magnolia - Magnolia grandiflora
La magnolia è una pianta molto amata e molto utilizzata per abbellire giardini e terrazzi grazie alla splendida chioma e ai grandi fiori a tulipano o a stella, con colori che vanno dal bianco, al bianco rosato o al rosa.
Il genere si compone di circa 80 specie di alberi ed arbusti fioriferi, rustici, semisempreverdi, sempreverdi, o decidui, molto ornamentali. La magnolia è originaria delle regioni meridionali degli Stati Uniti, del Giappone, della Cina e della Corea; la gran parte delle specie possono svilupparsi senza alcun problema nel nostro paese, ed in genere trovano un posto di rilievo in moltissimi giardini; in molti orti botanici e parchi italiani si possono trovare esemplari centenari, di dimensioni spettacolari.
E’ una pianta che richiede esposizione al sole o ombra parziale e al riparo dai venti forti; non dobbiamo dimenticare, inoltre, che, sebbene la magnolia sia resistente al freddo ed alle basse temperature, teme al tempo stesso le gelate tardive, che possono danneggiare fiori e boccioli delle specie a fioritura primaverile.
Le magnolie si pongono a dimora in marzo- apirle, oppure in autunno, prima che le temperature divengano molto rigide. Il terreno in generale deve essere ben drenato, ricco di humus. A seconda della specie vi sono varietà che necessitano terreni più o meno argillosi e con un diverso ph. Nei primi anni di vita le piante necessitano di appositi sostegni, che ne “guidino” la crescita.
Nel mese di febbraio è bene concimarle, con terriccio di foglie, torba o compost, da interrare ai piedi delle piante.
La
fioritura, per la maggior parte delle specie, si verifica in primavera. I fiori sono grandi, appariscenti, di forme e colori diversi, da varietà a varietà, e delicatamente profumati; per la gran parte delle specie si ottiene una fioritura abbondante già con esemplari alti poche decine di centimetri. Le
foglie sono ovali e di colore verde, scuro o chiaro, ma comunque intenso.
In genere le magnolie non amano potature drastiche; la crescita abbastanza lenta della gran parte delle specie permette comunque di lasciarle crescere indisturbate; se necessarie potature di lieve entità si praticano immediatamente dopo la fioritura.
Magnolia in breveFamiglia: Magnoliaceae
Genere: Magnolia
Tipo di pianta: Ornamentale
Origine: Stati Uniti, Giappone, Cina e Corea
Vegetazione: Albero o arbusto
Fogliame: Persistente o deciduo
Portamento: Eretto
Uso: Balcone o terrazza, pianta isolata o bordura
Forma della chioma: Arrotondata o piramidale
Altezza a maturità: Da 2 m a 10 m e oltre
Larghezza a maturità: Da 5 m a 8 m di diametro
Velocità di crescita: Lenta
Malattie e parassiti: Muffa grigia (botrite), limacce, clorosi
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La magnolia non ama il caldo eccessivo nel periodo estivo e l’eccessiva umidità in inverno. Perciò, nelle regioni più calde è preferibile non esporla direttamente ai raggi del sole.
Se avete un giardino, piantatela in piena terra come pianta isolata oppure associata ad altri arbusti che preferiscono un substrato acido (kalmia, enkianthus, pieris); tuttavia sarà altrettanto bella se coltivata in vaso in un balcone o su un terrazzo.
Preparate il terreno adatto con terriccio normale, terriccio specifico per acidofile e letame. Nella messa a dimora, fate attenzione alle radici particolarmente fragili e alla buca d’impianto: non interrate troppo la pianta. Dopo la messa a dimora assicurate il giusto grado di umidità alla pianta con innaffiature costanti.
Se la piantate in vaso, evitate il rinvaso poiché potreste rompere le radici e danneggiare perciò la pianta.
Nei primi anni di vita le piante di magnolia necessitano di appositi tutori che ne guidino la crescita.
