vasi piante grasse
Le piante grasse o piante succulente sono dotate di specifici tessuti "succulenti" attraverso i quali riescono ad immagazzinare molta acqua. Ecco perché questi tessuti sono carnosi e ingrossati.
L'acqua che assorbono viene utilizzata con intelligenza dalle piante stesse nei momenti di siccità, infatti sono molto adatte a vivere in luoghi aridi. Molte di queste piante producono peluria proprio per diminuire la perdita di acqua attraverso la traspirazione, anzi spesso, sempre per lo stesso motivo, le loro foglie si trasformano in spine e la fotosintesi clorofilliana avviene solo attraverso il fusto.
Questo termine “piante grasse” racchiude una vastissima varietà di piante simili tra loro ma che appartengono a diverse famiglie botaniche.
Sono piante particolari che non hanno una precisa storia in quanto non esistono fossili di queste, perciò non conosciamo la loro precisa origine e il momento in cui sono apparse sulla terra. Inoltre spesso vengono scoperte nuove specie mai viste, pertanto è difficile stabilire il numero di piante grasse esistenti.
Originarie di zone desertiche e aride, tuttavia, si possono trovare in tutte le parti della terra con temperature sopra gli zero gradi; non possono crescere in totale assenza di pioggia in quanto non potrebbero la loro riserva di acqua.
Per le piante succulente, un elemento molto importante per la loro salute è il vaso nel quale vengono piantate.
E' importante, per scegliere il vaso più adatto alla pianta grassa che abbiamo, capire il tipo di radici che essa possiede. Se ad esempio sono radici che si sviluppano in profondità dobbiamo prestare attenzione che il vaso non sia troppo basso in quanto altrimenti non riuscirebbe ad accrescersi come dovrebbe.
Generalmente le piante succulente con una sola radice o poche radici laterali o poche grosse radici hanno bisogno di vasi alti, più del triplo del loro diametro; invece, le piante che hanno molte radici ingarbugliate si adattano a qualsiasi forma di vaso. Per non sbagliare ed indipendentemente dal materiale di costruzione, dunque, è meglio scegliere sempre un vaso abbastanza alto che permetta anche l'inserimento di un drenaggio efficace nel fondo.
Molto belli e classici, adatti maggiormente a stare in un appartamento poiché hanno una estetica più gradevole. Esistono di varie forme e dimensioni, sono facilmente reperibili nei vivai e nei negozi di fiori ma non solo, anche nei negozi di arredamento.
Hanno un costo più elevato rispetto ad altri tipi di vasi e sono fragili perché urtandoli si possono rompere; un altro aspetto di questi vasi è che sono più pesanti e più voluminosi, pertanto, occupano più spazio.
La cosa positiva dei vasi di coccio è che permettono la traspirazione del terriccio o della composta dove si trovano a vivere le piante grasse, ma questo significa anche che l'asciugatura del terreno sarà più veloce perché c'è maggiore perdita di acqua. Infatti molto spesso i vasi di coccio hanno un solo foro sul fondo come canale di scolo.
I vasi di coccio, dunque, traspirano acqua ma contemporaneamente possono assorbirla, pertanto per una pianta che ha bisogno di poca ma costante umidità per le radici, basterà mettere un sottovaso proprio alla base del vaso di coccio, riempito con sabbia o terra e bagnare questo substrato frequentemente e solo poche volte, invece, il terreno all'interno del vaso.
Le radici, in questo modo, non avranno sbalzi di umidità.
Se si utilizza un vaso di coccio, potrebbe essere impegnativo il rinvaso della pianta perché a causa della porosità della terracotta, le radici mentre crescono toccheranno le pareti attaccandosi a questa porosità. Pertanto, durante il rinvaso, alcune radici potrebbero strapparsi o comunque non sarà facile estrarre la pianta, occorrerà capovolgere il vaso ed eseguire dei colpetti sul fondo per spingerla.
Altro aspetto, i vasi di coccio non possono essere sterilizzati per le operazioni di rinvaso, con nessun tipo di prodotto chimico, poiché lo assorbirebbero rilasciandolo lentamente alla pianta e danneggiandola gravemente.
Il coccio, poiché è un pessimo conduttore di calore, è utile poiché anche se la pianta è situata in zone molto calde, il calore non passerà mai fino alle radici.
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Esteticamente più semplici, i vasi di plastica sono anche più leggeri e sottili.
Possono deformarsi e quindi le operazioni di rinvaso ed estrazione della pianta saranno molto più semplici ed inoltre sono più resistenti agli urti.
I vasi di plastica possono essere lavati o disinfettati poiché non assorbono i prodotti usati, pertanto ad ogni rinvaso, potranno tornare come nuovi.
Quelli di color nero sono forse meno indicati per le piante grasse in quanto il nero, non riflettendo i raggi solari, trasmetterà il calore prima alla composta e poi alle radici.
La plastica non traspira affatto, quindi il terreno che avvolge la pianta si asciugherà con maggiore difficoltà è per tale motivo che questo tipo di vaso presenta sul fondo vari buchi come canali di scolo. Questo accorgimento permetterà di evitare i ristagni idrici che danneggerebbero gravemente la pianta e c’è da sapere, inoltre, che le annaffiature, dovranno essere ridotte rispetto ad una pianta in un vaso di coccio.
Questo è forse il più rilevante svantaggio dei vasi di plastica, poiché le piante grasse sono molto soggette al marcire delle radici. In più, il fatto che la plastica non isola dal calore, farà si che il terriccio della pianta grassa sarà sempre più cado rispetto al terriccio di una pianta che si trova in un vaso di coccio e ciò potrebbe creare delle condizioni favorevoli ai funghi o parassiti.
In generale è sempre buona norma posizionare le piante grasse in vasi non troppo piccoli, poiché questo favorisce una maggiore crescita.
E' vero che le piante grasse, se vengono tenute in vasi piccoli, non soffrono come altre specie di piante, ma una dimensione media può giovare sicuramente alla loro prosperità.
Importante ricordare anche che un vaso eccessivamente grande, significherà una maggiore quantità di terra che tratterrà molta più acqua, potendo portare a problemi di marciume radicale per la pianta grassa.