Haworthia
Le haworthia sono piante grasse di dimensioni contenute ornamentali per le belle foglie a raggiera che si declinano in molte forme e sfumature differenti. Sono diventate popolari per la loro facilità di coltivazione: sono difatti poco esigenti per quanto riguarda le irrigazioni e la manutenzione in generale. In Italia vanno per lo più coltivate in vaso, anche se in particolari contesti (estremo Sud e aree costiere molto miti) è anche possibile la piantumazione in giardino, specialmente se disponiamo di un’area ben protetta durante l’inverno.
Tollerando bene posizioni ombreggiate o non eccessivamente luminose trovano un largo impiego anche come piante da interno: possono diventare un’ottima idea regalo per iniziare al giardinaggio una persona con poco “pollice verde”.
Il genere, che fa parte della famiglia delle Liliaceae, comprende circa 70 specie di piante succulente strettamente imparentate con le Aloe e le Gasteria (appaiono infatti molto simili). Sono tutte originarie degli stati meridionali dell’Africa e sono caratterizzate da dimensioni abbastanza contenute (in pochi casi superano i 30 cm di altezza) con foglie appuntite o tronche (in realtà molto polimorfe), di solito disposte a rosetta rispetto al centro. Quelle tronche (dette “fenestrate”) guadagnano molto in bellezza nel periodo dello sviluppo: la parte apicale della foglia (dove sembra che ci sia un “taglio”) diventa estremamente brillante, traslucida e quasi trasparente, per poi, in primavera ed estate, riprendere il normale aspetto opaco.
Lo sviluppo è molto lento e necessitano quindi di pochissima manutenzione e rarissimi rinvasi; la fioritura, ( che avviene di solito intorno al solstizio di inverno), è un evento frequente, ma le corolle rappresentano più una curiosità che un’effettiva attrattiva ornamentale. Sono portate su steli da 10 a 30 cm, alle volte molto più lunghi dell’intera pianta; i petali si declinano nelle sfumature del bianco, del crema e del rosa chiaro.
L’HAWORTHIA IN BREVE |
Famiglia, genere, specie | Lilicecae, gen. Haworthia, circa 70 specie |
Origine | Sudafrica |
Dimensioni | Da 5 a 60 cm di altezza |
Tipo di pianta | succulenta |
Esposizione | Mezz’ombra |
Necessità idrica | bassa |
Manutenzione | Bassa e facile |
Terreno | Povero e molto drenante; per cactacee |
Temperatura minima | 5-10°C |
Temperatura nel periodo vegetativo | 15-22°C |
Parassiti e malattie | Marciumi, cocciniglia |
Propagazione | Divisione, talea, semina |
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In linea generale le Haworthia crescono bene in posizioni non troppo soleggiate. La luce e il calore intensi possono infatti causare bruciature o disidratazione e un’antiestetica colorazione rossastra. Di conseguenza sono ideali come piante da interno, specialmente per quelle abitazioni prive di finestre disposte a Sud o ad Est. Possono tuttavia essere tenute anche all’esterno a patto di inserirle dove la luce sia schermata per buona parte della giornata (specialmente durante le ore centrali).
Gradiscono temperature praticamente costanti durante tutto il corso dell’anno, né troppo alte, né troppo basse. Idealmente dovremo rimanere tra i 15 e i 22°C. Durante la stagione invernale tollerano un freddo leggero, ma nel locale in cui sono ricoverate non dobbiamo mai scendere sotto i 5°C (ma informiamoci attentamente per ogni singola varietà perché alcune soffrono già quando si sfiorano i 10°C).
Le haworthia richiedono un substrato povero e soprattutto estremamente drenante. L’ideale è mescolare della ghiaia di fiume (o pomice e pozzolana) di pezzatura media e fine con della sabbia o, se ne disponiamo, della agriperlite agricola.
Adatta è anche una miscela ottenuta da metà torba e metà terriccio per cactacee, magari con l’aggiunta di ghiaietto di piccole dimensioni nella parte bassa del vaso.
Sotto questo aspetto queste succulente sono poco esigenti. In natura vivono semplicemente con l’umidità lasciata dalla notte sul terreno. Noi dovremo, per avere piante sane, seguire diverse fasi durante le stagioni dell’anno. Alla fine dell’inverno vi è il periodo di massima crescita vegetativa: questa va supportata con irrigazioni un po’ più frequenti (lasciamo indicativamente il terreno asciutto per un giorno prima di procedere con la somministrazione) In estate lasciamo passare un po’ più di tempo: l’haworthia, infatti, si dedica maggiormente allo sviluppo delle radici ed è proprio in questa fase che si rischia maggiormente l’insorgere di marciumi. Lasciamo perciò asciugare perfettamente il substrato. Utili, per attenuare il caldo, sono invece le leggere vaporizzazioni del fogliame.
In inverno le irrigazioni vanno invece sospese quasi completamente: controlliamo solamente che il pane di terra non diventi un blocco unico troppo asciutto e compatto.
Può essere effettuato in qualsiasi momento dell’anno. Non è un’operazione da effettuare regolarmente: si procede quando le radici hanno occupato tutto lo spazio disponibile o sono insorte delle marcescenze a livello radicale.