Nel periodo invernale provvedete una pacciamatura di corteccia di pino che proteggerà le radici dal freddo e garantirà anche un grado sufficiente di umidità.
Le specie si moltiplicano per talea di legno semiduro in estate o per seme in autunno. Le talee, ricavate da rami portanti, devono essere lunghe una decina di centimetri e si piantano in cassoni da moltiplicazione, riempiti con sabbia di media struttura, alla temperatura di 18-20° C. Verranno poi poste in vaso singolarmente, prima dell’inverno o nell’aprile-maggio dell’anno successivo. Dopo due-tre anni potranno essere messe a dimora definitiva.
La
semina si esegue in ottobre, avendo cura di porre i semi in seminiere, riempite con una composta ricca di torba, e di collocare poi le stesse in cassoni freddi. La germinazione è in genere di 12-18 mesi. Una volta cresciute, le piantine possono essere invasate in contenitori più grandi (circa 10 cm), ma verranno messe a dimora soltanto dopo 3-4 anni. Le magnolie si possono seminare anche in primavera, ma in questo caso i semi, raccolti nell'autunno precedente, devono essere conservati in luogo fresco e umido, ad esempio in frigorifero.
La coltivazione della Magnolia:Coltivazione: Facile
Manutenzione: Limitata
Esposizione: Sole, mezzombra
Terreno: Argilloso, calcareo, humus
Pulizia/potatura: Limitata all’eliminazione di rami fragili o rovinati
Necessità idrica: Media
Umidità suolo: Drenato
Concimazione: Periodo primaverile/autunnale
Moltiplicazione: Seme, talea, margotta, innesto
La magnolia soffre per le gelate tardive, che ne possono danneggiare germogli e fiori; sui tessuti danneggiati, inoltre, spesso può comparire la muffa grigia. Particolarmente pericolosa per la vita della pianta è la famigliola, una malattia fungina che provoca marciume radicale.
Arbusto o piccolo albero originario del Giappone, che può raggiungere i 5-6 metri di altezza; ha crescita molto lenta. La chioma è ovale o tondeggiante, abbastanza densa; le foglie sono di colore verde chiaro, decidue, divengono gialle o color bronzo in autunno, prima di cadere. All'inizio della primavera, quando l'albero è ancora spoglio, produce una fioritura spettacolare, costituita da grandi fiori a stella, che contano 10-15 petali allungati, di colore bianco candido o rosato; esistono anche cultivar con fiori doppi o stradoppi. Le magnolie stellate preferiscono terreni leggermente acidi.
La
magnolia stellata è una pianta, generalmente rustica, che è in grado di resistere a temperature invernali fino a -15°C ma che necessita di posizioni luminose e ben esposte al sole per dare il meglio di sè stessa.
La pacciamatura può essere una buona soluzione per salvaguardare la pianta dal freddo eccessivo e per proteggere almeno in parte l'apparato radicale della magnolia stellata.
Per quanto riguarda le annaffiature, bisogna fare particolare attenzione a non creare ristagno idrico nel terreno d'interesse della magnolia, perchè questa pianta soffre molto il ristagno e l'umidità prolungata del terreno. Cerchiamo quindi di effettuare irrigazioni nei periodi di necessità e controlliamo sempre che il terreno si sia asciugato fra un'annaffiatura e la successiva.
Per quanto riguarda la potatura, la
magnolia stellata non ha bisogno di grandi interventi se non di un taglio annuale per rimuovere il secco dopo l'inverno. La forma di questa pianta tende a variare con l'età, essendo più globosa quando la pianta è giovane e più ad ombrello man mano che la pianta invecchia.
