come innaffiare una piantina grassa
Ogni quanto è necessario innffiare piccole piantine grasse?
Gentile Gianni,
il concetto di pianta grassa è abbastanza ampio; tipicamente con i termini pianta grassa si intende una cactacea originaria dell’America; le cactacee sono un genere che conta alcune migliaia di specie di piante, diffuse nel continente Americano, prevalentemente nelle zone aride o semiaride dell’America centrale. Si tratta di una zona molto ampia, con climi abbastanza diversi. I luoghi aridi di tutto il mondo sono accomunati da grandi escursioni termiche e da un clima decisamente diverso rispetto a quello che possiamo avere in Italia. Per questo motivo, spesso le piante grasse vengono coltivate in casa, dove vivono in un clima speso ostile, con temperature costanti vicine ai 20°C e un clima perennemente asciutto, contrariamente a quanto avviene nelle zone di origine, dove hanno grandi escursioni termiche quotidiane e un clima secco alternato ad improvvisi temporali. Se la tua piantina grassa è in casa, da ottobre ad aprile-maggio annaffiala solo sporadicamente, meno di una volta al mese; nei restanti mesi, annaffiala solo quando il terreno è decisamente ben asciutto. Se vuoi vedere una pianta sana e magari anche dei fiori prima di tutto cerca di capire di che specie si tratti, in modo da collocarla geograficamente, per capire quali siano le sue esigenze climatiche e di che annaffiature necessiti. Tipicamente le piante grasse vanno coltivate al sole, quindi in giardino o sul terrazzo, in una zona in cui possano godere di svariate ore di luce solare diretta al giorno; nei mesi primaverili ed estivi vanno annaffiate più o meno una volta a settimana, quando il terreno è asciutto e ogni 20-25 giorni aggiungeremo all’acqua delle annaffiature un fertilizzante specifico per piante grasse, ricco in potassio e povero in azoto. Nei mesi freddi invece, sospenderemo completamente le annaffiature e le concimazioni, lasciando sempre la pianta all’aperto, ma dove non possa ricevere l’acqua delle intemperie, e quindi su un terrazzo riparato dalle piogge, oppure in una serra fredda, o provvista di una copertura di agritessuto. Moltissime cactacee possono restare all’aperto tutto l’anno, sopportando temperature che possono avvicinarsi ai -10°C, ma solo se sono in un terreno completamente secco e non ricevono alcun tipo di annaffiatura. Tutto questo considerando che la tua cactacea faccia parte di una delle specie più diffuse; ma non è detto che sia effettivamente così; anche nei negozi di bricolage o di mobili, spesso si trovano piccole piante grasse d specie molto particolari, quasi da collezionisti, con esigenze climatiche molto strane, che si discostano da quelle “medie”. Quindi, fai un giro in internet e guardati un po’ di foto, per capire che pianta possiedi.
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