Antonomo del Melo
L'Antonomo del Melo è un tipo di coleottero di piccole dimensioni che possiede un corpo di colore bruno-nerastro che è ricoperto di peli grigio cenere. Ogni elitra è dotata di una fascia trasversale bruno-chiara nella parte posteriore. Per chi non lo sapesse, l'elitra è tipica dei coleotteri: si tratta di un'ala anteriore che ha subìto una trasformazione, sclerificandosi. La consistenza che ha acquisito con questa modificazione le fa svolgere un ruolo di corazzatura in questi animali. Questo coleottero ha il capo allungato, a forma di proboscide, al termine del quale è posto l'apparato boccale. Questo prolungamento, detto rostro è utilizzato dalle femmine per perforare i tessuti vegetali e inserirvi poi le uova. Le larve sono prive di zampe, di colore bianco-giallastro, con il capo scuro e quando raggiungono la maturità hanno una lunghezza di 8 mm.
L’antonomo del melo sverna come adulto nelle fessure della corteccia o sotto le foglie secche alla base delle piante. A marzo, all'inizio della primavera, lascia il suo rifugio per salire sulle piante, dove troverà da cibarsi. Nel frattempo la femmina di questo tipo di coleottero depone le uova, in misura di una per ogni bottone fiorale, arrivando a depositarne fino a venticinque. Le larve di questa specie si nutriranno all'interno dei bottoni fiorali, causandone il mancato sviluppo a frutto e determinando il tipico aspetto "a chiodi di garofano". A cavallo dei mesi di maggio e giugno, le uova si saranno trasformate in giovani adulti che trascorsa l'estate si prepareranno per svernare in diapausa (la diapausa è quella particolare fase in cui un organismo non si alimenta, non si muove ed è completamente inattivo. E' uno stratagemma che utilizzano gli insetti per superare i periodi critici, come l'inverno).
La lotta contro questo particolare tipo di patologia si può effettuare con prodotti chimici, con la lotta biologica o la lotta integrata. Entro il mese di marzo e, comunque, quando la pianta è ancora nelle fasi di "gemma d’inverno" ed "ingrossamento della gemma", prima cioè della piena ripresa vegetativa, si esegue la battitura dei rami per controllare la presenza dell'insetto sulla pianta. Se la soglia di sicurezza viene superata sarà necessario trattare con dell'olio minerale oppure utilizzare prodotti contenenti il Phosmet o fosmet come principio attivo, se si vuole attuare la lotta integrata; cercando di non utilizzare dopo questo periodo dell'anno quest'ultimo prodotto che è molto pericoloso per gli insetti utili, specie per le api nei cui confronti è altamente tossico.
Il trattamento effettuato in questo periodo contro l'Antonomo ha valenza anche per il controllo della cocciniglia, un altro insetto che sverna nascosto nelle fessure della corteccia delle piante. Per la lotta biologica usare prodotti che hanno come principio attivo il piretro, effettuando i trattamenti nelle ore più fresche della giornata, possibilmente alla sera. Un altro principio attivo è lo Spinosad, un insetticida naturale che si estrae dai prodotti del metabolismo dell'attinomicete Saccharopolyspora spinosa. Per il suo impatto ambientale piuttosto basso è autorizzato all'uso nella lotta integrata e agricoltura biologica. Quando si trova sulle piante allo stato umido è altamente tossico per le api e i bombi, quindi meglio utilizzarlo fuori dalla fioritura e, sempre, trattare nelle ore serali.