutrono delle linfa vegetale. Questi insetti si prevengono regolando le annaffiature e irrigando il terreno appena si asciuga. Per debellarli completamente si sconsiglia di usare gli insetticidi ad ampio spettro. Questi prodotti, infatti, hanno l’effetto di uccidere anche gli insetti utili alla pianta. Un’altra patologia che può colpire la pianta è il cancro rameale o meglio cancro da Nectria, fungo parassita che colpisce i tronchi e i rami di alberi di latifoglie. Nel cercis siliquastrum vengono attaccati i rami e i tronchi della pianta giovane, il fungo, infatti, difficilmente si annida nel tronco vecchio. Per prevenire questa malattia bisogna evitare i ristagni idrici e gli errori di potatura.
Nel nostro Paese non si conoscono usi particolari di questa pianta. Nei testi del Nord Europa, invece, e nel mondo anglosassone, soprattutto, si fa riferimento all’uso culinario dei fiori. Secondo dei testi di cucina inglese, infatti, i fiori raccolti freschi si possono usare per preparare delle insalate.
Il significato dell’albero di Giuda è legato sempre alle leggende che lo collegano all’apostolo traditore. Le storie relative a Giuda e all’albero cambiano però in base al paese e all’epoca. Alcune leggende narrano che l’albero sia stato il protagonista silenzioso del bacio che Giuda diede a Gesù prima dell’arresto da parte delle guardie del Sinedrio. La leggenda viene rafforzata anche dal comportamento naturale dell’albero, il quale fiorisce proprio durante il periodo di Pasqua. I fiori della pianta compaiono ancor prima delle foglie. Forma e portamento dell’albero vengono persino descritti con particolari significati allegorici. L’apertura dei fiori prima delle foglie viene attribuita alle lacrime di Cristo, mentre il portamento contorto del tronco dell’albero si fa risalire proprio al momento del tradimento da parte di Giuda. Sembra che la pianta, sconvolta dall’evento, dal giorno dell’arresto di Cristo abbia assunto un portamento distorto. Anche la colorazione accesa dei fiori esprime un preciso significato allegorico. I germogli fiorali di colore rosa intenso indicano la perfidia o la vergogna di Giuda. Esiste anche una terza leggenda che lega tra loro tutte quelle che abbiano appena raccontato, ovvero: sembra che Giuda, per suicidarsi, scelse proprio lo stesso albero dove baciò Gesù. Un’altra leggenda ancora più terribile narra che la croce di Cristo era fatta proprio con il legno del Cercis siliquastrum. In alcune zone d’Italia, proprio per tale credenza, l’albero di Giuda viene considerato una pianta maledetta. Naturalmente si tratta solo di leggende mai confermate e quest’albero non è altro che uno dei tanti meravigliosi regali che la natura ci ha donato. E la natura, si sa, non è mai maledetta, anzi è benedetta per tutti i doni che ogni giorno ci offre gratuitamente.