Il calendario della magnoliaSemina: Ottobre
Messa a dimora: Aprile-maggio, settembre-ottobre
Fioritura: Marzo-settembre
Potatura: Aprile, agosto-dicembre
Grande arbusto o piccolo albero, questa specie deriva dall'ibridazione di due specie asiatiche: M. liliflora e M. heptapeta. Ha chioma arrotondata, molto ramificata; le foglie sono di colore verde scuro, caduche, abbastanza rigide e cerose; prima che spuntino le foglie, in marzo-aprile, produce innumerevoli grandi fiori a forma di tulipano allungato, rivolti verso l'alto, lunghi 8-10 cm. Queste magnolie producono fiori di colore bianco, rosato o porpora, a seconda della varietà, molto profumati. Le magnolie soulangeane hanno crescita abbastanza lenta, ma tendono a produrre arbusti ampi e vigorosi. Preferiscono terreni ricchi di materia organica.
Albero a foglie caduche originario della Cina, che può raggiungere gli 8-10 metri di altezza; ha crescita molto lenta. Le foglie sono di colore verde scuro; i fiori, a forma di grosso tulipano, sono di colore bianco candido, e sbocciano a fine inverno o inizio primavera. La chioma spesso è abbastanza disordinata e tende ad allargarsi molto. La fioritura molto precoce viene talvolta rovinata da gelate tardive, è quindi bene porre a dimora questa specie di magnolia in luogo riparato.
Albero di media grandezza originario degli Stati Uniti meridionali; ha tronco eretto, alto fino a 15-25 m, con ampio chioma piramidale; le foglie sono sempreverdi, di colore verde scuro sulla pagina superiore, bronzo sulla pagina inferiore, sono lucide e cuoiose, rigide. In primavera inoltrata ed in estate produce grandi fiori di colore bianco, molto profumati, seguiti da grandi pannocchie che porteranno i semi ricoperti da polpa rossa. Alberi molto diffusi nei giardini, amano luoghi semi ombreggiati e terreno fertile, ben drenato ma leggermente umido.
Arbusto o piccolo albero originario dell'Asia meridionale; ha chioma allargata, arrotondata, abbastanza densa; le foglie sono di colore verde scuro, ovali, in autunno, prima di cadere, divengono giallo chiaro. All'inizio dell'estate produce moltissimi fiori grandi, a coppa di colore bianco, con base rosata, delicatamente profumati; i fiori vengono prodotti in maniera sporadica per tutta l'estate. In genere preferisce posizioni soleggiate al mattino, ombreggiate durante le ore più calde del giorno. Necessita di terreno ricco e ben drenato, leggermente umido.
La magnolia è una pianta che richiede l’esposizione al sole o a mezz’ombra, ma al riparo dai venti forti. La magnolia, sebbene sia resistente al freddo e alle basse temperature, teme al tempo stesso le gelate tardive, che possono danneggiare fiori e boccioli delle specie a fioritura primaverile.
Annaffiare ogni 15-20 giorni quando il substrato risulta asciutto da alcuni giorni. È consigliabile evitare l’eccesso idrico. Ma se viene coltivata in regioni con piogge scarse, è necessario provvedere a innaffiature più frequenti nel periodo della fioritura e durante le giornate più calde.
Nel periodo della fioritura, si consiglia l'utilizzo mensile di un concime apposito per piante fiorite, ricco di potassio e fosforo. In autunno fornire un fertilizzante povero di azoto, che dovrebbe rinforzare solo i fusti e l'apparato radicale, e non favorire lo sviluppo tardivo di nuova vegetazione che renderebbe la pianta troppo sensibile al freddo.
Nel mese di febbraio è bene concimare la magnolia con terriccio di foglie, torba o compost, da interrare ai piedi delle piante.
Le magnolie preferiscono un terreno in generale ben drenato e ricco di humus, fresco, più o meno argilloso e con un diverso pH a seconda della specie e della varietà, ma in genere deve essere leggermente acido.
In genere le magnolie non richiedono interventi di potatura, infatti assumono spontaneamente la forma che le contraddistingue. La crescita abbastanza lenta della gran parte delle specie permette comunque di sorvegliare lo sviluppo di una forma armonica. Nei primi anni si può intervenire con piccoli tagli alla fine del mese di aprile. Se necessarie, potature di lieve entità si praticano immediatamente dopo la fioritura o in autunno per o sfoltire i rami o per eliminare i rami più fragili e quelli rovinati.
