Prodotti biologici
Ad oggi è aumentata la sensibilità verso le tematiche ambientaliste presso buona parte della popolazione. Il prodotto biologico poi, in merito alla sua reperibilità, è molto più diffuso: non si trova più solamente in piccoli negozi specializzati ma anche sul grande mercato.
I supermercati sugli scaffali infatti, ne sono pieni ma in realtá cos'é che li differenzia da tutti gli altri? Gli elementi derivanti da agricoltura biologica nascono dall'esigenza di riscoprire l'armonia tra uomo e natura, di curare maggiormente la propria salute e di ritrovare il gusto del mangiare sano. Originano da un'agricoltura che non vuole sfruttare in maniera indiscriminata la terra ma che approfitta esclusivamente delle sue naturali proprietá fertili. Questi alimenti dunque sono il risultato di coltivazioni cresciute senza l'utilizzo di sostanze chimiche - antiparassitari e sostanze in sintesi - , ma solo con l'impiego di sistemi naturali, nel totale rispetto dell'ambiente. Per fertilizzare, l'agricoltura biologica utilizza concimi minerali ed organici naturali e per la protezione dai parassiti, impiega esclusivamente elementi di origine naturale e di basso impatto ambientale.
Le operazioni legate all’agricoltura biologica includono tra l'altro l'utilizzo delle risorse del luogo di produzione, la rotazione delle stesse colture e in particolare l'assoluto divieto di impiego di OGM, i cosiddetti "organismi geneticamente modificati". Secondo quanto spiegato dalle normative europee, i frutti che li contengono possono essere definiti bio solo nel caso in cui gli OGM contenuti dei prodotti siano in percentuale inferiore allo 0.9% e qualora gli ingredienti contenenti OGM siano stati inseriti involontariamente.
Un prodotto può essere definito biologico in determinati casi. Intanto quando è coltivato in terreni distanti da eventuali fonti di contaminazione quali autostrade o fabbriche. Il suolo inoltre va convertito ogni due anni - evitando così l'uso dei diserbanti - e i frutti ottenuti in questo periodo - anche nel caso in cui non siano state usate sostanze chimiche - non sono ancora considerati bio perchè il terreno potrebbe ancora avere residui. Il prodotto è biologico quando per la sua coltivazione vengono utilizzate sostanze organiche e residui di coltivazioni precedenti.
E quando ci si riferisce ad alimenti di origine animale, il bestiame viene alimentato con mangimi ai quali non sono stati fatti trattamenti chimici ed è stato totalmente escluso l'uso di ormoni, antibiotici o stimolanti della crescita di qualunque genere.
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Dal 2010 a proposito di acquacoltura biologica, è entrato in vigore il nuovo Regolamento Europeo. Anche l'allevamento ittico è stato così regolamentato: gli animali allevati biologicamente, devono poter crescere in acque ben ossigenate e di ottima qualità e disporre di uno spazio adatto al loro benessere. I mangimi che servono per il loro nutrimento devono essere di origine acquicola e principalmente biologici.
Secondo le normative europee inoltre, siccome i principali canali di distribuzione degli alimenti bio sono i negozi specializzati, i mercati e i supermercati, sono state previste etichettature specifiche tali da attestare e favorire la riconoscibilità dei prodotti in questione.
Dal luglio del 2010 tutti i prodotti biologici devono avere scritto sull'etichetta il simbolo dell’UE.
Dunque al giorno d'oggi, grazie a queste nuove normative, è più semplice riconoscere i prodotti che possono essere definiti biologici al 100%.
Sul mercato al giorno d'oggi, esiste ormai un’alternativa biologica a tutti gli alimenti che consumiamo normalmente a tavola: succhi di frutta, omogenizzati per bambini, cereali, biscotti, pane, yogurt, dolci, caffè, addirittura té. E in giro si sentono varie opinioni a proposito di alimenti bio e della loro qualità. Chi non è propenso al loro utilizzo spesso dice che la loro qualità è inferiore rispetto ai cibi convenzionali. Chi invece ne fa largamente uso, sostiene che alcuni di questi alimenti siano addirittura più gustosi e più nutrienti. In realtà nessuna delle due opinioni può essere definita veritiera e come in tutte le cose, la ragione sta nel mezzo. La cosa più sicura è che essendo la loro origine di tipo naturale, e quindi la loro coltivazione avvenuta senza OGM, pesticidi e sostanze chimiche in generale, si tratta certamente di alimenti genuini e al contempo "amici dell'ambiente".
Purtroppo una nota a sfavore del cibo biologico è il prezzo. In media, questi alimenti costano dal 10 al 30 per cento in più rispetto a quelli convenzionali. Questo perchè ad esempio, l'agricoltore per evitare l'utilizzo di diserbanti e sostanze chimiche, deve provvedere e fare il lavoro a mano, impiegandoci più tempo e fatica.
Solo un adeguato aumento di prezzo - che copra eventuali costi e ulteriori rischi - può incentivare la produzione di cibi biologici.
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