Eonio - Aeonium arboreum
L’æonium è una succulenta molto semplice da coltivare e che necessita di pochissima manutenzione: viene apprezzata per le belle rosette concentriche di foglie che si declinano in un’ampia gamma di colori. Grazie alla crescita rapida alcune specie possono essere utilizzate come coprisuolo. Nelle regioni meridionali è possibile inserirlo anche in piena terra per abbellire, per esempio, un giardino roccioso o a bassa manutenzione.
Il genere Aeonium conta alcune specie di piante succulente, la gran parte delle quali sono originarie delle isole Canarie, con qualche specie proveniente dal nord Africa; sono piante ben adatte al clima mediterraneo, molto facili da coltivare.
All'interno del genere esistono svariate specie, con esigenze diverse e aspetto vario; in generale si tratta di piante con sottili fusti rigidi, completamente spogli e di color marrone, carnosi, spesso ben ramificati, che all'estremità superiore portano una ampia rosetta di foglie, in genere a forma di spatola. Le foglie carnose tendono a richiudersi in una fitta palla se il clima è molto freddo e umido, ed invece ad aprirsi e a divenire quasi arcuate se il clima è molto caldo ed asciutto. In estate producono, dal centro della rosetta, un sottile fusto che porta un'ampia infiorescenza costituita da innumerevoli fiorellini di colore giallo oro.
Buona parte delle specie fiorisce solo dopo alcuni anni, e defunge dopo che i semi contenuti nei frutti sono stati liberati, come avviene per alcune agavi; altre specie invece fioriscono sporadicamente senza che questo fenomeno apporti alcun turbamento alla salute della pianta.
Aeonium arboreum tende a fiorire con difficoltà se coltivato in vaso, e in ogni caso la fioritura non porta conseguenze disastrose; ha rosette molto allargate e foglie di colore verde; esistono numerose varietà con foglie scure, porpora, marrone, nere, striate.
Proveniente da una zona del mondo con clima quasi mediterraneo, l'eonium può, in alcune regioni d'Italia, trovare posto in giardino. Ama i terreni molto ben drenati, moderatamente ricchi, si coltiva spesso in vaso, anche di piccole dimensioni, per poter spostare la pianta in caso di intemperie o clima eccessivamente rigido.
Questa specie teme il gelo, se le gelate sono sporadiche e di lieve entità possiamo lasciare la pianta all'aperto, anche se può capitare che un clima un poco più freddo del solito causi la bruciatura del fogliame, che verrà ricostituito con l'arrivo della bella stagione.
Se invece viviamo in una zona con inverno rigido e freddo, l'eonium si coltiva in vaso, in modo da poter spostare il contenitore in serra fredda, o al riparo di un terrazzo, all'arrivo dell'inverno.
Da marzo a settembre necessitano di annaffiature regolari, evitando di annaffiare se il terreno non è ben asciutto; come avviene per molte altre succulente, quando annaffiamo evitiamo gli eccessi: nell'indecisione, annaffiamo il giorno seguente, visto che la pianta sopporta abbastanza bene la siccità.
Queste piante non amano troppo il caldo eccessivo, che porta ad un periodo di semi riposo vegetativo, se quindi vogliamo fornire un fertilizzante per piante succulente (povero in azoto) facciamolo soltanto in primavera.
Durante i mesi freddi evitiamo le annaffiature, anche nel caso in cui il nostro Aeonium abbia trovato ricovero invernale in appartamento.
Queste piante sono particolarmente amanti delle posizioni ben luminose e soleggiate: il sole diretto mantiene al meglio la colorazione delle foglie, soprattutto di quelle scure.
Evitiamo di posizionare la pianta all'ombra eccessiva, o in un luogo buio, altrimenti i fusti tenderanno a svilupparsi eccessivamente, assottigliandosi, e con il tempo potrebbero anche piegarsi sotto il peso delle rosette di foglie.*
- Salve, la ringrazio in anticipo per aver letto il mio aiuto... Circa 2 mesi fa dalle mie parti ha nevicato per circa 2 settimane con temperature molto basse, allora ho portato il mio esemplare di aeon...
- La pianta succulenta tra la sua origine dal nord del continente africano e da aree circoscritte del continente europeo e viene classificata nell'amplissimo e variegato raggruppamento familiare delle C...
Il genere Æonium (che significa “eterno” in riferimento alla loro resistenza) comprende circa trenta specie di piante succulente appartenenti alla famiglia delle Crassulacae. Sono originarie del Nord dell’Africa e delle Isole Canarie, di Capo Verde e di Madeira; sono state però introdotte da lungo tempo in Italia al punto che nel Sud della nostra penisola alcune specie come l’arboreum sono diventate comunissime anche allo stato spontaneo. Il loro habitat di provenienza è quello marino, ma non in prima linea o sulle spiagge: crescono preferibilmente sulle alture circostanti, anche ad altitudini superiori ai 1000 metri s.l.m.