In quest’ultimo caso le radici possono essere anche sparite completamente: per porre rimedio lasciamo asciugare all’aria l’intera pianta per qualche giorno. Inseriamola poi in un nuovo substrato il più possibile inerte, povero e drenante: ciò favorirà (specialmente durante la stagione estiva) la produzione di nuove radici.
Le haworthia hanno un apparato radicale abbastanza carnoso e profondo: scegliamo quindi vasi più alti che larghi e in materiale naturale (che garantisce una migliore traspirazione).
IL CALENDARIO DELLE HAWORTHIA |
Crescita vegetativa | Marzo-giugno |
Crescita apparato radicale | Luglio-settembre |
Riposo vegetativo | Novembre-marzo |
Divisione | aprile |
Concimazione equilibrata | marzo |
Concimazione mensile P-K | Aprile-settembre |
Rinvaso | Primavera; sempre possibile |
La concimazione si struttura in due fasi: all’uscita dall’inverno si somministra un prodotto liquido con uguali proporzioni di azoto, fosforo e potassio. In seguito, di solito una volta al mese, si utilizza una formulazione in cui i due ultimi macroelementi risultino preponderanti. Preferiamo sempre i fertilizzanti dotati anche di microelementi, essenziali dato che il substrato è quasi inerte.
La fioritura viene favorita da una periodo di freddo moderato: il poco interesse degli steli (e lo sforzo che comportano per la pianta) portano molti appassionati alla loro eliminazione per permettere una maggiore concentrazione sullo sviluppo vegetativo.
Il metodo più semplice di propagazione è la divisione: si procede di solito in primavera. Le singole piantine vanno estratte dal substrato e lasciate asciugare per qualche giorno (in questo modo si evita l’insorgenza di marciumi e muffe lungo le incisioni). Si separano poi tagliandole con un coltello affilato e si inseriscono in vasetti singoli. Evitiamo di bagnare per qualche giorno e teniamole ad una temperatura di circa 18°C, in posizione ombreggiata.
Sono piante molto resistenti: patiscono solamente in caso di eccessive irrigazioni.
In casi eccezionali possono venire colpite dalla cocciniglia farinosa: può essere staccata a mano, disinfettando poi con alcool. In alternativa utilizziamo dell’olio bianco attivato con un insetticida sistemico, monitorando la diluizione a seconda del periodo dell’anno.
Haworthia attenuata
Molto diffusa in commercio: le foglie, lunghe circa 6 cm, sono di solito erette, di color verde militare attraversate da puntini o linee (per esempio la varietà clariperla) irregolari bianche sia sul fronte che sul retro. La punta non è acuminata ed è quindi adatta a case in cui vi siano bambini o animali domestici. La dimensione definitiva si attesta sui 15 cm in altezza come in larghezza. La fioritura, color crema, avviene di solito in estate.
Vive bene con luce piuttosto intensa, ma di solito non patisce le esposizioni ombreggiate. Richiede pochissima manutenzione e tollera benissimo la siccità.
Haworthia truncataSucculenta molto particolare per la strana forma delle foglie: sono quasi rettangolari e disposte in linea retta. L’apice è tronco, come fosse stato tagliato di netto, e appare estremamente lucido, specialmente nelle fasi di crescita. Vuole un substrato perfettamente drenato per evitare l’insorgere di marciumi ed è una delle poche a sopportare il sole diretto. La fioritura è portata su di uno stelo lungo circa 20 cm. I fiori sono piccoli tubuli chiari con striature brune.
Haworthia margaritiferaFoglie appuntite disposte a rosetta, abbastanza erette e larghe più di 15 cm. Bella per le piccole escrescenze candide.
Haworthia reinwardtiiHa foglie che crescono a rosetta di forma molto particolare: allungata e appuntita. Il colore è verde scuro con righe e punti in rilievo più chiari.
Haworthia minimaCaratterizzata da dimensioni davvero contenute: cresce al massimo fino a 8 cm di altezza e ampiezza. È una specie piuttosto variabile per quanto riguarda forma e colori delle foglie. In generale risultano quasi sempre appuntite e disposte a rosetta con maculature e punteggiature più o meno evidenti. I fiori sono bianchi con sfumature rosate.
Molto amata perché vive bene in diverse condizioni di luce, ma bisogna stare attenti a non esagerare con le irrigazioni visto che è frequente vittima di marciumi
Haworthia venosaMolto interessante per l’attitudine a crescere allargandosi, anche se ha un portamento abbastanza eretto. Le foglie sono appuntite e rivolte verso l’esterno, dentate lungo i bordi. Il colore è verde scuro (alle volte con sfumature rossastre) dove compaiono righe in tonalità più chiare. Può crescere fino a 60 cm , ma è un esemplare che va necessariamente ritirato durante la stagione fredda visto che comincia a patire già a 10°C.
Haworthia tesselataMolto simile alla precedente (alcuni la classificano come una sua varietà) ha foglie molto grandi (superano i 30 cm di lunghezza) e caratterizzate da un motivo a quadri estremamente ornamentale.
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