Tingide del pero
La tingide ha dimensioni che variano dai 2 a 5 mm, con una sagoma che può essere ovale, oblunga oppure quadrangolare. Ha una colorazione che è sempre sulle tonalità del grigio, poco appariscente. Non ha ocelli, ma possiede occhi composti molto sviluppati, mentre quattro articoli formano le antenne. Il corpo di questo tipo di insetto di piccole dimensioni è caratterizzato da due formazioni laterali che si sviluppano nella parte anteriore del torace e che con un aspetto reticolare si allargano a ricoprire il capo dell'insetto, come un cappuccio. Le ali si trovano nella parte anteriore del corpo, seguite dalle emielitre (per chi non lo sapesse le emielitre sono l'ala anteriore presente nei Rincoti eterotteri che è formata da una parte sclerificata e una membranosa). Le loro zampe sono esili, formate da due segmenti.
Questo insetto che colpisce con grande facilità le piante di pero attacca le foglie, i fiori e i frutti sia quando si trova allo stato giovanile che di adulto. Le foglie vengono colpite nella pagine inferiore che decolora e in un secondo tempo risulta cosparsa di piccolissime gocce che assumono un aspetto bituminoso. Questo insetto sverna nelle sue forme adulte immature sessualmente che si localizzano al piano di campagna, sotto i resti della corteccia staccatasi dal tronco o le foglie secche. Giunta la primavera, nel mese di aprile si sveglia e comincia ad accoppiarsi. Il mese successivo comincia la deposizione delle uova che vengono inserite nel parenchima inferiore delle foglie, lateralmente alla nervatura centrale. Una femmina è in grado di deporre fino a 100 uova; per questo è importante riconoscerne i segni sulle proprie piante, così da poter intervenire in modo rapido e risolutivo e mantenere in salute gli esemplari del proprio frutteto.
Dalle uova nasceranno individui che saranno soggetti a cinque stati di sviluppo, mentre gli adulti daranno origine ad una seconda generazione tra giugno e luglio. La terza generazione avrà origine quando le piante si troveranno nel pieno dell'attività vegetativa, ad agosto e la quarta nascerà a fine ottobre, ma solo se le condizioni climatiche lo permetteranno. I danni maggiori che questo insetto del pero provoca sono quelli a carico delle foglie e, conseguentemente, della pianta, considerato che gli attacchi di una certa consistenza sono in grado di causare la defogliazione completa della pianta, compromettendo la produzione dell'annata e ipotecando la produttività degli anni successivi. Come comprensibile, il fattore principale della sua pericolosità è la caratteristica di compiere diverse generazioni, diluite nel tempo.
I suoi nemici naturali sono i Rincoti Antocoridi (specialmente il genere Orius) che attaccano le forme mobili ed alcuni Miridi predatori come lo Stethoconus cyrtopeltis Flor. Generalmente la lotta chimica che si esegue contro gli altri parassiti contrasta efficacemente anche le popolazioni di Tingide. E' comunque possibile effettuare trattamenti di prevenzione contro le neanidi con prodotti a base di diazinone. Per la lotta in agricoltura biologica è consigliabile utilizzare prodotti a base di piretro e/o rotenone per colpire gli adulti prima che comincino ad accoppiarsi, verso la fine di aprile. In alternativa si può intervenire contro gli esemplari giovani della prima generazione. Generalmente questo è il periodo del'anno in cui i risultati sono migliori.