L’AEONIUM IN BREVE |
Famiglia, genere, specie | Crassulaceae, Aeonium, circa 30 specie |
Tipo di pianta | Grassa, succulenta, da vaso o piena terra |
Dimensioni | Da 10 cm a più di 2 metri a seconda delle specie |
Manutenzione | Manutenzione |
Esposizione | Sole-mezz’ombra |
Terreno | Povero e molto ben drenato; terriccio + sabbia + perlite |
Necessità idrica | bassa |
Temperatura minima | Da 0 fino a -6°C, a seconda delle specie (in ambiente secco) |
Temperatura ideale | Da 18 a 25°C |
Propagazione | Talea di stelo |
Avversità | Marciumi, cocciniglia, lumache |
Le piante fiorite in genere producono semi fertili, che germinano con facilità; in effetti è però molto più semplice, rapido e comodo produrre nuove piante asportando una rosetta da una pianta adulta: le talee di aeonium radicano con grande facilità.
Quindi tagliamo un fusto singolo con l'aiuto di un coltello da innesto ben affilato, pulito e disinfettato, e riponiamo la talea in luogo fresco e ombreggiato; attendiamo almeno 12 ore perchè la base della talea si asciughi bene, quindi interriamola in un composto molto ben drenato e leggermente umido; nell'arco di alcuni giorni dovremmo vedere la talea produrre un nuovo apparato radicale.
Le radici dell'aeonium non sono in genere molto estese, e tendono ad essere abbastanza superficiali; accade spesso che piante molto grandi, con il passare del tempo, "cadano", estirpando il piccolo apparato radicale; capita anche che alcuni fusti producano radici aeree simili a piccole liane sottili.
Se temiamo che la nostra pianta si sia eccessivamente alzata, se l'abbiamo lasciata eccessivamente all'ombra ed i fusti hanno cominciato a "filare", possiamo ovviare ai problemi potando la pianta ed utilizzando i rami potati come talee per produrre nuove piante.
L’ æonium è composto da rosette con forma regolare che si possono trovare direttamente a terra o alla cima di steli più o meno ramificati. Per esempio Æonium arboretum ha forma simile ad un piccolo arbusto alto da 50 cm fino a più di 2 metri, a seconda del metodo di coltivazione e del clima. Altre specie sono invece molto contenute: l’ Æonium tabulaeforme raggiunge al massimo i 15 cm e le “foglie” partono direttamente dalle radici, senza necessità di steli.
Anche le foglie sono molto variabili: sempre succulente, ma alle volte rigide e spesse, altre volte sottili e delicatissime. I colori disponibili sono moltissimi: più spesso verde chiaro o giallo, ma è comune anche i il bruno quasi nero. Vi sono inoltre interessanti cultivar variegate nel crema, nel rosa e nel rosso.
La fioritura è gradevole e viene prodotta dalla metà dell’inverno fino a primavera inoltrata. Dal centro della rosetta si sviluppa uno stelo con in cima un pannicolo di fiorellini generalmente gialli, più raramente bianchi, rosa o rossi da cui, in seguito si sviluppano i semi. Una volta che questi sono maturati la rosetta alla base comincia a perdere vitalità per poi morire, propagandosi però lateralmente.
Queste succulente necessitano di un terreno povero, drenante e quasi inerte. Possiamo optare per un prodotto premescolato apposito per piante grasse o cactacee. In alternativa possiamo ottenere noi stessi una composta adatta miscelando terriccio e sabbia di fiume grossolana oltre ad un po’ di perlite.
Molto importante è garantire sempre un perfetto sgrondo delle acque: a questo scopo predisporremo sul fondo del vaso uno strato di almeno due centimetri di argilla espansa, ghiaietto o pozzolana.
Preferiamo sempre i contenitori in terracotta a quelli in plastica visto che garantiscono una migliore traspirazione; le dimensioni inoltre non devono essere troppo superiori a quelle all’apparato radicale consentendoci di evitare ristagni idrici e di incorrere in pericolosi marciumi. Allo stesso tempo ci devono garantire una agevole crescita per almeno un anno.
IL CALENDARIO DELL’AEONIUM |
Fioritura | Inverno, primavera o estate a seconda della specie e della zona geografica |
Rinvaso, trapianto | Autunno-inizio primavera |
Riposo vegetativo (periodo secco) | inverno |
concimazione | Da marzo a ottobre, tre volte |
Talea | primavera |
Come abbiamo detto in molte regioni della nostra penisola è possibile coltivare alcune specie di æonium direttamente in piena terra. L’ideale è inserire queste piante nel giardino roccioso, con un substrato anche in questo caso molto povero e drenante. Se il nostro risultasse compatto e argilloso dovremo rimuoverlo in profondità e sostituirlo con una composta più leggera contenente molta sabbia e eventualmente lapillo e pozzolana, tutte utili per garantire un migliore drenaggio.
A seconda delle specie e delle varietà l’esposizione ideale va da pieno sole alla mezz’ombra. In linea generale possiamo dire che gli esemplari a foglia scura necessitano di molta luce diretta, mentre quelli verdi o gialli riescono ad accontentarsi anche della mezz’ombra. Queste ultime, inoltre, possono essere coltivate anche come piante d’appartamento a condizione di essere poste in un locale estremamente luminoso, quindi con grandi finestre esposte a Sud o ad Ovest.
