Terriccio piante grasse

vedi anche: Piante Grasse

Habitat e caratteristiche specifiche

Il mondo delle “piante grasse” è vasto e vario: provengono da ambienti simili, anche se in zone lontane geograficamente. Nonostante ognuna abbia esigenze diverse, che andrebbero approfondite singolarmente per ottenere i migliori risultati, per il neofita possiamo impostare un discorso più generale in maniera che prenda confidenza senza causare troppi danni.

Le succulente, come bisognerebbe chiamarle, crescono in ambienti aridi sia dal punto di vista climatico sia per quanto riguarda il suolo. Si sono adattate alla vita su terreni sassosi, pareti rocciose oppure su suoli particolarmente sabbiosi e drenanti e, in ogni caso, poveri di nutrienti. Hanno sviluppato un metabolismo che permette loro di immagazzinare acqua nei tessuti. Questi sono diventati particolarmente coriacei per evitare un’eccessiva traspirazione.

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Indicazioni generali per il substrato

terriccio piante grasse Per ottenere ottimi risultati dovremo simulare il più possibile quelle condizioni. Le temperature non dovranno mai essere troppo basse e l’esposizione soleggiata. Per quanto riguarda il substrato è importante che sia composto da elementi di grande granulometria, molto ben aerato e che quindi garantisca un ottimo drenaggio. Bisogna evitare assolutamente che vi sia una forte concentrazione di argille: sono la causa principale di ristagno idrico, cui sono legati i marciumi. Evitiamo anche i terricciati troppo ricchi in materia organica o in concimi sintetici: le succulente sono a crescita lenta e non ne hanno bisogno. Al contrario potrebbero favorire l’insorgere di patologie o attirare maggiormente parassiti (come le cocciniglie).

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Componenti “base”

Analizziamo però con più attenzione i singoli componenti e introduciamone alcuni più particolari, disponibili di solito nei vivai specializzati o nei magazzini edili.

Prima di tutto c’è la terra da giardino: è senz’altro migliore del terriccio che si trova in commercio perché è strutturata e ricca di microorganismi che vivono in simbiosi con le radici. Una piccola parte andrebbe sempre aggiunta ai vasi: in questo caso però, per deciderne la percentuale, è importante valutare quanto sia argillosa (bagniamola e vediamo se diventa simile a “plastilina”).

A seconda di questo parametro mescoliamola con del terriccio acquistato: di solito si ottiene da compost vegetale e una percentuale di torba. Evitiamo quelli dove quest’ultima componente è predominante: a lungo andare diventa un materiale inerte, simile al feltro, che si riscalda troppo facilmente.


Elementi “drenanti”

terriccio per piante grasse Sotto questo aspetto è fondamentale la sabbia: favorisce il drenaggio e aiuta allo stesso tempo a mantenere fresche le radici. Scegliamo sempre quella di fiume, di grossa granulometria: presso i rivenditori di materiale edile troveremo grandi sacchi a prezzi abbordabili.

La pozzolana è il materiale ideale per aerare il substrato e favorire ancor di più il drenaggio. Si tratta di una roccia vulcanica simile a ghiaietto. Nei magazzini edili si trova facilmente: scegliamo quella di piccola granulometria.

La perlite è anch’essa una roccia vulcanica, ma ha subito un processo di “soffiatura” : è inerte e molto leggera. Anch’essa può essere usata per rendere il substrato fresco, ma drenante. Si acquista nei vivai.


Come comporre un substrato “base”per succulente

Nei vivai è facile trovare un prodotto specifico che si adatterà discretamente alle nostre esigenze. È però vero che volendosi cimentare con questo tipo di coltura è bene prendere da subito confidenza con i singoli componenti: il vantaggio è l’esperienza, ma non dimentichiamo che acquistando singolarmente le parti spesso si ha un risparmio economico e risultati migliori. Le prime volte sarà sufficiente mescolare il 75% di terriccio universale (e poca terra da giardino) e il 25% di sabbia, cui aggiungeremo un po’ di pozzolana o perlite.

Importante è la stratificazione del vaso: sul fondo ci vuole uno strato drenante di pozzolana e poi la pianta con il terriccio preparato in precedenza. Intorno al colletto creiamo uno strato da almeno 5 mm di sabbia: eviteremo marciumi. Scegliamo sempre contenitori in terracotta perché garantiscono la traspirazione.


Terriccio piante grasse: Altre formulazioni

pianta grassa Si possono fare però anche mix diversi. Una formula rapida che funziona abbastanza bene consiste nel mescolare terriccio universale e sabbia in ugual misura: è adatta soprattutto nelle regioni più umide.

Con parti uguali di terra da giardino, sabbia o pozzolana e terriccio universale si ottengono buoni risultati su quasi tutte le succulente, a patto che la prima sia di buona qualità e non troppo argillosa.

Infine, appassionandoci ulteriormente, potremo creare mescole ad hoc, informandoci prima sulle specifiche esigenze delle nostre succulente o cactacee. In particolare andremo a modulare meglio la presenza delle componenti che abbiamo già citato, ma potremo prendere in considerazione anche materiali più specifici quali torba scura, bionda o vermiculite.


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