La magnolia si moltiplica per talea in estate, per seme in autunno, per margotta (di difficile riuscita) o innesto.
TaleeNel periodo estivo, ricavate le talee di legno semiduro di una decina di centimetri da rami portanti della pianta madre, tagliando sotto un nodo. Se lo ritenete opportuno, potete intingere le talee nell’ormone radicante, poi piantatele in cassoni da moltiplicazione, riempiti con sabbia di media struttura e polistirolo sbriciolato, che tiene al riparo la talea da bruschi cambiamenti di temperatura. Ponete i cassoni a una temperatura di 18° C-20° C. A radicazione avvenuta, le piantine verranno poste in vaso singolarmente, prima dell’inverno o nell’aprile-maggio dell’anno successivo. Dopo due-tre anni potranno essere messe a dimora definitiva.
SeminaLa riproduzione per semina non è sempre coronata dal successo. La semina deve essere effettuata nel mese di ottobre. Prima della semina, ponete i semi nell’acqua tiepida per togliere più facilmente l’involucro che copre i semi e asciugateli bene per evitare che ammuffiscano. Riempite le seminiere con una composta costituita da torba e sabbia, inumiditela e ponetevi i semi affondandoli leggermente. Collocare poi le seminiere in cassoni freddi per circa 4 mesi. In alternativa è possibile collocare le seminiere in frigorifero.
Controllate periodicamente per evitare la comparsa delle muffe. Quando vedete che sono spuntate delle piccole radici, mettete i semi in vasetti con torba e sabbia: la germinazione richiede in genere di 12-18 mesi. Quando vedrete apparire le prime foglioline, le piantine possono essere invasate in contenitori più grandi (circa 10 cm), ma verranno messe a dimora soltanto dopo 3-4 anni poiché le piantine ottenute attraverso la semina crescono molto lentamente.
Le magnolie si possono seminare anche in primavera, ma in questo caso i semi, raccolti nell'autunno precedente, devono essere conservati in luogo fresco e umido, ad esempio in frigorifero.
La magnolia in genere resiste agli attacchi di malattie e parassiti, ma soffre per le gelate tardive, che possono rovinare e germogli e fiori. Sui tessuti danneggiati spesso può comparire la muffa grigia (botrite), causata da un fungo. Per prevenire l’attacco della muffa grigia bisogna evitare le irrigazioni eccessive e assicurare un’adeguata circolazione di aria. Se alcune parti della pianta sono state colpite dalla muffa grigia, occorre rimuoverle e trattare le piante con poltiglia bordolese.
In primavera la magnolia può subire l’attacco delle
limacce, che è possibile eliminare facendo ricorso a sostanze naturali.
Particolarmente pericolosa per la vita della pianta è la
famigliola, una malattia fungina che provoca marciume radicale.
Un’altra malattia che può minacciare la magnolia è la
clorosi: ve ne accorgerete, se vedrete che le foglie ingialliscono. La clorosi può essere causata da un terreno con un pH elevato e ricco di calcare. L’apporto eccessivo di calcare determina l’ingiallimento delle foglie e il deperimento dell’albero. Per rimediare, occorre modificare il pH del terreno (operazione alquanto dispendiosa) o controllare il pH prima della messa a dimora. Potete cercare di curare i problemi di clorosi della vostra magnolia con concimi ricchi di chelati di ferro.
La corteccia di pino marittimo assicura alla magnolia la necessaria acidità di cui ha bisogno per svilupparsi, e anche l’umidità indispensabile per la pianta.
Per la messa a dimora delle magnolie scegliete un terreno specifico per piante acidofile e innaffiate la pianta con acqua non dura, ossia con un contenuto di calcare molto basso, poiché il calcare farebbe diminuire l’acidità del terreno e con il tempo danneggerebbe la pianta.