Un’esposizione troppo buia può causare crescita filata e stentata oltre alla perdita di turgidità delle rosette.
Vi sono specie più o meno rustiche. Le più diffuse in commercio nel nostro paese sopportano agevolmente anche i -2°C, specialmente se mantenuti per poche ore e con terreno perfettamente asciutto. Possiamo quindi dire che la coltivazione in piena terra è possibile in tutto il Sud e sulle coste. Nelle altre aree geografiche è bene orientarsi su specie più resistenti (alcune anche a -6°C) o tenere gli esemplari in vaso per ritirarli in casa o in serra fredda all’arrivo dell’inverno (a circa 10°C).
Le aree di provenienza dell’aeonium sono caratterizzate da una stagione estiva estremamente secca, che induce un naturale periodo di riposo. In Italia è molto difficile simulare questo ambiente nel periodo di massimo calore: è opportuno invece forzare la pianta al riposo durante l’inverno. Porremo i vasi in un ambiente più fresco e cesseremo quasi del tutto le irrigazioni. La ripresa vegetativa sarà più vigorosa e avremo più possibilità di assistere alla fioritura.
Durante il periodo vegetativo il termometro deve segnare dai 18 ai 25°C.
Dalla primavera all’autunno le irrigazioni devono essere abbastanza frequenti. Un metodo sicuro per non incorrere in marciumi consiste nell’aspettare sempre che il pane di terra risulti completamente asciutto prima di somministrare nuovamente acqua. Per esserne certi possiamo inserire un dito a circa 5 cm di profondità. Come accennato precedentemente, soprattutto per le piante in vaso, è consigliabile durante l’inverno indurre il riposo vegetativo riducendo drasticamente le annaffiature. L’importante è monitorare con attenzione il fogliame e intervenire nel caso vi fossero ingiallimenti o secchezza.
La concimazione non è strettamente indispensabile, specialmente per gli esemplari in piena terra. Per quelli in vaso è, in linea generale, consigliato l’uso di un prodotto specifico per cactacee e succulente. Solitamente si tratta di formulazioni liquide, in questo caso da distribuire 2-3 volte durante il periodo di ripresa vegetativa. Per non forzare troppo la crescita (e ottenere magari piante sgraziate), è bene dimezzare le dosi consigliate.
L’ æonium è una pianta a crescita rapida, ma non sopporta assolutamente i ristagni idrici: non è quindi possibile inserirla in vasi di dimensioni molto maggiori rispetto al suo apparato radicale. L’ideale è quindi rinvasare ogni anno, a metà autunno o a fine inverno. Alcune specie, come l’arboreum, possono necessitare di un tutore.
Come molte succulente si rivela resistente nei confronti di molti parassiti e crittogame. L’unico vero nemico è il marciume radicale o del colletto, ma può essere prevenuto con il giusto substrato e regolando le irrigazioni. Evitiamo inoltre di bagnare la parte aerea. I primi segni di affezione sono un ingiallimento diffuso e una consistenza più molle delle foglie.
I parassiti più frequenti sono le cocciniglie: possono essere rimosse manualmente o, nei casi più gravi, debellate con insetticidi sistemici e olio bianco.
Quando collocate all’esterno diventano molto appetibili per le lumache: ripariamole in alto oppure usiamo apposite trappole o granuli.
È molto semplice ottenere nuove piantine tramite talea, da operare preferibilmente in primavera.
Per l’arboreum si prelevano delle rosette munite di stelo lungo da 4 a 6 cm: tagliamo con uno strumento molto affilato in maniera che non vi siano sfilacciamenti. Lasciamo asciugare all’ombra per una settimana-dieci giorni. Inseriamo poi in una composta molto leggera di sabbia o sabbia e perlite: lasciamo molto secco per circa 20 giorni e diamo acqua solo quando le nuove radici saranno diventate evidenti.
Il genere è abbastanza ampio: qui illustreremo le specie più diffuse in coltivazione nel nostro paese.
Æonium arboreumIn piena terra può crescere anche fino a 2 metri, in vaso generalmente non supera gli 80 cm. Ha un portamento eretto e ramificato, simile ad un piccolo albero. Alla fine degli steli vi sono le rosette (fino a 30 cm di diametro) composte da foglie larghe di color verde chiaro. A metà primavera fiorisce nel giallo dorato. Resiste, in ambiente secco, anche fino a -4°C. Sono disponibili cultivar particolari come l’Atropurpureum, con foglie rosso scuro o “Zwartkop”, quasi nere.
Æonium tabuliforme Specie coprisuolo, alta al massimo 10 cm, ma che cresce in larghezza. Ha steli corti e non ramificati con rosette quasi piatte, verde chiaro. Resiste solo fino a -2° ed è facile ai marciumi. Muore dopo la fioritura.
Æonium nobilePianta munita di fusti non ramificati e rosette apicali molto consistenti, verde medio con punte rossastre. La fioritura avviene ad agosto, nel giallo o nel rosso.
Æonium balsamiferumPianta dagli steli imponenti e belle rosette apicali, dal profumo intenso. Fioritura tra maggio e giugno, nel giallo acceso.